Basta! Non ne posso più dei film che mi tocca guardare al cinema (ultimamente tutti piuttosto mediocri e i pochi intriganti non arrivano per problemi distributivi) e allora me ne scrivo uno da solo; voglio che sia un drammone in cui non manchi nulla, la storia di una persona lunga un’intera vita.
Vediamo un po’ da dove iniziare… il protagonista è un ragazzino che perde la madre in un campo di concentramento nazista e che si salva per miracolo grazie al padre che lo consegna a una famiglia cattolica.
Be’, direi che come inizio non c’è male; ho già conquistato la simpatia di critica e pubblico, ma me la voglio giocare subito…e allora facciamo che si sposa, il matrimonio è un fallimento, ma poi ha una seconda chance e stavolta le cose vanno meglio, tanto che la magnifica coppia è in attesa di un bambino…
a questo punto devo trovare una nuova svolta tragica…
Sì, ho un’idea!! All’ottavo mese di gravidanza la donna viene brutalmente assassinata mentre il nostro protagonista è lontano da casa. Per non farci mancare nulla azzarderei che gli assassini sono membri di una setta satanica.
Il nostro “eroe” a questo punto è distrutto dal senso di colpa (anche perché in precedenza avevamo (di)mostrato che anche lui flirtava un po’ col soprannaturale e l’esoterico).
Riprendersi non sarà facile, anzi all’apice della dissolutezza il nostro abusa sessualmente di una ragazzina, la violenta e viene condannato; scontata la pena in carcere, viene riricercato dalla giustizia (che nel frattempo decide che non ha pagato abbastanza), riesce a fuggire e vive con una spada di Damocle in testa per circa 30 anni, quando viene rintracciato, ma grazie a qualche amicizia riesce a evitare il ritorno in cella…
Adesso però dobbiamo andare verso un lieto fine…si sposa una terza volta con una bellissima modella e pare che questa sia proprio la volta buona (anche perchè ormai ha raggiunto i 60 anni) tanto che arrivano anche due figli.
Che dite, è troppo incredibile per una sola vita? Troppo assurda, eccessiva, violenta per essere credibile.?
Forse no, anzi aggiungiamoci che il tipo è un (grande) regista che ha sempre raccontato di storie surreali, sulfuree, spesso estreme e al limite del credibile.
Manca solo un nome.
Direi che Roman Polanski suona abbastanza bene…
E se lo volete vedere e sentire per davvero, sappiate che da domani esce nelle sale Roman Polanski: A film memoir, un documentario-intervista che sarà presentato ufficialmente al festival di Cannes. Non perdetelo!
Ivan il Terribile
Bellissimo, il post ed il film (sicuramente!)…
wow!