Innanzitutto nella vita, con tutto ciò che di bello e di brutto ci fa vivere ma credo soprattutto nella libertà individuale, in quella “no man’s land” così magicamente descritta da Nina Berberova: “Fin dai primi anni della mia giovinezza pensavo che ognuno di noi ha la propria no man’s land, in cui è totale padrone di se stesso. C’è una vita a tutti visibile, e ce n’è un’altra che appartiene solo a noi, di cui nessuno sa nulla. Ciò non significa affatto che, dal punto di vista dell’etica, una sia morale e l’altra immorale […] Semplicemente, l’uomo di tanto in tanto sfugge a qualsiasi controllo, vive nella libertà e nel mistero, da solo o in compagnia di qualcuno, anche soltanto un’ora al giorno, o una sera alla settimana, un giorno al mese […] Queste ore possono aggiungere qualcosa alla vita visibile dell’uomo oppure avere un loro significato del tutto autonomo; possono essere felicità, necessità, abitudine, ma sono comunque sempre indispensabili per raddrizzare la “linea generale” dell’esistenza.”
Ecco, io credo molto nella mia no man’s land , ritengo sia un diritto sacrosanto di ognuno di noi e non voglio rinunciarci affatto! Capirai quindi di che cosa ho paura: che circostanze esterne mi impediscano di vivere la mia no man’s land, che non mi facciano incontrare mai con me stessa (ti assicuro che il terremoto ci è riuscito benissimo). Parafrasando Nina Berberova ti dico che mi fanno paura le persone che sono sole unicamente nella stanza da bagno, e in nessun altro tempo e luogo.
Per finire, ho paura dell’ignoranza, della stupidità, del brutto, della sofferenza, della malattia. Inutile dirti che ho paura anche del terremoto.
(Rosaria, 39 anni, aquilana)
Nina Berberova, Il giunco mormorante, Adelphi
Ciao
Rosaria
Rosaria,
hai colpito nel segno!
Senza parole …
Qual è il titolo del libro della Berberova?
Ciao
Guseppe
molto bella la tua testimonianza. ne sono rimasto abbagliato e colpito intimamente.
grazie.
marco
La fotografia è stata scattata all’interno della libreria Colacchi, la più antica de L’Aquila, fondata nel 1938, che era situata nel centro storico. Andata distrutta, oggi la libreria ha riaperto (foto) all’interno del centro commerciale Amiternum in via Enrico Fermi.