Qualcosa sta cambiando e ciò che si muove non fa un rumore rassicurante.
In questo post cercherò di linkare fra loro segnali diversi – articoli, voci, notizie di cronaca – che mi producono sentimenti contraddittori.

Voci raccolte in ambienti bene informati mi invitano a guardare verso Sicilia e Campania per capire cosa sta accadendo in Italia. Avevo già notato lo strano voto siciliano, nella regione che aveva dato 61 seggi parlamentari su 61 alle ultime politiche, al voto del 6 giugno si è ribellata al caimano con Lombardo a guidare la rivolta.
Le voci dicono: la mafia ha deciso di cambiare cavallo. Fino a questo livello di lettura ero arrivato anche da solo, ma le voci alzano il tiro suggerendomi ipotesi verosimili che non avevo considerato a proposito della lettura del caso Noemi.
La efficace politica anti-camorra del ministro dell’Interno leghista Maroni avrebbe provocato una forte reazione negli ambienti che fanno da raccordo fra parlamento e camorra. Il caimano avrebbe quindi provato ad indurre Maroni a più miti consigli, ma questi, forte del potere di ricatto della Lega, ha tirato dritto.
Morale: il caimano con il suo atteggiamento verso Noemi e famiglia sta mandando un messaggio alla camorra per dire che intende smarcarsi da Maroni.

A Napoli infatti gli investigatori della Direzione Antimafia stanno indagando sui possibili collegamenti fra Elio Benedetto Letizia, il padre dell’ormai celebre Noemi, e il ceppo che a Casal di Principe ha visto per anni egemone il clan capitanato da Armando, Giovanni e Franco Letizia, gruppo di fuoco del boss Giuseppe Setola, area Bidognetti. Tutti alleati degli Scissionisti di Secondigliano. In attesa di sviluppi giudiziari, ma senza dimenticare la massima andreottiana (“a pensar male si fa peccato ma…”) si potrebbe dire: solo coincidenze…? Prima di tutti vi prego di leggere l’ottimo articolo segnalato.

A queste coincidenze aggiungete un altro bellissimo articolo – di Adriano Sofri su Repubblica questa volta – e anche la campagna di stampa sulle ragazze a pagamento (di cui il caimano sarebbe solo l’innocente “utilizzatore finale” secondo il suo avvocato, Nicolò Ghedini) assumerà un altro senso. Infatti alla luce di tutto questo da giorni non posso non chiedermi: con che forza d’animo e supporto psicologico e materiale, tre ragazze dal destino e reddito incerto si sono messe in testa di portare un colpo così micidiale all’uomo più potente e senza scrupoli d’Italia? E PERCHE’ PROPRIO ORA?

Lo scenario che scaturisce mettendo insieme i segnali suggerisce che abbiamo davanti un periodo che merita attenzione e preoccupazione perché il gigante onnipotente poggia su tacchi d’argilla caratteriali (i limiti dati dal suo narcisismo patologico) troppo deboli per reggere eventuali smacchi e perdite di status. E ciò che si profila in caso di un suo crollo – che per molto versi auspico – non mi fa stare tranquillo.

Pereira

6 Commenti

  1. sempre per Pereira
    Un’altra ipotesi possibile è un intervento della Banca Centrale Italiana , la cosiddetta finanza bianca, che vorrebbe subito come Presidente del Consiglio Mario Draghi o simili, per poi far posto a Casini.
    L’obbiettivo è quello di far uscire dai debiti le principali aaziende italiane di servizi.
    Hanno già dato un miliardo di euro in prestito alla Fiat (altrimenti le sue azioni sarebbero state spazzatura) la quale sta per emettere un bond obbligazionario di altrettanto e qui consiglio i risparmiatori di stare alla larga!
    Un’altra azienda da salvare, indebitatissima, è la Telecom, che la finanzia bianca vorrebbe vendere a Telefonica (Spagna).
    Sono tutte operazioni che hanno bisogno, con i parametri mentali dei banchieri centrali, di personaggi affidabili (per loro) al governo.
    L’affare di entrare in Telecom piace anche a Berlusconi che sfrutterebbe le sinergie sempre più avanzanti tra tv-telefono.
    Potrebbe essere questo l’affare su cui c’è contrasto.
    Berlusconi con la sua vita diciamo così allegra nelle sue proprietà sarde avrebbe dato buoni motivi ai banchieri bianchi per screditarlo.
    Ci sono foto compromettenti sulla rete di personaggi esteri politici importanti presenti assieme a Berlusconi a questi ritrovi.

  2. Sono scenari che non mi sorprendono, e sono curioso di vedere cosa succederà in autunno.
    Rimango dell’idea che questo Presidente del Consiglio sia la cosa più umiliante che possa capitare a questo paese al cospetto delle altre nazioni civili. Sia chiaro, i delinquenti esistono a tutte le latitudini, ma il nostro è troppo dovunque e spero che – coi motivi che vorrà – annunci presto le sue dimissioni. Come sostituto mi accontenterei di un premier con senso dello Stato.
    Per risalire la china della vergogna.

  3. per AZucchi
    Sì… DeMagistris potrebbe aver indagato nel mazzo giusto.
    Ora Berlusconi è in difesa. Dicono che cambierà vita e cambierà anche qualcosa nel Governo dopo il G8 a L’Aquila che per lui è una data vitale.
    Se qualche capo importante lo dovesse disertare sarebbe di nuovo sotto attacco mediatico.
    Comunque tutto si deciderà a ottobre.

  4. sempre per Pereira
    Secondo i ben informati inglesi Indipendent e Guardian Berlusconi è nettamente sul viale del tramonto.
    Cosa stia succedendo non si sa, ma ci deve essere dietro una questione di alta finanza.
    Anche ai tempi di Mani Pulite non avevamo idea di cosa stesse succedendo.Lo scenario che tutti hanno visto, allora è stata la sostituzione di un’ intera classe politica travolta dagli scandali. L’effetto pratico di quella operazione fu invece la totale privatizzazione della Banca Centrale Italiana, di cui la gran massa dei cittadini ancora adesso non è al corrente.
    Ora sta succedendo qualcosa di simile e il discreditato è il nostro Presidente del Consiglio.
    La questione finanziaria cuore del problema , per ora , la sanno in pochi (io interrogherei baffino D’Alema)!
    Se tutto procede secondo copione Berlusconi potrebbe lasciare la scena dopo l’estate ufficialmente per motivi di salute.
    Dopo di lui Casini premier e Fini Presidente della Repubblica, ovviamente se Bossi e la Lega sono d’accordo.
    Ovvero, come al solito in Italia…tanto tuonò che piovve!

  5. Per Pereira

    Lo scontro in atto in questo momento è tra i due centri finanziari che si contendono la supremazia del Bel Paese.
    Da un lato lo IOR cattolico, dall’altro la cosiddetta finanza laica (DeBenedetti,Ifil ,Passera-Bazoli e vari altri).
    Andreotti, vero capo dello Ior cattolico, ha provato a riferirsi a vari personaggi: Sindona, Calvi,tutti finiti male, e poi Berlusconi che eredita le buone entrature del padre presso lo IOR per gli inizi della sua attività imprenditoriale.
    Ora, a mio parere, Berlusconi è caduto in disgrazia verso lo Ior, che lo ritiene non più credibile e lo vuole sostituire, a capo del centro destra, con Casini.
    In questo momento , Maroni e Bossi, proteggono invece Berlusconi, che di fatto è loro ostaggio, in vista dei loro propositi federalisti, pronti però a scaricarlo appena sarà il momento giusto.
    Direi che il nostro paese è messo prorio bene!

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