Dai diamanti non nasce niente. Storie di giardini, storie di resistenzaParadiso perduto, simbolo di perfezione, luogo in cui formare sentimenti nobili come la cura e la pazienza, spazio per abituare gli occhi alla bellezza e per curare le ferite dell’animo.
Il giardino, con le sue piante e i suoi fiori, racchiude ed esprime numerosi significati positivi.

Serena Dandini li ha tutti riuniti nel suo libro, “Dai diamanti non nasce niente”, un curioso viaggio attraverso citazioni e riflessioni legate da un unico filo rosso, anzi verde.

Dalla rappresentazione dell’Eden nelle pagine della Bibbia, ai racconti storici che vedono protagonista Alessandro I o Monet, la conduttrice-scrittrice ci porta alla scoperta di giardini, veri e immaginati, più belli del mondo. E arricchisce questa trasferta con aneddoti musicali, letterari, cinematografici, storici e di attualità.

Sono infatti tantissimi i personaggi reali e non che popolano il romanzo: da Virginia Woolf ai Beatles, passando per Alice, gli Impressionisti, Emily Dickinson, Goethe e anche Rossella O’Hara.

Il risultato è prima di tutto un’opera che soddisfa l’interesse di chi legge libri perché ha un animo desideroso di sapere. Pagina dopo pagina, si scoprono le motivazioni che legano questi personaggi a piante e fiori, si svelano storie di vita, si ricordano viaggi, e si scopre come opere pittoriche e musicali siano nate per esprimere l’amore nei confronti della natura. Il libro nasce, cresce, si arrampica e coinvolge il lettore in un concentrato di informazioni e curiosità.

Il volume non si limita però a offrirci un momento di svago e conoscenza. Le sue pagine diventano l’occasione per lanciare anche un importante messaggio invitando a fermarci per riacquistare la vista e ritornare a vedere la bellezza del paesaggio.

Dice la scrittrice: “Se guardiamo un panorama in tv lo ammiriamo estasiati invece nel mondo reale siamo spesso distratti”. Distratti da cosa? Da telefonini, app, navigatori e altra tecnologia, utile ma allo stesso tempo abbandonabile per riposare gli occhi e ritrovare se stessi attraverso il contatto con la terra.

E non solo, il giardino è inteso anche come miglioramento: se si impara ad avere cura delle piante, sarà più facile avere cura e rispettare persone e cose che ci circondano e, ancora più in generale, curare i propri sogni. L’attenzione nei confronti del verde è una scuola di formazione che permette di coltivare il sentimento della cura e trasformarlo in una forma di rieducazione alla pazienza. Oggi se la nostra connessione internet è lenta ci spazientiamo, mentre con il giardinaggio e la coltivazione di fiori, piante e ortaggi, possiamo imparare ad aspettare, a vivere il tempo normalmente e anche a non arrenderci di fronte alle sconfitte… ovvero resistere!

Riacquistare la vista e rendere il nostro tempo migliore non è cosa da poco. Iniziamo da questo libro.

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