Nella mia città, una mostra molto bella: NO! Contro il dramma degli incidenti sul lavoro / Fotografie: Riccardo Venturi – Testi: Matteo Bartocci
“Ci sono voluti due mesi, per la moglie e i figli di Kweku Abakan Reebodj, per riuscire a raccogliere i soldi necessari ad arrivare in Italia dal Ghana e poterlo rivedere. Un ultimo saluto alla salma di un muratore, schiacciato da una trave d’acciaio in un cantiere, lasciata in una cella frigorifera per fermare il tempo di un addio. Quell’uomo che da tutti era conosciuto come Peebody, è morto, per la cronaca, a Cavriago, nel cuore dell’Emilia, il 26 luglio 2007.”