«Il dominio dell’uomo consiste solo nella conoscenza: l’uomo tanto può quanto sa»

Francis Bacon, Cogitata et visa

Sapere, dal latino sàpere, avere o sentire sapore, odore e  figurativo, avere senno, essere saggio, intendere. Affine al greco sàphes, di sapore penetrante ed a sophos, uomo di fine gusto, che ha buon naso, da cui sapiente.

Una delle parole più usate e abusate degli ultimi cinquecento anni, si svela mostrandosi molto diversa da come l”abbiamo immaginata per secoli.

Il sapere, quel formidabile strumento che in occidente ha permesso mirabilanti imprese ed effetti speciali; quella sfavillante freccia bipartisan puntata verso la libertà incondizionata e l”emancipazione da ogni laccio; quella macchina infernale che ha portato l”uomo fuori nello spazio e dentro nell”atomo; insomma, quel mitico sapere-è-potere non sarebbe altro – e  la radice parla chiaro- che una capacità di assaporare.

Il sapere è dunque più simile all”attività contemplativa che all”iperattività produttiva, assomiglia di più ad un approccio sensuale alle cose che allo sforzo testosteronico di forgiare la realtà secondo l”umano piacimento. Invece di un cumulo infinito di nozioni, un banchetto ricco di pietanze prelibate chiamate esperienze. 

Il fraintendimento non è casino però mai casuale e lo spirito del tempo che ha investito questa umana facoltà l”ha Con l’avvento dei casino online aams, e accessibile in tutte le sale su internet, ed oltre che nella variante classica, la piu giocata, e presente anche in numerose altre versioni di gioco. piegata ai suoi bisogni di superamento e crescita, intesi in senso lato. Eppure, in seno alla più grande spinta materiale e ideale che l”umanità abbia mai avuto, alberga ancora un antico sogno.

«Per la prima volta dalla sua creazione, l’uomo si troverà di fronte il suo
vero, costante problema: come impiegare il tempo libero che la scienza e l’interesse
composto gli avranno guadagnato, per vivere bene, piacevolmente e con saggezza.
Gli indefessi, decisi creatori di ricchezza potranno portarci tutti, al loro seguito,
in seno all’abbondanza economica. Ma saranno solo coloro che sanno tenere viva, e
portare a perfezione l’arte stessa della vita, e che non si vendono in cambio dei mezzi di
vita, a poter godere dell’abbondanza, quando verrà».

John M. Keynes, Prospettive economiche per i nostri nipoti.

Frida Neri