È morta Agota Kristóf. Nella mia città era giorno di pioggia.

«La pioggia mi piace molto. Del resto stamattina mi sembrava tutto splendido. Mi sentivo alleggerita, liberata da un fardello che per tanto tempo…»

La vendetta, Agota Kristóf, 70p – 1 ora e 45 minuti

«La pioggia mi piace molto» disse la moglie dell’uomo che giaceva a terra in camera da letto con una scure piantata nella testa.  «È caduto dal letto nel sonno, ed è caduto su quella scure» ripeteva la donna al dottore.

La vendetta è un libro di racconti brevissimi, così brevi da togliere fiato e speranze. Nessuna possibilità di capire o porsi domande, le parole stringono al collo.

E’ un libro sulla vendetta, che deriva dal senso di perdita, dall’abbandono, dal non sentirsi accettati, da un’estrema necessità di tenerezza e amore – la parola più usata è casa, ripetuta innumerevoli volte – la casa a cui tornare ma a cui a tutti noi è impedito il ritorno, come se dovessimo pagare qualche colpa, espiare peccati.

Agota Kristóf è morta mercoledì 27 luglio 2011, dopo una lunga malattia. Aveva 74 anni.

«Credevi che bastasse tenere gli occhi aperti perché la morte non potesse colpirti. Li hai spalancati fino al limite delle tue forze, ma la notte è arrivata, ti ha preso tra le braccia.»

Federico Tamburini

pubblicato per la prima volta su finzionimagazine.it

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