Mario Pacheco è uno dei grandi virtuosi della guitarra portuguesa, ma è anche e soprattutto un grande scopritore di talenti, al pari di altri amici di cui Lisbona può godere, ad esempio Custodio Castelo o Jorge Fernando. Mario è stato in estate a Magliano in Toscana per un concerto di grande successo. Un amico che non sbaglia (quasi) mai, Alessandro, era lì e mi ha raccontato cose molto belle.
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Mario, con Pedro Pinhal alla viola e Rodrigo Serrau al contrabaixo, è stato come sempre molto bravo nei pezzi con sola musica, ma ha saputo portare alla ribalta e mandare in delirio il pubblico soprattutto con la voce di Lina Rodrigues, una delle giovani cantanti che si esibiscono nel suo Clube de Fado di rua Sao Joao da Praça, all’Alfama. Lina ha una voce molto forte e calibrata, di grande impatto emotivo: ne sentiremo sicuramente parlare; in piazza, a Magliano, ha ammaliato. Con lei c’era un cantante decisamente più esperto e “ruffiano” (come sono quasi tutti i cantanti uomini), il bravo Rodrigo Costa Felix, marito di Marta Pereira da Costa, guitarrista che si sta allenando a diventare più brava degli uomini… Rodrigo ha un repertorio classico, ma si esalta nelle composizioni originali di Pacheco. Si va sul sicuro, insomma.
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Come, dicevamo, si va sul sicuro con Mario virtuoso a 360 gradi, da solo o con un conjunto adegiato. E’ sempre un piacere sentirlo. E poi quella sua figura allungata, quei baffi che nascondono sempre un sorriso e una buona parola per tutti, ne fanno un musicista non solo amato, ma rispettato. Con Amalia Rodrigues ha suonato, è uno dei giovani che Amalia ha voluto attorno a sé. C’è chi si sente migliore (ma non vi dico chi è…) e però di quello si dice malignamente: “Amalia non lo ha mai voluto”. Che colpo, ragazzi…
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Prima o poi forse svelerò i velenosi protagonisti della battuta precedente, chissà, magari se riuscirò a trovare un filmato che ritrae assieme quei due musicisti come a me è capitato di sentirli suonare: guardandosi in cagnesco, ma regalando quella sera al pubblico alcuni momenti memorabili, proprio nel desiderio di superarsi. Ma torniamo a Mario, se lo merita. Il Clube de Fado è un indirizzo sicuro, ma prima assicuratevi che “o professor” sia a casa. Beh, già che ci penso: se non trovate lui c’è sempre Carlos Gonçalves, che un po’ di anni ce li ha, ma ha pur sempre scritto “Lagrima” assieme ad Amalia. Che ne dite?
Bentornato maestro Jannello!