Al bar. Primo giorno di ferie
Ma è davvero così che intendiamo oggi la cultura? Tre super gnocche con tacco quindici, fresche di messa in piega, cocktail nelle mani che ridono e si sganasciano come se parlassero dell’ultima avventura erotica?
E lei poverina, l’ignorantona, con la passera che urla EH?
Da grande lettrice di quotidiani e libri, ti posso confermare che nella maggior parte dei casi sono io a sentirmi nuda e indifesa di fronte ad un aperitivo alla Sex And The City
Non la cultura, il manifesto è chiaro: è il modo in cui intendiamo l’informazione, cioè “Giornali, quotidiani, periodici”: la mera proposizione della notizia e, al massimo, del commento ufficiale calato sulla curva da Libero, dal Fatto, dall’Osservatore Romano o chi si vuole. Da lì poi, via a vele spiegate verso il copiaincolla proliferante, funzionale al tifo.
Perché stupirsi? E’ il mondo proposto da mediaset e sotto sotto anche dal pd che da vent’anni è afasico in tema di alternativa alla proposta berlusconiana: tette e culi (freschi) x tutti. A proposito, segnalo sul tema la gag involontaria della anziana fan berlusconiana in “Draquila”. E’ già un classico per me.