Continuando a mandar giù merda
Continuando a mandar giù m….

10 Commenti

  1. @ Mauro Alan: no dai, i “panini dagli americani”? Really? Americano = cattivo, brutto, *colonizzatore*? É imprescindibile raffinare l’analisi, Mauro, se vogliamo veramente entrare nel problema, unico modo per capirlo e risolverlo. Se invece ci accontentiamo di urlare sommessamente slogan, di intonare cori con fiera indignazione, facciamolo, è gratis, possibile, rientra perfettamente nella legalità, è *facile*. Come faceva notare Jacopo Nacci elsewhere, è una questione di prigrizia. E BraWico non solo continuerà a mangiare i Whopper, ma farà un pensierino anche sull’eroina, secondo me.

  2. Però Mauro una cosa devo dirla, perchè un pochino di speranza la lascia: a volantinare davanti al fastfood c’ero anche io e – a conferma del fatto che questa nostra manifestazione di dissenso all’apertura del Burger King un pò di interesse, e quindi di consapevolezza, l’ha creata – voglio condividere la mia grandissima gioia (e stupore) nel vedere che un sacco di gente, compresi molti ragazzini, non solo quel volantino non l’hanno buttato, come succede quasi sempre, ma si sono fermati addirittura a parlare con noi intere mezzore! E sono venuti anche al film sul tema che abbiamo dato qualche giorno dopo (Food Inc.), insieme a tanta altra gente che non era neanche la solita, già vicina alle tematiche. Però una domanda la ripropongo, che un pò di tristezza la riporta: a fare la fila di un’ora per avere uno di quei panini, ho visto anche gente che conosco, abbastanza consapevole delle schifezze del sistema: perchè questa gente si è abbassata così tanto? Io posso capire per pigrizia dopo un film lì vicino andare a farsi un panino lì(per quanto, per Dio, ci sono pizzerie ovunque:saranno meglio?!) , ma addirittura fare la fila! E’ la potenza del marketing? E’ la voglia di novità, per quanto stupida e nociva possa essere? Come siamo ridotti?

  3. @BraWico: allora sempre restando sulla tua linea d’onda diciamo che anche l’eroina è buonissima.. (non-ho-parole) @Francesco: le proteste spesso e volentieri aumentano la consapevolezza della gente, te lo sei mai chiesto? poi ti pare che un giornale pubblichi un articolo che dice che ognuno è libero di fare ciò che vuole? questo è mangiare m. e le lunghe file all’inaugurazione fanno calare un’immensa tristezza sul panorama italiano. Noi che compriamo i panini dagli americani. Il declino è completato.

  4. @Mauro(n)ucleo: cioè agli uomini non solo è spuntato il seno ma gli si è anche ammalato. Too bad.

    @Pesarese: direi che avere un’occasione per incontrarsi sia la spinta più forte. Non c’ero ma posso immaginare (voglio immaginare) un’età media piuttosto bassa. Un luogo ampio, dove mangi molto spendendo poco, dove puoi esprimere la tua ribellione rispetto a chi ti dice come e cosa devi mangiare. Fatti i cazzi tuoi, io mangio come mi pare, perchè mi pare e perchè è oggettivamente buono. Io a ventanni mangiavo due macmenù, alle quattro di mattina, ed erano MOLTO buoni. A mezzogiorno spazzolavo i cappelletti e il bollito e la crostata e il vinsanto ed ero felice. Bei tempi. Forse BraWico mi può dire che ha quarantanni e che il mio ragionamento parte da un presupposto erroneo. In questo caso dire A Br che mi pare strano che ancora non si sia posto la domanda Controllate da chi, le catene? Io personalmente, poi, mangio anche le cose che cascano per terra, finora mi ha solo rafforzato il sistema. Preoccuparsi troppo degli aspetti superficiali dell’igiene porta a jacksonizzare i propri comportamenti. Abbiamo visto che non è consigliabile.

    @Francesco: troppa egoistica libertà nelle tue parole. non respiri un diverso tipo di sensibilità, qui? Quelle che individui come proteste sono volontà di sensibilizzare, un volantino è un’offerta d’aiuto. Poi, magari, non servono a nulla. Però.

  5. la prima volta che entrai dentro un burger king fù 10 anni fà a Londra, avevamo finito quasi tutti i soldi e saltato qualche pasto così vi entrammo (prima volta in assoluto in un fast food). Devo dire che il sapore di quel panino era stupendo!
    tornati a pesaro ho sempre preferito gli strozzapreti della Guercia, la piadina dell’Alba o la rossini di Toni!
    Questione di luoghi e di denaro!
    ‘sto Burger King farà sentire i vari provincialotti pesaresi come a New York… per qualche tempo!
    poi passa.

    passando alla seconda tematica, ossia quella di mangiare “m…”, penso che ogni persona debba essere libera di mangiare ciò che vuole, o di fumare 20 sigarette al giorno o prepararsi sughi con un soffritto della madò. Ognuno di noi deve avere la possibilità di mangiare le verdure che coltiva o imbottirsi con un panino prodotto a modi catena di montaggio.
    al massimo lo si può avvertire che un certo tipo di cose fanno male, come le sigarette, l’alcol, le auto, i soldi ecc ecc.
    le proteste spesso sono sterili.

  6. scusa, ma la vita va avanti!! poi a voi che ve ne frega cosa mangiano gli altri?? poi lo sapete che i bk (come le altre catene9 sono molto piu controllate (e pulite) dei negozietti sotto casa!! perche la tipa dell’alimentari che prende la fetta di prosciutto con le mani vi sembra igenico?? e poi comunque i PANINI SONO BUONISSIMI!!

  7. Non abito più a Pesaro da quasi due anni, ma ogni tanto mi diverto a sapere cosa succede nella mia città natale.

    Sono venuto a conoscenza che ha aperto un fast-food di una grande catena e, premesso che non ho a che fare con movimenti no-global et similia, lasciatemi dire che la maggior parte dei resoconti che ho letto su facebook non mi ha stupito. Una simile mediocrità me l’aspettavo, come del resto la conferma che le scelte individuali sono sempre tutto fuorché razionali.

    Quali motivi spingono a stare in fila un’ora all’inaugurazione di un fast-food per un panino a breve termine, prodotto sostanzialmente “in catena di montaggio” e oggettivamente non di qualità? L’aria di novità? La pubblicità? Il gusto? La presunta qualità? Il prezzo? Il rapporto prezzo/qualità? Un amico che ci lavora? La magra consolazione (gelato gratuito)? Certo che se l’ultima fosse giusta, sarebbe il sintomo di una società morente di fame!

    Ciò che veramente mi preoccupa è la perdita del senso della misura: gente che scrive “buonissimo” (neanche avesse mangiato un genuino piatto preparato con cuore dal migliore degli chef), che definisce quel locale un ristorante (forse non sanno cosa sia), che scrive “ci voleva qualcosa di serio” (cosa intenda per “serio” è un mistero), che giudica gli arredi del locale “bellissimi” (beato lui che li ha visti, ndr), ecc. ecc.

    Io sono indifferente a questa apertura. Quel che so è che se tornassi a Pesaro di certo non ci metterei piede, semplicemente perché ho un altro modo di intendere il cibo e i pasti. Vorrei comunque qui precisare che ognuno è libero di fare le scelte che vuole. Questo fast-food nel bene e nel male dà lavoro ad alcune persone, e dà la possibilità di mangiare a prezzo veramente contenuto.
    Insomma, cari pesaresi o gente di passaggio, fate come vi pare, d’altra parte essere liberi significa anche essere liberi di farsi del male.

  8. La cosa interessante sono gli ormoni che si trovano nella carne ( data alle bestie per aumentare la sofficita della carne) che non fanno bene bene ne a uomini che donne. Negli ultimi anni i tumori al seno aumentati del 300% ( anche agli uom…ini ) non possiamo andare avanti pensando che capiti sempre agli ALTRI

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