A Silvia

Silvia Romano è tornata

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Silvia Romano è tornata.
Appena atterrata ha aggiunto un’altra, gravissima, colpa alle innumerevoli che già gravano su di lei.
Innanzitutto è donna: una donna che se ne va in giro per il mondo “da sola” (cioè non al seguito del maschio “protettore”).
Va in zone pericolose.
Ed è, indiscutibilmente, buonista: è andata ad aiutare i disperati della terra “a casa loro”, invece di lasciare che si ammazzino nel disperato tentativo di raggiungere le nostre terre dove ci servono per raccogliere pomodori e consensi elettorali basati sulla paura dell’ “invasione”.
A causa delle sue insensate iniziative si è messa in condizione di farsi rapire da banditi locali che poi l’hanno ceduta ad altre bande in un itinerario che l’ha portata dal Kenia alla Somalia e ha “costretto” lo Stato Italiano a pagare un presumibile lauto riscatto con i soldi dei contribuenti italiani mentre gli italiani non hanno nemmeno le mascherine contro il coronavirus.

Tutt’altra cosa, bisogna ammetterlo, dai due coraggiosi soldati italiani mandati, a suo tempo, a difendere i nobili interessi di una società armatrice privata nell’oceano indiano. Due uomini. Indomiti e decisi che non hanno esitato, di fronte all’impressione di essere sotto l’attacco di pirati, a far fuoco contro un peschereccio. Anche per loro lo Stato ha speso soldi: in viaggi di Avvocati, Magistrati, Ufficiali dell’Esercito e, non ultimo, per il pagamento di una compensazione economica per la morte di due civili caduti sotto i loro colpi.
Ufficiale e GentiluomoCerto la cifra è decisamente inferiore a quella presumibilmente pagata per il riscatto della cooperante italiana (142 000 euro per ognuna delle due vittime) perché, è ovvio, sul prezzario delle vite quelle di due pescatori indiani è meno valutata di quella di una donna italiana (anche se, come detto, piena di difetti).
Vi ricordate, poi, il loro ritorno in patria?
Si affacciarono alla scaletta dell’aereo, alti, vigorosi, abbronzati, eleganti nelle loro divise blu oltremare (ci sta) scuro col berretto bianco. Facevano tanto Ufficiale e gentiluomo.

Guardiamo, invece, come si presenta questa ingrata figlia del suolo italico: avvolta in uno straccetto verde pisello, pallida, forse incinta.
E convertita.
All’islam.

Cosa che non sarebbe mai successo ai nostri eroici marò.
Ve li immaginate Girone e Latorre col perizoma modello Gandhi e il puntino rosso tra le sopracciglia a fare “Ohmmm”?

E poi ‘sta Silvia è incinta o non è incinta?
Beh diciamolo: è una donna. Giovane. E’ stata un anno e mezzo in mezzo banditi (che immaginiamo tutti uomini), neri….
Non l’avranno trattata come una ospite del monastero di Camaldoli!
Qualcosa, per forza ci deve essere stato!

Forse “qualcosa” avranno fatto anche i due virili fucilieri di marina durante il periodo in India, ma scusate che c’entra? loro sono uomini!
Uomini italiani. Se si sono fatti valere, magari anche con delle piacenti carceriere …
Diverso, lo ammetterete, il caso della cooperante donna: se -per caso- avesse avuto un qualche rapporto (fisico o spirituale) con qualcuno dei suoi carcerieri non si può che invocare la Sindrome di Stoccolma.

Per questo non possiamo capire, né ammettere, la sua “conversione”. Nessuna persona sana di mente può convertirsi all’islam in quelle condizioni.
Suore OrsolineCapiremmo se si fosse presentata vestita da suora orsolina e avesse dichiarato di voler entrare in un monastero di clausura!

Ci vuole del coraggio a tornare a casa, “con tutto quello che abbiamo fatto per te” e dire che ti sei convertita all’Islam!

Già, ci vuole del coraggio! La guardo: giovane, sorridente, ma con lo sguardo determinato, e penso che coraggio ne ha avuto a partire. Ne ha avuto a resistere. Ne ha nel tornare così.
… Tosta ‘sta ragazza!

Silvia, grazie del tuo coraggio.
Grazie delle tue scelte, alcune delle quali io non condivido, ma penso che siano TUE e ti appartengano come persona.
E anche se hai aderito ad una religione che da noi si dice che opprima la donna hai fatto un profondo e straordinario atto di ribellione al nostro strapotere maschile che è prima di tutto mentale.

1 commento

  1. Grazie a Norman per l articolo per Silvia, è nauseante quello che abbiamo dovuto ascoltare in questi giorni su di lei. Nessuno puoi immaginare cosa si passi in un solo giorno in una reale situazione di difficoltà per chi fa della relazione d’aiuto il proprio convincimento.

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