Dopo l’articolo di Stefano Salis del Sole 24 Ore che ha citato Andrea Marzi, pubblichiamo la sua risposta.
Redazione Radio Pereira

Homo Colcarrellus.Egregio Dott. Salis,
chi Le scrive è un ignoto psicoanalista di provincia.
Le sono grato per aver citato la nostra iniziativa (e sottolineo nostra, in quanto non guido nessuno) anche se mi dispiace che l’insistenza dei media sul termine Boicoop abbia messo in secondo piano ciò che ci interessa, che non è boicottare qualcuno ma porre delle domande.

Cosa si perde e cosa si guadagna con la libreria Coop? Non c’è alcuna differenza o queste cose hanno riflessi sulla nostra vita? C’entra qualcosa la omologazione delle città con i temi che appassionano tanto i giornali come il bullismo, il disagio sociale, l’essere estranei fra molti, la disoccupazione e la sottoccupazione dei giovani, la vivibilità, ecc?
E su un altro piano, quello dei commenti raccolti su questo blog, emergeva un’ulteriore domanda: come mai questa riflessione su consumi, catene, marchi e identità delle città è sostenuta al 99% da persone “di sinistra”?
In realtà a noi la cosa chiamata Boicoop interessava poco – quel poco che bastava per aprire una discussione sui temi accennati, ma purtroppo quel piccolo prodigio di fonetica e sensazionalismo che è Boicoop ha fatto breccia fino ai grandi giornali e alle televisioni e le cose importanti sono rimaste sullo sfondo.
Per questo il Suo articolo un pò ci delude, non perché ci dipinga come difensori del vecchio di fronte all’irresistibile avanzata del FUTURO rappresentato dagli eroi delle librerie di catena, ma perché si disinteressa di altre domande, mentre nello specifico del commercio dei libri pone molto bene la questione della mancanza di una legge che lo regoli.
Così, mentre assistiamo alla trasformazione antropologica dell’Homo Sapiens in Homo Colcarrellus, ci rimane solo questo fortunato congegno di parole come megafono – boicoop – relegato dal fast food giornalistico ad un topos usato, accessibile anche a chi non ha voglia di fermarsi a pensare, a chi pigramente rimane su una strada in altri momenti già percorsa.
Pensiamo si possa fare di più.

Cordiali saluti

Andrea Marzi

1 commento

  1. gli stolti danno risposte. le persone intelligenti come marzi si fanno domande. i media si fermano sul capello per virare l’attenzione, mentre “non” si accorgono che stanno parlando di un calvo.. mauro (A)rTe

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