João GilbertoOlà para o mundo! Oggi presto la mia voce a Mastro Mundo per parlarvi di Bossa Nova:
bene, prima di raccontavi qualsiasi cosa, è bene che io faccia una dovuta premessa:
La bossa nova non esiste.
Capisco… è un modo un po’ brusco per dirvelo… ma mi sembrava giusto esprimervi in apertura il pensiero di colui che è considerato fra i massimi esponenti di questo genere, João Gilberto, cantante, compositore, chitarrista…è a lui che si fa risalire la cosiddetta “batida”, uno stile chitarristico che per molti è indice di bossa nova… un incedere a volte lento a volte più sostenuto ma molto incalzante, quasi ipnotico dovuto soprattutto a questo strumento…

Lasciatemi dire che la definizione della bossa nova come miscela fra jazz e samba è davvero inaccettabile…possiamo dire che in qualche modo nasce nella zona sud (circuito Copacabana-Ipanema) di Rio de Janeiro, traendo origine dal samba, in particolare dalla forma detta Samba-canção, samba canzone e più in profondità affonda le radici nella musica popolare brasiliana.

Detto questo, è davvero difficile fare una puntata sulla Bossa Nova che circoscriva questo genere e che non dimentichi volti, nomi, storie. So che Mastro Mundo vi ha già raccontato qualcosa della musica brasiliana del suo personale incontro con il Brasile, quindi lasceremo ad altri, come piace lui, il sapere enciclopedico, e sarà la musica con le sue parole e i suoi interpreti a raccontarci della bossa nova, la nuova onda…

Prima di tutto è importante capire il paese verde e giallo all’inizio degli anni ’50, periodo in cui c’era un tentativo di grossa rinascita economica e nazionalista. Se vogliamo far nascere ufficialmente la bossa nova si può pensare al ’58, anno in cui esce il disco Canção do amor demais della cantante Elizete Cardoso su musiche di Antonio Carlos Jobim e Vinicius de Moraes, che conteneva la canzone Chega de Saudade nella quale suonava proprio João Gilberto. Il successo fu clamoroso, incredibile! Eccola…

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Quindi Se João Gilberto dice che la bossa nova non esiste, potremmo anche credergli…ma va anche detto che dagli anni ‘50-’60 un certo tipo di musica brasiliana ha invaso le nostre case e ci ha conquistato il cuore, l’anima e il cervello, con i suoi ritmi, con la sua malinconia-non malinconia, il suo balanço, la sua saudade con i suoi colori spesso mesti ma caldi e sensuali…

Magari nelle prossime puntate Mastro Mundo riuscirà a spiegarci qualcosa in più sui ritmi di questa meravigliosa e suggestiva onda musicale che ha investito dapprima il Brasile per passare poi alla conquista del mondo!!!
Perché Agua de Junho? Il nostro amico Mastro Mundo ci ha lasciato per qualche mese, per andare verso lande piene di agua…ed è proprio in Giugno che Radio Pereira ha ripreso a tutti gli effetti la sua programmazione. E non solo… eventi che si sono protratti per tutta l’Estate… ed un nuovo lancio ad Ottobre.

Ary BarrosoAgua de Junho per rifarci a tante canzoni del Brasil meo Brasil brasileiro che hanno come tema l’acqua e le bellezze naturali del Brasile. Scivoliamo subito attraverso corsi d’acqua monti e vallate grazie all’indimenticabile Aquarela do Brasil, brano emblematico e storico di questo paese, conosciutissimo anche qui in Italia ma in una veste che oggi non vi proporremo, quella da disco samba “capodanniera”. Questo brano è stato addirittura premiato nel 2000 come brano del XX sec. In Brasile… Come dicevo all’inizio della puntata, le radici do bossa nova sono molto più profonde… infatti questo brano risale al 1939, in pieno regime nazionalista…Qualsiasi cosa in campo artistico deve passare prima il vaglio…e questo brano sembra non incontrare il favore dei regnanti…lui è Ary Barroso: forse a molti risulterà uno sconosciuto, ma pensate che il 2 Dicembre, giorno in cui quest’uomo ha varcato per la prima volta le porte di Rio de Janeiro, città in cui poi rimarrà e morirà, viene festeggiata la giornata nazionale del Samba! Ed è per questo che non possiamo fare a meno di citarlo.

Dicevo che siamo nel 1939, ma è agli inizi degli anni ’40 per la prima volta in una pellicola americana (in questo caso un’animazione) esce con una colonna sonora brasiliana. Pellicola della Disney in cui due fantastici personaggi si incontrano per la prima volta: Zé Carioca e Paperino, Donald Duck, O Pato Donald.

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Dicevo che si tratta di un omaggio apparentemente banale alle bellezze naturali del paese, vengono utilizzati alcuni termini molto contestati dal regime, che cercava di far apparire il Brasile in tutta la sua grandezza e il suo splendore e pensava che un brano così avrebbe trasmesso un’ immagine del paese troppo semplicistica… Alcuni versi:
“Brasile! Mio Brasile brasiliano, mio mulatto intrigante. Ti canterò nei miei versi……samba…ballo, che fa dondolare…Brasile! Terra buona e piacevole, dalla mora maliziosa, dallo sguardo indifferente…questo albero che da’ cocco, dove stendo la mia rete…nelle sere chiare di luna…queste fontane mormoranti, dove sazio la mia sete e dove la luna viene a giocare. Brasile bellissimo e moro…Terra di samba e tamburello.

La versione che state per ascoltare è di una grandissima interprete brasiliana, Gal Costa:

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Il tentativo di oggi è di ridare anche un po’ di dignità lirica alla bossa nova e soprattutto al mondo musicale ricercato, popolare e al tempo stesso raffinato che caratterizza questo genere.
Per fare un piccolo omaggio a Donald Duck, ho pensato di farvi ascoltare un simpaticissimo brano di samba-bossa dal titolo O Pato, appunto il papero, l’anatra, che parla di 4 simpatici volatili intorno ad uno stagno che ballano e cantano con voci stonate il samba e si tuffano in acqua…
Questa è una delle sue versioni più famose e lui è proprio João Gilberto, chitarra e voce.
Buon ascolto!

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Rosa PassosMa gli omaggi all’acqua non finiscono qui!
Agua de beber (che significa ‘acqua da bere’) è uno dei grandi esempi di sensualità, saudade, colore e al tempo stesso mestizia: un mix che ha saputo e sa tutt’ora ammaliare un vasto pubblico. Si parla di amore e della paura di amare. Il brano è Tom Jobim e Vinicius De Moraes, due grandi padri della bossa nova e della musica brasiliana. La versione che avrei voluto farvi ascoltare non è l’originale ma un riadattamento di una grandissima interprete tutt’ora in circolazione, Rosa Passos…voce fantastica, suadente e una capacità di spostare gli accenti che mi fa davvero molta sana invidia!!! Purtroppo non l’ho trovata su youtube, quindi vi posto la più conosciuta, cantata dalla bellissima Astrud Gilberto (moglie di João)

Volevo amare ma ho avuto paura
Ed ho voluto salvare il mio cuore
Ma l’amore conosce un segreto
La paura può uccidere il tuo cuore
Non ho mai fatto una cosa tanto giusta
Sono entrato nella scuola del perdono
La mia casa ora è aperta
Ho aperto tutte le porte del cuore
Ho sempre avuto una certezza
Che mi ha dato solo disillusione
È che l’amore è una tristezza
Troppa amarezza per un cuore.
Acqua da bere, Acqua da bere, amico.

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Dicevamo perché Agua de Junho…beh, il brano che forse più richiama alla nostra mente questo titolo è la delicatissima Agua de Março, che non possiamo che farvi ascoltare in una delle sue versioni più conosciute, quella dell’intramontabile Antonio Carlos Jobim (nome completo: Antônio Carlos Brasileiro de Almeida Jobim) detto Tom Jobim (conosciuto nel suo paese semplicemente come O Maestro. A lui è stato dedicato, dopo la sua morte nel ’94, l’aeroporto di Rio de Janeiro! Cosa non da poco…una volta ho sentito dire che sarebbe come se la Malpensa a Milano cambiasse nome e fosse dedicata a Modugno…) e di Elis Regina (nome completo: Elis Regina Carvalho Costa. Conosciuta anche come Furacão, uragano, e Pimentinha, peperoncino), donna carismatica, un vero mito in Brasile, morta ahimè molto giovane, a soli 37 anni, ma che durante la sua carriera ha saputo carpire il cuore e l’anima di molti…nel suo paese e nel resto del mondo…Dicono di lei che non canti, semplicemente respiri, vista la naturalezza infinita con cui si esibisce, un’interprete immensa.

Il link che trovate qui sotto risale al ’74, è un duetto di questi grandi artisti che hanno collaborato per diverso tempo e hanno davvero portato il Brasile nel mondo…fino in Giappone, dove letteralmente impazziscono per la bossa nova! Quasi quasi parto! Per il Brasile o per il Giappone?

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Parlando di bossa nova non possiamo non ricordare il grande paroliere Vinicius de Moraes, adorato in patria e molto amato all’estero…anche lui scomparso da tempo, era considerato un padre, un fratello un amico…E’ stato fedele compagno di tantissimi musicisti…suoi tantissimi testi…ad esempio grande è stata la collaborazione anche con un grande chitarrista e cantante, Toquinho e con un altro chitarrista e compositore Baden Powell. Toquinho, più di tutti, dopo Mina e insieme a Ornella Vanoni, Jobim, Vinicius e altri negli anni ‘70 ha portato la bossa nova in Italia: è a lui che si debbono le versioni di molti brani tradotti in italiano.

Vi avevo avvisato che sarebbe stato difficile parlare di bossa nova senza dimenticare tantissimi musicisti e interpreti, ma ci proverò ora con le parole di Vinicius e la musica di Powell, grazie alla voce di un’altra grandissima interprete Maria Bethânia sorella del chitarrista, compositore e cantante Caetano Veloso che in Samba da Bênção, samba della benedizione, nomina, ringrazia e benedice con il cuore tantissime anime che hanno contribuito con la loro musicalità a rendere grande il Brasile nel mondo.

Con questo bel messaggio di benedizione vi saluto e ringrazio Mastro Mundo che da lontano mi ha regalato questo spazio.
Se ci risentiremo parleremo ancora di bossa nova e di musica brasiliana!
Adeus pra você e obrigada!

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NB Questo testo lo potete ascoltare con la mia voce nei Podcast di Mastro Mundo.

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