Parte 1

Gentili ascoltatori, come sempre ben trovati! Dopo le prime puntate, in cui abbiamo preso in esame la situazione dell’Italia, ed in particolare la sua condizione precaria in questa crisi globale e direi anche epocale, come promesso estendiamo l’analisi al resto del mondo, specialmente a quegli stati che sono ancora gli attori principali del sistema economico-finanziario mondiale.

Obama, il presidente della crisi americana.Cominciamo con una curiosità, che rende bene l’idea dell’aria che tira…
Siamo negli Stati Uniti, ovviamente…come non partire da qui? Sapevate che a Chicago, la città del presidente Obama, a causa della crisi e per risparmiare qualcosa sul bilancio, per una giornata intera sono stati chiusi tutti gli uffici ed edifici pubblici? Parliamo proprio di uffici comunali, cliniche, biblioteche e sale di lettura pubbliche. E non solo, non è stata effettuata neppure la raccolta dei rifiuti ne’ la pulizia delle strade. Hanno lasciato solo poche persone nei servizi essenziali e di emergenza, come la polizia.

Proviamo a cambiar argomento: se in Italia, come ci ricorda Banca Etica un italiano su quattro tra quelli che compreranno un’abitazione nel 2010 sarà a rischio povertà – per l’indebitamento derivante dai mutui per l’acquisto della casa – negli Usa, CNN ci dice che a causa del crollo dei prezzi del mercato immobiliare, il 23% di coloro che hanno preso un finanziamento per lo stesso motivo, deve alla sua banca una somma superiore a quella del reale valore dell’immobile. Ci siamo capiti, vero? C’è gente che ha preso prestiti per pagarsi una casa da 200.000 dollari, e questa adesso ne vale molti meno!

A fine settembre del 2009, 10,7 milioni di immobili residenziali regli Stati Uniti risultavano infatti “underwater”, come dicono in USA, “sott’acqua”, ossia valevano meno del debito residuo a carico dei loro proprietari. E molti altri sono su livelli appena superiori, tanto che il 28%, cioè più di uno su quattro, del totale dei proprietari di case, corre seri rischi di incorrere in una procedura di “foreclosure”, ossia di vendita forzata dell’immobile, di pignoramento insomma, in caso di mancato pagamento delle rate del mutuo.

Mercato dell'auto.Vogliamo accennare, tanto per cambiare settore, al mercato dell’auto, quello che ha sempre trainato l’industria statunitense?
Questo ha goduto, come un pò in tutti gli altri mercati del mondo, di un robusto piano di incentivi, i cosiddetti “cash for clunkers“, gli incentivi alla rottamazione, che offrivano dai 3500 ai 4500 dollari a chi sostituiva un’auto vecchia con una più ecologica. In totale il governo ha stanziato la bellezza di 3 mld di dollari per questo programma, che è stato un successo, ma nonostante questo, il mercato delle 4 ruote in USA nel 2009 ha chiuso con un -21,2% rispetto al 2008, con meno di 10,5 milioni di auto vendute.

Se pensate che solo nel 2007, prima della crisi attuale, il mercato americano viaggiava intorno ai 16 milioni di pezzi all’anno, capite bene che è quasi il 40% in meno! Secondo alcuni analisti questo è stato il peggior anno dal 1950, considerando la variazione di popolazione!

Il collasso delle vendite di auto negli Stati Uniti – riporta Automotive News – è avvenuto in contemporanea con l’affermazione della Cina, dove sono state 12,7 milioni le auto vendute, che hanno reso la Terra di Mezzo il primo mercato di auto al mondo.

Il ministro del Welfare cinese Yin Weimin.Ma non crediate che anche questo nuovo paradiso capitalista sia tutto rose e fiori: con la sua crescita intorno all’8%, la Cina quest’anno riuscira’ a creare 12 milioni di nuovi posti di lavoro. Molti? Per i nostri standard forse, infatti qui sono ben il 50% in meno di quanti ne sarebbero necessari. Neolaureati, operai di zone rurali e anche chi vive nelle citta’ hanno enormi difficolta’ a trovare un posto di lavoro, ha detto il ministro del Welfare cinese Yin Weimin.

Armamenti.D’altra parte, per concludere, una cosa c’è, tristemente, che va sempre bene, in tempi di vacche grasse e forse ancor più in quelli di magre: la vendita di armamenti!
Solo le vendite del governo Usa ad altri governi hanno raggiunto la somma record di 38,1 miliardi di dollari lo scorso anno e sono proiettate a raggiungere un risultato simile anche nel 2010. Lo ha reso noto oggi l’agenzia del Pentagono. Erano 36,4 miliardi nell’anno fiscale 2008 e solo 23,3 miliardi nel 2007. E guarda caso le ultime, di queste commesse, sono andate a finire proprio a Taiwan, ad infastidire e non poco il vicino colosso cinese, che si proietta a diventare nel 2017 la prima potenza economica al mondo, dopo aver appena superato l’attuale seconda, il Giappone.

Speriamo proprio che alla stupidità umana ci siano dei limiti, e che dalla storia si impari qualcosa, e capite bene a cosa alludo…
Finiamo così, tristemente, questa puntata; nella prossima, dopo queste divagazioni tra un dato e l’altro, torneremo un pò a descrivere i meccanismi della crisi, sempre oltreoceano: alla prossima puntata però!

10 Commenti

  1. @ Everardo ma pure per tutti

    Segnalo a questo link
    http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=5796&reply_id=123542027&topicGroupID=1
    un ottimo commento di Zibordi di Cobraf che fa capire moltissimo della attuale situazione dell’euro…. in pratica dice che , non esistendo una vera Banca Centrale Europea unica (ma la BCE cosa ci sta a fare?)… è come se, attualmente, la moneta unica non esistesse!
    Ci sono pure degli schemi a blocco colorati molto istruttivi.
    Zibordi (di Modena) dovrebbe essere invitato alla Gabbia… come penetrazione
    didattica è superiore , a mio avviso, anche a Barnard.

  2. @Everardo

    Magistrale ieri Barnard a “La gabbia”… e che coraggio!
    A dire il vero mi chiedo quanti lo prendano veramente sul serio!
    Personalmente mi trovo d’accordo sui fondamentali che propone, ma quanti saranno in grado di attuare lo scipero fiscale ?
    Il NCD , FI e pure il PD sono tutti pro euro!
    Grillo appare dall’altra parte ma il suo messaggio è confuso !

  3. @Everardo

    La teoria della MMT ha un’ indubbia validità se adottata come strumento di difesa
    al fine di abbattere il debito gradualmente o anche per altri scopi, continuando a rimanere nell’ambito dei trattati UE.
    Il passo successivo e conclusivo sarebbe l’uscita dall’euro che , avendo ridotto il debito, dovrebbe essere un’operazione molto meno complicata di quanto sarebbe se la attuassimo ora.
    In Italia la MMT è stata già adottata da Monti per finanziare il terremoto dell’Emilia Romagna, tramite la Cassa Depositi e Prestiti, che appartiene al Tesoro italiano, senza che le somme messe a disposizione per la ricostruzione andassero ad aumentare il debito pubblico(in pratica la Cassa Depositi e Prestiti ha chiesto alla BCE una liquidità privilegiata e l’ha consegnata direttamente ai cittadini emiliani).
    E’ ovvio che la stessa operazione si potrebbe fare per cominciare a ripotenziare lo stato sociale.
    Infine, ma non sono sicurissimo di avere capito bene, ho paura che Letta voglia servirsi della MMT (tramite la Cassa Depositi e Prestiti) per l’ennesimo salvataggio di Alitalia. Spero di essermi sbagliato ma il mio cuore ha oscuri presagi!

  4. Caro Gaio,
    conosco bene quelle teorie, le ha lanciate in Italia Paolo Barnard, da una convention di a Rimini, poco tempo fa. Ero presente, ho ascoltato gli economisti invitati, e sono d’accordo su molti punti. Anche se comincio a credere che sia leggermente sbagliato anche quell’approccio, ovvero che non si dovrebbero più affrontare le tematiche globali dal punto di vista monetario, ma di ben altro. A partire dallo stato sociale. Però rimane il punto che uno stato dovrebbe poter usare la moneta. E con quello dare lavoro e rinforzare lo stato sociale. In Argentina hanno adottato una teoria simile alla MMT, ma adesso è di nuovo vicina al default. E’ una questione complessa, ma per molti versi la MMT dice il giusto!

  5. X il dibattito

    Sta emergendo in molti blog di economia una nuova teoria che alcuni semplificano con la sigla MMT (Monetary Modern Teory…immagino).
    In pratica rovesciano i termini attuali :
    -ora la stampa della moneta è data a debito
    -d’ora in poi si dovrebbe stampare moneta per comprare debito.

    Le implicazioni di questo rovesciamento sarebbero enormi, ma è chiaro che la nuova teoria implicherebbe una Banca Centrale rigorosamente pubblica ovvero a servizio di uno Stato dotato di completa sovranità monetaria.
    Alle attuali condizioni internazionali non è così, visto che la BCE, di cui la Banca Centrale Italiana detiene il 23%, non è pubblica bensì privata.
    Peraltro, e questa è una vera opportunità,è possibile aggirare i vincoli dei trattati internazionali sfruttando l’istituto della liquidità privilegiata che la BCE può dare a una singola Banca che la richieda.
    In pratica alcuni economisti della MMT sostengono, nel caso dell’Italia, che una banca , tipo MPS, debba essere preliminarmente nazionalizzata; dopo di che può chiedere alla BCE una liquidità privilegiata (ovvero a basso tasso) e con essa acquistare BPT ovvero debito pubblico.
    In questo modo si eliminerebbe l’influenza dei mercati dai tassi da applicare ai BTP e quindi si avrebbe uno strumento, legittimo anche per i trattati UE, che equivale appunto a usare la moneta (liquidità privilegiata) non per creare nuovo debito, ma per comprarlo, ovvero abbatterlo.

    Ora la domanda è: perché i ns governanti non sfruttano queste opportunità *?

    Semplicemente perché non hanno il coraggio di opporsi alle potenti forze dei mercati che vogliono continui la logica della stampa della moneta che crea debito.
    Sono tali forze che scelgono i “primi ministri graditi” (tipo Monti, Letta etc) e che defenestrano a colpi di spread quelli non graditi (in particolare lo sciagurato mister B).
    Obama deve essere nella stessa situazione…. Sa che dovrebbe osare, ma non ha il coraggio di farlo fino in fondo.
    I tempi,comunque, stanno cambiando e quelli di Occupy Wall Street vogliono importare in USA il M5S !
    Non so se la cosa riuscirà… personalmente , se fossi stato Casaleggio, non sarei andato a Cernobbio.

    * sembra invece che la Germania, dall’alto del suo potere rispetto ai brics della UE, queste opportunità le abbia sfruttate.

  6. SALVARE L’ AMERICA DAL FALLIMENTO VOLUTO DAGLI STAMPATORI DI MONETA-DEBITO, E’ POSSIBILE
    3 ottobre 2013
    Egregio presidente BARACK OBAMA,

    milioni di internettiani di tutti i ceti sociali, hanno finanziato la Sua campagna elettorale per volerLa libera da ogni obbligo verso le banche e le lobbies come nella civile tradizione del PARTITO DEMOCRATICO AMERICANO.

    Da tutto il mondo La stanno osservando, poiche’ è incredibile, come uno sparuto Gruppo di stampatori di moneta-debito, di banchieri e di operatori della finanza che spacciano derivati e titoli tossici, possa aver indebitato gli USA sino a minacciare di non essere piu’ disposti a fornire la liquidità monetaria per pagare gli stipendi ai dipendenti degli uffici pubblici statunitensi.

    Nell’ ERA INTERNETTIANA, il denaro deve essere il giusto compenso del lavoro utile che ogni uomo apporta alla propria comunita’ e bisogna impedire che sia utilizzato come strumento di afflizioni disumane da avidi parassiti.

    Oggi, i danni causati alle Comunita’ umane dalla finanza senza regole e freni, sono devastanti ed e’ giunta l’ ora di porvi fine poiché, non solo le famiglie di altri popoli, ma anche le famiglie americane sono disorientate, afflitte, rovinate da numerose bolle speculative e dai titoli tossici. Con spirito di auto difesa, Le hanno dato il voto sia il popolo ridotto in miseria che la working class e la middie class, che ora Le chiedono di essere tutelate.

    Benche’ la situazione sia disperata, Lei, presidente BARACK OBAMA, ha la possibilita’ di interrompere l’ indebitamento degli Usa, rendere vane le minacce degli stampatori di moneta-debito e salvare il Suo Paese dal fallimento.

    Utilizzi da subito l’ ordine esecutivo 11110 mai abrogato, firmato il 4 giugno 1963 da John Fitzgerald Kennedy e cominci a far funzionare le rotative per stampare moneta USA, chieda dove sono nascosti i 400 miliardi di euro già stampati da Kennedy e li mandi in circolazione così restituisce agli Americani il dono piu’ bello che possa avere un popolo per evitare crisi e progettare in serenita’ il proprio futuro: la possibilità di stampare e disporre di moneta senza indebitarsi, proprio come scritto dai Padri della Costituzione Americana.
    Grazie.

    Francesco Miglino

  7. Alan Greespan ha pilotato la Federal Reserve nell’avvento del meccanismo della globalizzazione che sostanzialmente consiste in questo:
    servizi finanziari evoluti a occidente e mano d’opera a basso costo a oriente. In occidente si distribuisce e in oriente si produce (a basso costo).
    Personalmente penso che sia stato ben cosciente del meccanismo, ma non ne ha profondamente valutato tutti gli effetti marginali.
    Sicuramente conosce il meccanismo della stampa della moneta (per forza era lui che stampava dollari) ma si è illuso di poterlo governare per sempre.
    La cosa che non viene percepita dalla gente (anche qualche professore universitario non lo sa) è che la stampa della moneta nasce come debito per il paese che ne richiede la necessità alla Banca Centrale.
    Il debito funziona fino a che viene ri-corrisposto.
    Con lòa crisi globale sono arrivati prorio a questo effetto…semplicemente la gente a smesso di ri-corrispondere il debito.
    Insomma si sono trovati col cerino in mano.
    Volckner è stato anche lui presidente della Federal Reserve nel 2005.
    A quie tempi veniva considerato un salvatore…
    leggete questo link http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=394620&KeyW=

    invece anche lui era piuttosto scarsooooooo !

  8. O forse i vari Greenspan e Bernanke lo sapevano bene, ma non potevano\volevano dirlo?
    Caro sig.Gaioing, le voglio chiedere se conosce il “nuovo” consigliere di Obama, Paul Volcker…
    Provi a documentarsi, e mi dica cosa ne pensa.
    Poi in futuro parleremo anche di questi personaggi…

  9. L’articolo di Everardo ha il pregio di descrivere situazioni reali di difficoltà del sistema USA che fanno capire l’entità della crisi, ma tali effetti sono stati previsti dai veri esperti già da molto tempo…

    Leggete cosa ha detto un vero esperto nel settore (dalla parte del nemico, che per me sono le Banche Centrali) niente meno che Alan Greespan nel suo The Age of Turbolence:
    ” Naturalmente nessuno lo sa con certezza, ma ci sono prove convincenti che l’attuale crisi sia uno di quegli eventi così rari che si verificano ogni secolo o ogni mezzo secolo. Per la prima volta nella mia esperienza, molti dei pilastri della finanza moderna si sono trovati simultaneamente in grosse difficoltà”…

    La cosa divertente è che il vecchio Alan si è accorto della crisi a cose fatte e non quando lui stesso, allora a capo della Federal Reserve, si avviava a farle!

    C’è da chiedersi in che mani siamo messi!

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