Cosa è un partigianoUn giovane della redazione di Radio Pereira mi ha riferito di un colloquio avuto con un lettore in riferimento al mio commento e mi sono reso conto che usando la parola partigiano ho involontariamente generato un equivoco. Infatti il signore in questione diceva di intendere questa parola come sinonimo di “comunista”.
Questo uso del termine è del tutto scorretto visto che nella resistenza al fascismo fu molto significativa la componente cattolica. Vediamo allora, nel tentativo di usare le parole intendendo gli stessi concetti, di condividere che cosa è un partigiano.

Un partigiano è un combattente armato che non appartiene ad un esercito regolare ma ad un movimento di resistenza e che solitamente si organizza in bande, per fronteggiare uno o più eserciti regolari, ingaggiando una guerra “asimmetrica”. Ma letteralmente il termine significa “di parte“, ovvero persona schierata con una delle parti in causa. Quindi un partigiano è anche chi, al di là di eventi storici precisi, ad esempio in una discussione, si proponga come una persona consapevolmente e pubblicamente schierata da una parte.

In Italia, con il termine “partigiano” ci si riferisce ai protagonisti della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale. Ciò che contraddistingue il partigiano dal soldato è anche la sua natura territoriale, legata alla difesa di un’area geografica coincidente con l’area culturale di appartenenza.

5 Commenti

  1. I partigiani ci sono stati di grande esempio e la loro memoria dev’essere conservata, ma ricordiamo che e’ nostro dovere (ed era loro speranza) che si andasse oltre. La lotta armata e’ stata purtroppo necessaria, ma oggi noi possiamo e dobbiamo Educare, Educarci, Riflettere e Costruire un futuro di pace e di liberta’: non con le armi, ma con i pensieri e le azioni, nella liberta’ che i nostri avi ci hanno conquistato con il sangue. Disubbidire e protestare SEMPRE contro coloro che vogliono togliercela! Ma ricordiamo sempre che DIRITTI = DOVERI.. ricordiamo quali sono i nostri!

  2. @Pereira

    Per le mie lotte per il Comitato spontaneo del porto e per quello di Schieppe, per le numerose conferenze che ho tenuto per il Laboratorio le Nuove Resistenze, tutt’ora mi sento un partigiano.
    Un pò bastonato, lo ammetto, ma sempre partigiano.

  3. Ci vorrebbe davvero on altro CNL per ripulire l’Italia da questo lerciume che inzozza ogni cosa ma purtroppo gli italiani non hanno più le palle come le avevano i nostri padri, sono diventati pure masochisti perche più glie ne fanno e più provano piacere , un popolo di deficenti insensibili ad ogni angheria addomesticati con messaggi subliminali televisivi del dittatorello implasticato. Sveglia abbiamo già metà corpo nella merda e piano piano arriverà alla bocca sveglia!!!!

  4. e come mi disse una volta una persona, tra qualche anno di quei partigiani che hanno partecipato alla seconda guerra mondiale non ne resterà nessuno. E’ scontato direte, e infatti è vero, ma a pensarci bene è triste.

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