Gibson Les Paul Deluxe anni 70.Gli anni 70 sono stati per la chitarra elettrica quello che il 700 è stato per il clavicembalo. Con la diffusione degli amplificatori Marshall e Orange da un lato e Fender dall’altro, il panorama sonoro del rock è completo. Negli anni 70 non solo convivono allegramente tutti generi suonati fin’ ora, ma c’è molto spazio per la creatività e in questo decennio si inizia a pavimentare la strada per quello che sarà il rock nei decenni successivi, praticamente fio al 2010. Forse il più grande merito lo ha avuto Jim Marshall che ebbe il fiuto per intuire che i suoni si stavamo spostando verso un territorio di sonorità più dure e potenti, e così ha fornito ai chitarristi pionieri, e qui è d’obbligo citare Pete Townsend e Tony Jommy, gli strumenti per creare la loro musica.

Iniziamo dagli inizi, appunto. Alla fine degli anni 60 si sciolgono i Beatles e gli Stones escono poco dopo con Sticky Fingers, sicuramente uno dei loro album più significativi, qualcosa sta cambiando. Come un grande albero con una multitudine di ramificazioni, così il rock, nato da un seme blues nero si sta ramificando in un gran numero di stili diversi. Inoltre, mentre possiamo dire senza paura di sbagliare che gli anni 60 sono dominati dalla “british invasion“, quindi da band inglesi, negli anni 70 Stati Uniti e Inghilterra sono decisamente alla pari.

Come ho detto, gli amplificatori Marshall danno la possibilità ai chitarristi di avere suoni più potenti con cui sperimentare, i fusti della batteria crescono di dimensioni, nasce l’hard rock, il predecessore del metal. Succede che l’hard rock europeo nasce dalle sonorità tardo beatlesiane, leggi Helter Skelter, mentre quello americano ovvio che si riferisce alle radici blues, quindi lo chiamiamo southern rock, di cui i Lynyrd Skynyrd sono portabandiera.

Lynyrd Skynyrd, band anni 70.Nei Lynyrd Skynyrd militano 3 chitarristi, Rossington con una Les Paul, Collins con una stupenda Explorer e King con una SG. Vi consiglio di ascoltare Free Bird, sempre dei Lynyrd e di vedere La Casa del Diavolo di Rob Zombie che gli dedica una scena epocale. In inghilterra e in tutta Europa in generale spopolano Black Sabbath, Led Zeppelin e Deep Purple, ognuna di queste tra band ci ha regalato un chitarrista eccezionale, rispettivamente Tony Iommi con una SG, Jimmy Page prima con una Tele poi con una Les Paul e per finire con una Danelectro e Ritchie Blackmore con l’inseparabile Strato.

Motorhead, band Hard Rock anni 70.Ma la matrice dell’ hard rock moderno è probabilmente in mano ai Motorhead, che sono tra i primi Inglesi a spingersi un oltre il limite e ispirare generazioni di metalheads a venire. E’ abbastanza chiaro che non c’è una chitarra che domina la scena, c’è spazio per tutti, inoltre negli anni 70 nascono una miriade di piccole e grandi case produttrici più o meno fortunate.

Svalichiamo la metà degli anni 70 e ci troviamo di fronte a due fenomeni totalmente diversi, il punk e il progressive. Diversi sì, ma cosa li accomuna? Entrambi non potrebbero esistere senza chitarra elettrica, con la differenza che nel primo non è molto importante avere una buona tecnica e nel secondo è abbastanza fondamentale. Entrambi i generi comunque hanno radici più antiche, il punk dal punto di vista strettamente musicale, quindi non da quello politico e di immaginario collettivo lo troviamo nel garage punk anni 60 e quindi negli Stooges di Iggy Pop e nei New York Dolls di Johnny Thunders. Il prog con Yes e Genesis nei primi anni 70.

Fender Stratocaster degli anni 70.Torniamo a noi. Cosa succede a Fender e Gibson? Nonostante l’utilizzo sfrenato di chitarre nei dischi e le vendite siano alle stelle entrambe le case di produzione effettuano tagli alle spese di produzione, con il risultato che la qualità degli strumenti scende e scende sempre di più. La Fender utilizza il frassino per i corpi delle chitarre, un legno pesante ed economico, abbassa il numero di giri negli avvolgimenti di pick up e toglie una vite dalla placca di metallo che tiene il manico attaccato al corpo delle strato. Non si sa bene perché ma in questi tagli di spese, la Telecaster se la passa meglio, cioè le Tele anni 70 sono ancora delle ottime chitarre mentre le Strato decisamente no.

Anche la Gibson taglia le spese, corpi pancake in 3 strati (ovvio che 2 pezzi di legno piccoli costano meno di uno grande) e manici in acero, ma la casa di Orville regge sempre un po’ meglio (come anche oggi) e quindi le Les Paul e le Sg anni 70 suonano eccome, anche se più povere. Il suono tipico della strato anni 70 (detta anche pallettone per via delle aumentate dimensioni della paletta) lo troviamo nel funky, che approfitta della mancanza di corpo e profondità, caratteristica lamentata invece da chitarristi di altri generi ai quali se serve una Strato, ne comprano una anni 60. Come ho detto nella puntata precedente, la le Paul, dopo essere scomparsa per tutti gli anni 60 torna con il nome di Les Paul Deluxe, munita di mini-humbuckers, presi dalla Epiphone per risparmiare, la troviamo in mano a Pete Townsend e ai Thin LIzzy con grande successo.

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