“Beato quel popolo che non ha bisogno di eroi” scrisse Bertolt Brecht all’interno di Vita di Galileo; non ho letto l’opera e quindi ne ignoro il contesto e non so se tutte le citazioni di questa frase siano adeguate o effettuate a sproposito. Resta il fatto che è un detto molto celebre e allora mi chiedo cosa avrebbe pensato l’autore tedesco del popolo statunitense che da anni viene rimpinzato di supereroi che stanno riempiendo le sale cinematografiche del paese. In America stanno infatti sfornando una serie impressionante di film tratti da fumetti che hanno al centro persone o strani esseri dotati di poteri sovrannaturali e tutti impegnati nel combattere nemici e problemi sociali apparentemente insormontabili. Sarà un caso, ma il boom è conciso con il crollo delle torri gemelle, evento che ha sconvolto gli Stati Uniti, paese che nonostante la (finta) guerra vinta in Iraq, e la (finta?) morte di Osama Bin Laden, non sembra ancora aver rimarginato le sue ferite. E allora vai al cinema, con capitani con lo scudo a stelle e strisce, irascibili mostri verdi, muscolosi vichinghi (?) armati di martello, uomini corazzati da armature ipertecnologiche e altri che sparano ragnatele contro nemici bizzarri a dire poco. Tutti insieme per sconfiggere il Male in ogni sua forma. Non me ne vogliano i fumettari, però come Brecht anche io mi preoccupo un po’ nel vedere milioni di spettatori andar al cinema per vedere in questi improbabili eroi risolutori dei loro problemi. Questa tendenza inoltre non è cambiata con l’arrivo dell’uomo nero alla casa bianca il quale, nonostante le speranze, rischia di non essere rieletto alle imminenti presidenziali. E così i supereroi sono sempre di più, tanto che adesso fanno anche squadra; esce infatti domani, in America, The avengers. Il film è uscito prima in Italia e allora veniamo ai fatt(acc)i di casa nostra dove questi film non sempre hanno riscosso il successo travolgente ottenuto oltreoceano, ma ora The Avengers ha fatto davvero il botto e, in una stagione di incassi asfittici, ha superato i dieci milioni di euro in una settimana scarsa. Possiamo leggerla anche così: anche nel nostro paese, caduto il cavaliere, con gli omini verdi che affondano nel fango e il governo di SuperMario e il suo squadrone di esattori che non danno tanto affidamento, non ci resta che sperare in una combriccola di eroi sovraumani.
Qualcuno a dire il vero crede nel Grillo parlante, però ultimamente l’unica cosa che spara sono “cazzate” e non è che sia una grande arma rispetto a quelle degli X-men o de I Fantastici 4…
Sarà, ma a me hanno sempre intrigato poco e, anche al cinema, mi pare di scorgere uomini che senza troppi effetti speciali portano avanti le loro battaglie: mi guardo intorno e vedo Bobby Sands che in Hunger lotta per l’indipendenza dell’Irlanda oppure Aung San Suu Kyi che in The Lady combatte con tanta determinazione contro la dittatura militare in Birmania; forse sono film meno divertenti di quelli tratti dalle strisce Marvel (o DC), ma li preferisco perché parlano di persone più Vere di quei (super)eroi di cui io non ho alcun bisogno…
Ivan il Terribile