Camminatori di tutto il mondo unitevi.
Chi cammina è una presenza la cui più profonda ispirazione è quella che indicava Chief Seattle, capo della tribù amerindia degli Suquamish: «Portar via solo ricordi e lasciar nient’altro che ombre.»
Camminare, una rivoluzione, Adriano Labbucci, 150 p – 2 ore 15 minuti
In questi tempi di crisi imperante e corse sfrenate verso non si sa dove, di tecnicismi esasperati, di progressi e sviluppi, Adriano Labbucci, ci dice che non rimane altra scelta che ritornare a camminare, perché:
«Non c’è nulla di più sovversivo, di più alternativo al modo di pensare oggi dominante»
E se oggi, voi giovinastri, volete ragionare di libertà e uguaglianza, resistenza e bellezza è al camminare che dovete guardare.
E allora camminatori irrequieti di tutto il mondo unitevi!
P.S. Per gli appassionati, nel libro c’è un bel capitolo dedicato a Bruce Chatwin
P.P.S. Ok, direte, 150 pagine non sono troppe per questa rubrica, ed io vi dico – il formato è così piccolo e il carattere così grande che lo leggerete nel tempo di una passeggiata al chiar di luna!
Federico Tamburini
pubblicato per la prima volta su finzionimagazine.it