Capita spesso di pensare a dove arriveremo dai nostri letti, ma poi puntuale torna il timore di dover affrontare la coscienza. Ma è qua che iniziamo la giornata ed è qua che la finiamo. E’ un po’ come se dovessimo tornare qua a convalidare i nostri pensieri, a farne una teoria ufficiale. Ma tutto il tempo passato sdraiati a motore acceso è veramente servito a qualcosa.
Tra tutti i miei pensieri ce n’ è uno in particolare che torna sempre in mente. L’ ho ripreso e corretto tante volte ma mai come ora sono sicuro che se l’ uomo non fosse stato un essere così orgoglioso, geloso, avido talvolta anche triste ed impotente sicuramente non avrebbe sentito il bisogno di spingersi alla conquista del diverso. Ma così è stato. E non è finita, perché non si è fermato qua, ha annegato le conquiste nella propria cultura ostentandola poi a dismisura.

L’ accusa di tutto ciò è di genocidio dell’ espressione. Ma perché?
Perché l’ uomo ha paura di vivere: è stato visto sintetizzare per paura di non ricordare, standardizzare per paura di confondere, rinchiudere, limitare e addirittura nascondere per paura di perdere…

Sapete chi lo dice? Il mondo. Bisognerebbe ascoltarlo sempre nei momenti più intensi, belli o brutti che siano. Se c’ è un maestro a cui credere ciecamente questo è lui. Io lo consulto spesso per qualsiasi dubbio e non solo sa darmi la più pura delle spiegazioni, ma riesce anche a farmi sentire raro, privilegiato, perché non risponde a tutti.

Mastro Mundo è un giro per il mondo, per scoprire che è ancora possibile suonare tutti assieme, senza andare fuori tempo, per un unico obiettivo: coinvolgere tutti.
Tanti usi, tanti suoni, piccole regole e composizioni autoctone sono stati solo offuscati, non è andato tutto perduto, perché per fortuna l’ uomo è totalmente ignaro del grande limite che ha il suo potere: può riarrangiare alla perfezione un volto, un popolo, un intero sistema…ma pensieri, idee, ricordi resteranno per sempre nella nostra mente. Nessuno potrà metterci mano, perché serve una chiave per entrarne in possesso ma chi ama la vita in tutte le sue forme e con ogni suo protagonista quella chiave non la concederà mai.

2 Commenti

  1. Mauro Mundo, lo speaker di quest magnifico testo non è intelligente, non è “un tipo sveglio” ,
    ha talento. E’ un ragazzo che può insegnare, che scrive con il cuore, armonizza con la mente non perchè ha nozioni, ma perche sa. Perchè ha la conoscenza innata, che è la prova del suo talento.
    Commovente, simpatico, profondo è scherzoso… nella stessa parola, il suo segreto per arrivare.

    Hai talento ragazzo. Il talento è la forma espressiva del genio.
    Mauro

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