Piccole-grandi storie quotidiane.

Piccole-grandi storie quotidiane

Ciò che mi ha sempre incuriosito, affascinato, fatto innamorare di una fotografia è il fermarmi a pensare a ciò che avverrà dopo quell’istante. Continueranno la loro corsa, risaliranno fino all’altezza del “Fosso”. Due amici. Durante la corsa parlano, uno dei due si deve confidare. E’ quello di destra. Correndo volge lo sguardo a sinistra, guarda negli occhi il suo amico, poi volge lo sguardo a questo mare e al suo orizzonte. Respiro pesante.

Che cosa dovrà dirgli? Parla di preoccupazioni, che è giovane e preoccupato, sente il peso di ciò che lo circonda, durante le giornate che passano ha attimi di smarrimento, sente freddo e aspetta con ansia la primavera. Impronte sulla sabbia, sudore freddo, fiato che si condensa. L’amico ascolta e capisce. Ha parole dolci. Silenzio, solo la corsa, un passo dopo l’altro. Sulla destra, vicino a capanni verdi-bianchi, una donna in carrozzella sbriciola pane per i gabbiani, che volano sopra la sua testa; sembra serena.

Questa città, il mare, la corsa, la spiaggia in inverno, dimensione perfetta; ecco questa spiaggia gli racconta di una città, estate è corpo, inverno è anima senza finzioni, senza maschere. Pensa che questa spiaggia sia specchio dei suoi abitanti, estate e inverno, estate e inverno, impronte cancellate dalle onde. Non parlano più, non servono troppe parole tra amici. Solo la corsa, i respiri profondi, il rumore dei passi sulla sabbia.

Poi si saluteranno, si rivedranno il prossimo venerdì, sempre che lui non lavori fino a tardi. Entrerà in macchina solo dopo essersi pulito le scarpe. La sua immagine rossa e accaldata riflessa nello specchietto retrovisore. E per un attimo penserà che in fondo…

2 Commenti

  1. che in fondo…
    possiamo anche trascorrere la maggior parte della nostra vita a cercare di sembrare dei duri, ma siamo tutte creature spaventosamente fragili e vulnerabili. Viviamo in mezzo a milioni di persone che per la maggior parte ignoriamo e da cui siamo ignorati, ma alcune avranno sempre in ostaggio la nostra capacità di essere felici e non potremo farne a meno.
    R.

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