Ho ricevuto una notizia stupenda, scoprendola grazie a un giornale di Lisbona che parlava di Mariano Deidda e del suo cd su “Mensagem” tratto da Fernando Pessoa del quale abbiamo parlato e torneremo a parlare. La notizia è che il presidente portoghese, Anibal Cavaco Silva, ha insignito della onorificenza di Cavaliere all’Ordine dell’Infante tre fadisti: il guitarrista Carlos Gonçalves e i cantanti Vicente da Camara Pereira e “tia” Argentina Santos e ciò mi ha riempito il cuore. Ma partiamo da Vicente da Camara Pereira e dal suo “Fado Marialva” eseguito alla Grande Noite do Fado del 1996.

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Vicente da Camara Pereira è un aristocratico, figlio di Dom Joao Luis Seabra da Camara. A 20 anni, nel 1948, vince il concorso della Emissora Nacional ed entra con successo nel mondo del fado cominciando una carriera che lo porterà a livello internazionale a essere uno degli ambasciatori del genere cantando con Amalia Rodrigues, Maria Amelia Proença e altre ancora, una carriera che lo vede attivo anche ora, a 85 anni, come uno degli ultimi rappresentanti del “fado aristocratico”. Padre di Joao da Camara, Vicente è un personaggio ineludibile se si vuole entrare nel fado e Carlos Saura lo ha scelto fra i personaggi del suo film del 2007. Carlos Gonçalves è invece il guitarrista che accompagnava, in uno dei “conjunto” più esaltanti, Amalia Rodrigues. Ascoltiamolo nelle variazioni di “Balada de Coimbra”.

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Di Carlos Gonçalves abbiamo parlato spesso per raccontare l’età d’oro del fado. Ancora lo si può ascoltare nei locali di Lisbona, per esempio al Clube de Fado, ed è sempre una emozione. A lui si devono le musiche di diversi brani che hanno fatto la storia del fado, soprattutto quelli i cui versi sono stati scritti da Amalia Rodrigues. Uno di questi è “Grito”, che proprio qui sentiamo nella versione della divina, una di quelle che hanno fatto nascere la leggenda della sua voce, così particolare, così profonda e sulla quale nasce tanta poesia e tanta vita vera, più che mai unite in lei e in questa città senza barriere che è Lisbona.

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Sei anni dividevano Amalia da Maria Argentina Pinto dos Santos, che compirà a febbraio 88 anni. Argentina dal 1950 è la “dona” della Parreirinha de Alfama, il mitico locale al numero uno di Beco de Espirito Santo. La passione che ci accomuna è quella di un nipote con la zia dalla quale abbeverarsi della saggezza. E’ una donna umile, ma determinata e preziosa, una di quelle persone che rimangono sempre impresse. Lo abbiamo detto tante volte: le emozioni che Argentina, regina della tradizione più popolare di Lisbona, autentica voce nata nella Mouraria e cresciuta nell’Alfama, regala sono uniche. Sentiamola, intanto, in un “Fado Menor”, alla “Grande Noite” del 1997.

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Alla interpretazione che segue sono particolarmente legato: Argentina Santos faceva parte del cast di “Cabelo branco e saudade”, uno spettacolo ideato dal geniale Ricardo Pais che ebbi l’onore di vedere in una serata molto divertente al teatro Viriato di Viseu. Sul palco anche Celeste Rodrigues, Ricardo Ribeiro e il compianto Arlindo do Carvalho. “Lagrima” è scritta da Amalia e musicata da Carlos Gonçalves, per avere un nuovo intreccio in questo mondo del fado così sensazionale. Ma fra le tante versione di “Lagrima” che ricordo c’è quella di una sera di marzo 2009, in gruppo alla Parreirinha: insistetti così tanto che Argentina la dedicò a me e ai miei amici che da allora mi chiedono ogni giorno di lei.

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Argentina, premio Amalia alla carriera nel 2007, filmata anche lei da Carlos Saura, rappresenta un passato mai passato e sempre straordinario di questo genere musicale che se ti prende non ti lascia più. Una delle sue favorite della nuova generazione è senz’altro Dulce Pontes che, lo sapete bene, è la mia preferita, oltre che amica e “collega” nella realizzazione di “O coraçao tem tres portas”. Ebbene, Dulce sarà in Italia a fine dicembre, nella sezione musicale del festival “Capri Hollywood”, dal 27 dicembre al 2 gennaio nell’isola del golfo di Napoli http://mirziamov.ru/zaym-bez-otkaza.

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E proprio con uno dei nostri più importanti musicisti, Ennio Morricone, ascoltiamo qui Dulce in “Luz prodigiosa”, registrata anche nell’album “Focus”. Un modo molto raffinato per augurare buon Natale!

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