Quando si parla di progetti solisti si fa riferimento ad uno spin off di un membro di una band che intraprende una carriera solista. Questo caso è leggermente diverso, Lockett Pundt non solo è la mente dietro i Deerhunter, band riferimento della scena indie e alt-country statunitense, ma è il leader di un movimento che parte dalle periferie estreme delle grandi città come Atlanta e arriva diretto a New York e Los Angeles, invadendo con le sue sonorità oniriche e i banjo distorti quasi tutti club in cui si fa musica dal vivo senza attenzione a particolari generi.

L’ unico disco uscito nel 2009, The Floodlight Collective, è un esempio di originalità e brillante inventiva, e ci spiega bene cosa si può fare oggi unendo strumenti tradizionali e sintetizzatori. Anche se ad un primo ascolto può sembrare un criptico esempio di musica elettronica, sotto la pioggia di riverbero e delay ci sono linee vocali semplici e orecchiabili, e facili melodie ripetitive e delicate.

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