1Q84 di Haruki-MurakamiSe un libro non ti lascia dormire la notte. Se arrivi a parcellizzare le pagine per paura di finirlo. Se continui a dirti che più di 700 pagine sono troppo poche. Se, una volta finito, l’unica cosa che senti è la necessità di raccontarlo e raccomandarlo.

Ecco, se arrivi a questo punto, vuol dire che hai in mano qualcosa di speciale.

1Q84 di Murakami è così, e io lo sapevo nel momento in cui l’ho acquistato. E ora, mesta e speranziosa, posso solo aspettare l’uscita del terzo volume.

Penso di poter confermare il giudizio dei critici: 1Q84 è il capolavoro assoluto di Murakami.
Molto al di sopra di “Dance Dance Dance“, “L’uccello che girava le viti del mondo” e “Kafka sulla spiaggia“, questo romanzo è la sua opera migliore. Cosa incredibile visto che lo scrittore giapponese non è sicuramente alle prime armi

Tralasciando la trama,  che sarebbe ingiusto svelarvi, l’unica cosa di cui possiamo parlare sono le emozioni e le impressioni che mi hanno coinvolto durante la settimana di lettura.

Non mi ritrovavo così soddisfatta ed entusiasta di un prodotto culturale dalla fine di Lost, in assoluto il miglior telefilm di tutti i tempi per la sua capacità di essere simile all’epica, alla letteratura e alla tragedia greca.

1Q84 ha infatti molte cose che ricordano il celebre serial di J.J Abrams: la scelta di raccontare la storia a più voci optando per parallelismi difficili da identificare nel tempo, i flashback, la dipendenza che si prova alla fine di ogni capitolo e l’inizio: sia in Lost che in 1Q84 i protagonisti si ritrovano “prigionieri” in un luogo chiuso all’inizio della storia.
Come Lost, questo romanzo ti trascina in un mondo altro sconosciuto e indefinibile e trasforma la lettura in qualcosa di attivo e non passivo. La mente è infatti continuamente stimolata a trovare collegamenti, ricordare riferimenti e tentare di dare un senso a tutti i piccoli indizi contenuti nel libro.

Ma 1Q84 è anche, come Moby Dick e sempre come Lost, un contenitore di cultura grazie alle numerose citazioni musicali e letterarie all’interno del romanzo, tutte ovviamente ben inserite nel contesto descritto. Ed è anche un libro che ha come protagoniste tante donne caratterizzate con precisione.

Infine 1Q84 è una bellissima storia “alla Haruki”.
Onirica e suggestiva ma che, unita agli elementi qui sopra, crea un qualcosa di unico.

2 Commenti

  1. Ogni volta alzare lo sguardo in alto per vedere la luna trattenendo il fiato in un piccolo istante di esitazione con la terribile speranza di trovarne due..
    Giuro che mi succede.

    Bellissima recensione comunque.
    Adoro Murakami, ottimo anche il parallelismo con Lost.
    Anche se per me Dance Dance Dance rimane il mio primo amore, il primo libro di Murakami che ho letto. E forse per questo ha un primato che forse niente riuscirà a scalfire, neanche un capolavoro come 1Q84.
    E ora aspettiamo la terza parte..

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