In concomitanza con l’anno in cui presumibilmente finirà il mondo, la tv pubblica è riuscita nell’intento di trasmettere un programma di qualità a un orario accessibile.
Da qualche settimana non dobbiamo aspettare le tre di notte (ma solo le 20.15) per arricchire il nostro spirito con “Le Storie – Diario Italiano” di Corrado Augias.
Di fronte a una personalità come Augias mi inchino come un mela-dipendente si inchinerebbe dinanzi al suo iPhone. Perché la ricchezza culturale, la saggezza, e la profonda curiosità nei confronti del mondo del professore sono caratteristiche a cui (da sempre) aspiro.
Detto questo, il rispetto e l’interesse per la conoscenza, nonché la grande capacità di narrare di Augias, sono attitudini che possiamo ritrovare anche nei suoi libri. In particolare, nella collana che comprende “I segreti di Roma”, “I segreti di Parigi“, “I segreti di Londra” e “I segreti di New York”.
Ognuno dei quattro volumi è una lunga passeggiata che racconta strade, palazzi, musei, giardini e quartieri delle capitali attraverso storie pubbliche e private.
Ad accompagnarci sono Napoleone, Edgar Allan Poe, Dickens, ma anche Jack lo Squartatore, Dr. Jekyll e Mr. Hyde, la malavita newyorkese e numerosi personaggi sconosciuti, tutti chiamati per portare a termine il compito di svelarci i tratti meno conosciuti di Parigi, Londra, Roma e New York.
L’itinerario londinese tocca la Tower of London, Hyde Park, ma anche i luoghi legati ai Beatles e ai grandi eventi che hanno coinvolto la capitale britannica.
Il viaggio di New York comincia invece dalla Statua della Libertà, dalle sue origini e dalle storie dei migranti, per i quali rappresentava il “benvenuto nel nuovo mondo”. Poi lo scrittore ci svela aneddoti sulla teatrale Broadway, su Brooklyn e Harlem attraverso i racconti di numerosi personaggi, tra cui Marylin Monroe e anche il nostro Garibaldi.
A Roma scopriamo invece come nacque Cinecittà e leggiamo le numerose avventure legate a Montecitorio. Allo stesso tempo approfondiamo anche la conoscenza di personaggi come Cesare, Lucrezia Borgia e il Caravaggio.
Tante storie, tutte sapientemente raccontate.
Augias ha infatti il meraviglioso talento di rendere davvero affascinante ogni storia che racconta, sia essa legata alla politica, all’architettura, all’arte o alla storia.
E alla fine, diventa molto difficile non appassionarsi a questi libri e aver anche voglia di partire, e questa volta non solo con la mente.
Devo dire che con l’aiuto del volume su New York ho fatto il viaggio più intenso, emozionante e appagante della mia vita, in una città ricchissima di storie come se fosse molto antica. E’ impossibile dire tutto qui ma ad esempio senza la “dritta” di Augias non mi sarei mai fatto attrarre dalla Frick Collection – il piccolo museo più bello del mondo – dopo aver letto la storia del suo promotore, Henry Clay Frick. Dove se non a NY si può trovare una contraddizione così disorientante fra un simile concentrato di bellezza e un uomo fra i più spietati del suo secolo che mandò 800 uomini armati, i famigerati Pinkerton, a sparare sugli operai in sciopero nelle sue acciaierie? Di giorno faceva ammazzare gli operai, di sera si chiudeva in casa a contemplare i capolavori. Quella casa è diventata il museo.
Purtroppo con gli altri volumi di Augias non si è riprodotta la stessa magia ma quella è già un dono impagabile.