PARTE PRIMA

.Badly Drawn BoyLa prima volta che mi trovo faccia a faccia con mister Damon Gough, ai tempi ancora semi sconosciuto con il nome d’arte di Badly Drawn Boy, sono spettatore al Tunnel di Milano e sono in attesa di assistere ad uno dei suoi primi concerti in Italia.
Pablo mi chiama il giorno del mio compleanno e mi dice: “Guarda che il mio regalo ha un giorno di ritardo e oltre tutto devi venire con me a Milano per poterlo ritirare. E’ un biglietto per lo show di Badly Drawn Boy. Interessa???”.
Io ho già avuto modo di ascoltare alcuni suoi lavori e ho letto molto bene di lui sulla stampa inglese; posso forse rifiutare un simile regalo? Ovviamente no!!!
E così il giorno seguente mi ritrovo in macchina a ingoiare kilometri di autostrada con il lettore CD che ripete all’infinito i brani di “The Hour of Bewilderbeast”, primo album ufficiale di Badly Drawn Boy.

Arriviamo al Tunnel e riusciamo magicamente ad infilarci nelle primissime file, quasi incollati alle transenne che ci separano dal palco. Poco prima di iniziare il concerto Damon esce dal backstage, attraversa il palco e si avvicina a noi, stipatissimi spettatori delle prime file. Estrae dalla tasca della giacca una foto della figlia avuta pochi mesi prima e ce la mostra pieno di orgoglio.
La foto della bimba passa di mano in mano tra gli spettatori e gli viene restituita soltanto alcuni minuti dopo, mentre il nostro sta ancora conversando amabilmente con i suoi fans.
Il pubblico è già in estasi per la disponibilità di Damon e lui, con una mossa semplice ed istintiva, ha già conquistato tutti prima ancora di sedersi al piano.
Ovviamente Damon ha in testa il classico berretto di lana che lo contraddistingue e che indossa a tutti i concerti; si tratta del solito copricapo che vedremo in futuro in tutti i suoi video e nelle sue apparizioni live.
Tornerò ad un suo concerto in un luglio afoso di qualche anno dopo e lo troverò di nuovo con indosso il suo immancabile berretto nonostante la calura estiva e l’umidità a livelli altissimi.
Il mio speciale “regalo di compleanno” si apre con una traccia del primo album: ”The Hour of Bewilberbeast” Il brano, inizialmente uscito con il titolo “Pissing in the wind” verrà poi “censurato” e il titolo sostituito con un verbo più “sobrio” (?!?!?!) fino a diventare “Spitting in the wind”.

Damon Gough nasce a Dunstable, in Inghilterra, nell’ottobre del 1969.
La sua carriera inizia nella seconda degli anni ’90 e si sviluppa grazie all’incontro con Andy Votel, apprezzato Dj della scena di Manchester.
Assieme i due amici, in un noto locale di quella città, il “Generation X”, decidono di fondare la loro etichetta discografica. Nasce così la Twisted Nerve Records: dopo una chiacchierata amichevole, alcuni boccali di birra scura e una decisa stretta di mano tra i due.

Damon inizia la sua carriera nel 1997 proprio per la Twisted Nerve. Con 500 copie in stampa esce “EP1” a nome Badly Drawn Boy, un nome d’arte che Damon non ha più abbandonato.
Il singolare nome prende spunto da un personaggio di un cartoon show: ”Sam and his magic ball”. “Badly Drawn Boy”, letteralmente “il ragazzino disegnato male”, comincia così la sua carriera di musicista e compositore.
Le 500 copie di “EP1” vanno letteralmente a ruba e rappresentano ancora oggi un bene di scambio molto prezioso su E-Bay per i fans che si contendono il vinile a colpi di sterline.

Nel 1998 escono altri due lavori per il nostro BDB: in Aprile esce “EP2” e in Novembre “EP3”.
La fantasia che lo aveva ispirato nella ricerca del suo pseudonimo non sembra altrettanto illuminarlo nella ricerca dei titoli dei suoi dischi.
Alla realizzazione di “EP3”, che segna l’esordio con l’etichetta XL recordings, seguirà l’uscita di altri due EP: nel Marzo1999 viene stampato su CD e vinile “It came from the ground” che centra tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente e in Agosto arriva il singolo “Once around the Block”.
Un consiglio da amico : dedicate i prossimi 3 minuti all’ascolto di questo brano.
Questa è la release apparsa sul primo album “The hour of bewilbderbeast”.

Nel giugno dell’anno 2000 esce “The hour of bewilbderbeast” ed il successo per Badly Drawn Boy è immediato. Il disco vende più di 300.000 copie e si aggiudica un Mercury Music Prize scavalcando in dirittura d’arrivo la concorrenza di un’altra band inglese emergente: “The Doves”.
Scritto, composto ed arrangiato interamente da Damon questo album è un compendio di stili ed influenze variegate.
Le 18 tracce di questo album flirtano con il jazz così come con l’indie rock e il nostro “ragazzino” si muove con smodata naturalezza tra le venature country di “Pissing in the wind” e la pseudo disco di “Disillusion”. Si siede al pianoforte e inventa la bellissima “Magic in the air” che ricorderà a molti sua maestà Burt Bacharach, ma poi è subito pronto per la electro pop di ispirazione beckiana e partono le note di “Body rap”.
Ecco uno dei singoli estratti da questo capolavoro: “Disillusion”.
Chi non ricorda Damon nei panni di taxi umano bloccato dalle ganasce di uno zelante poliziotto?

Lo sfavillante esordio di BDB corrisponde ad una ventata di freschezza che agita il panorama musicale in quei primi anni del nuovo millennio. La scena inglese ed europea in genere è scossa dalla nascita di band che rivalutano i suoni acustici delle chitarre e la semplicità delle composizioni.
I norvegesi Kings of Convenience si propongono come moderni Simon e Garfunkel, mentre gli inglesi Turin Brakes spiazzano tutti con il loro primo album ufficiale:”Optimist the LP”.
Convincente l’esordio pure per due nuove bands come Starsailor e I am Kloot oltre alla conferma di cantautori del calibro di David Gray e Damien Rice.
Questi artisti ed altri ancora vengono etichettati con una sigla: NAM. Neologismo acronimo che sta per New Acoustic Movement e che in realtà dice tanto e niente.
In effetti c’è un importante ritorno alle emozioni dirette, a volte nascoste da produzioni troppo ingombranti e nel Regno Unito si assiste al definitivo ritorno di nuovi songwriters e della musica d’autore definita “Roadworks Music

Anche il nostro Damon diventa il portavoce di questo movimento di cui sicuramente ci
occuperemo di nuovo in futuro e lo fa in maniera egregia con un singolo che ben rappresenta il nuovo fenomeno acustico e le prime uscite discografiche del nostro Damon.
Dal secondo album “About the boy”, colonna Sonora dell’omonimo film, questa è “Silent sigh”.

La prima parte della storia di Badly Drawn Boy si ferma qua. Ritroveremo la seconda e ultima parte della storia di Damon, nella puntata di Magic Carpet in onda su Radio Pereira il giorno 21 Dicembre alle ore 11 e, in replica, alle ore 22. Invece sul nostro blog a partire dal giorno 22 Dicembre.
Stay tuned!

2 Commenti

  1. Complimenti Giancarlo, mi è davvero piaciuta sia la storia che la selezione dell’artista, che non conoscevo, bello davvero!!

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