Samarago è morto.

Ero al lavoro quando ho appreso della morte di Saramago.
Lacrime improvvise mi hanno sorpreso. Mi sono sentito in imbarazzo, piangere per uno scrittore.
Così sono uscito. La luce abbagliante del giorno mi ha lasciato senza fiato e senza occhi per vedere.
Il primo pensiero a Cecità, uno dei libri più belli che abbia mai letto. Oggi è un giorno molto triste.

“Poi alzò il capo verso il cielo e vide tutto bianco, E’ arrivato il mio turno, pensò. La paura le fece abbassare immediatamente gli occhi. La città era ancora lì.”

1 commento

  1. Grande lutto per Saramago, un grande uomo, vero resistente, che ci ha dato gli occhi durante una dittatura, la stessa di Pereira, e che al travaglio di libertà ha dovuto subire anche quello dell’infamia, etichettato come antisemita per aver riconosciuto nel popolo palestinese una vittima dell’impero israeliano.
    Grande onore a Saramago, adesso e per sempre.

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