Mappa del Triangular Trade.I colpevoli amici inglesi hanno voluto macchiare libri con la parola “TRIANGULAR TRADE” per raccontare il periodo in cui la voglia di esplorare di alcuni pirati si trasformò in sete di sangue, tanto da stuzzicare perfino il governo, che improvvisamente non li chiamava più fuorilegge bensì “i nostri ragazzi”.

Non do per scontato che tutti sappiano la storia, ma ancora esistono enciclopedie che dipingono uno squallido innocente teatrino di quello che è successo “schiavi africani vennero importati dalle colonie del nord africa alle Antille per produrre lo zucchero necessario, spedito alle colonie del nord America, per poter produrre rhum da rispedire poi nel nord africa” da non crederci.

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Occorre riformulare il tutto secondo la chiave del mondo che è maestro: “degli esseri umani venivano resi schiavi nel loro stesso territorio per il semplice motivo di non riuscire ad opporre adeguata resistenza militare, nonché spediti nelle colonie del nord America a lavorare per spedire prodotti ottenuti con manodopera gratuita nella madre Inghilterra” così il tutto prende una piega molto più significativa.

Miriam Makeba.Evidentemente un giorno il vento è girato ed in lontananza si sono sentiti rumori di percussioni. Per questo forse gli inglesi si sono avvicinati armati fino ai denti, ma hanno trovato un popolo povero ma felice. Quindi colti da improvvisa invidia per le dimensioni del fallo del maschio medio locale hanno deciso di dare sfogo alla loro impotenza per la seconda volta.

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Ma questa volta ci hanno pensato su bene: avevano già fatto sparire tutti gli indiani senza motivo, questi omoni neri invece ora potevano servire alquanto..

Peter Tosh.Tempi duri per africani in villeggiatura. Giorni interi a lavorare gratuitamente senza il permesso di potersi liberare mentalmente come facevano nelle loro colonie. Sorgeva qualche canto di protesta nelle piantagioni ma il ritmo ribolliva loro nelle vene, finché un giorno l’idea di novità spinse qualche uomo bianco a puntare su uno di questi, perché fortunatamente non siamo tutti uguali.

Adattandosi quindi a strumenti occidentali questo popolo ha inventato generi come jazz, blues, reggae, soul.. grazie di cuore.

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2 Commenti

  1. Grazie a te omonimo anonimo. Si parte dal centro o talvolta ci si arriva dall’esterno, ma è sempre li che si finisce a parare. Non giriamoci intorno.

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