Ogni lunedì leggiamo, analizziamo, commentiamo i fatti di cronaca e i grandi temi dell’attualità politica e sociale con un “editoriale”, o meglio una “distorsione”, facendo parlare una canzone, un autore o un album.

In questi giorni nella Lega è stato tutto un tripudio di scomuniche più o meno credibili, più o meno fasulle – chi pensa davvero che Maroni non sapesse nulla della provenienza del denaro con cui i figli di Bossi compravano le Porsche?

Detto ciò, è vero che la stessa Lega ha saputo fare passi chiari per spingere alle dimissioni tanto il segretario Bossi, quanto il consigliere regionale Bossi e l’onorevole Mauro, atteggiamento non osservato nè coi Penati nè coi Cosentino ecc., appartenenti agli altri grandi partiti.

Non va dimenticato che le evidenze erano tali che il ridicolo ha facilitato la messinscena del giogo padano – #ettecredo – probabilmente annullando il rischio di danni elettorali.

Nel caso della Mauro – ancora oggi ferocemente abbracciata alle sue poltrone-stipendi e sorda alle richieste di dimissioni – si è osservata una inedita (per la scena italiana) e pubblica presa di distanze da parte del partito, costretto dalla base a dire a Rosy: “Insieme a te non ci sto più”.

Naturalmente la cornice di questa separazione è stata molto meno struggente della bellissima canzone scritta da Paolo Conte quando lo stesso scriveva ancora canzoni indimenticabili. Fu portata al successo da Caterina Caselli, qui ve la propongo in una versione più intima e psichedelica degli Avion Travel in cui si materializza magicamente anche la Caselli originale.

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Andrea Marzi

Il prossimo appuntamento con Distorsioni sarà lunedì 30 aprile

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