Chris Hondros nacque a New York; era figlio di immigrati che da bambini si erano rifugiati insieme alle loro famiglie negli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. Si trasferì in North Carolina che era ancora piccolo. Si laureò in letteratura inglese e poi prese un Master alla Ohio’s School of visual comunications.
Iraq
Hondros ha documentato fin dalla fine degli anni novanta i maggiori conflitti armati del mondo, tra cui: la guerra in Kosovo, Angola, Sierra Leone, Libano, Afghanistan, Kashmir, Iraq e Liberia. Fu anche conferenziere e saggista su temi riguardanti la guerra.
2004: finalista del premio Pulitzer per il suo lavoro in Liberia
2006: Robert Capa Gold Medal, il massimo riconoscimento per la fotografia di guerra, per il suo lavoro in Iraq
2007: L’American Photo Magazine lo nomina “Hero of Photography”
Chris Hondros è morto mercoledì sera in un ospedale di Misurata, Libia, ucciso da una granata esplosa qualche ora prima.
Aveva 41 anni.
Amava Mahler e gli scacchi. Insieme a Chip East, un suo amico fotografo era solito, quando si trovavano a New York ,andare a giocare qualche partita in un vecchio ed economico circolo di scacchi a est di Washington Square, “soprattutto quando non aveva soldi” dice commosso East.
Tutte le persone a lui care che hanno rilasciato interviste hanno raccontato aneddoti e storie diverse, ma tutti hanno sottolineato una cosa: “Non lo faceva per narcisismo o per un tornaconto personale, credeva davvero in quello che faceva. Credeva nel suo mestiere.”