C’è tanta musica in ponte per farci gli auguri affinché il 2014 sia un anno migliore di quello passato (in realtà ci vorrà poco), un anno sempre più fadista… E che avrà presto qui da noi la visita di un personaggio che fadista lo è, in termini sempre più moderni. Parliamo di Mafalda Arnauth, che intanto ascoltiamo con “Partiu de madrugada”.

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Mafalda presenterà il suo nuovo cd, appena uscito anche da noi, sabato 15 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma e domenica 16 all’Auditorium Manzoni di Bologna, due date imperdibili per gli aficionandos. Il cd si intitola “Terra da luz”, terra della luce, dodici tracce originali di “autoria” prevalente della stessa Mafalda. Un album nel quale il fado tradizionale viene contaminato dalla fusion tanto cara all’artista lisboeta, giunta al suo ottavo lavoro e che ha un suo importante seguito in patria e fuori. Collaborano con Mafalda musicisti di varia provenienza, compreso il contrabbassista italiano Massimo Cavalli, e addirittura un quartetto d’archi. Vi canta anche Helder Moutinho. Ne riparleremo senz’altro in vista dei due appuntamenti italiani. Per un’artista che farà carriera, uno che di carriera ne ha già fatta tanta. Più volte qui abbiamo parlato di Carlos do Carmo, che di recente, il primo dicembre, ha festeggiato al Ccb, pieno in ogni angolo, i cinquant’anni di spettacolo, con gli amici che gli hanno fatto festa e il pubblico che l’ha idolatrato. Più che le parole, ascoltiamo i momenti topici di quel concerto.

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E’ sempre un piacere ascoltare Carlos, che ha emozione da vendere, storia, tradizione. Il vero “cantor” del fado, come “cantora” di primissimo piano è Ana Moura, laureata ormai sul palcoscenico della world music come un’artista internazionale. Il Sunday Times ha eletto il suo ultimo album, “Desfado”, appunto come migliore cd mondiale del 2013 per la musica etnica. Ana è ancor più maturata dagli anni del Senhor Vinho e ora domina il palco dall’alto di una bravura (accompagnata dalla bellezza) genuina. Sentiamo proprio il brano che dà il titolo all’album.

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In “Desfado” Ana si misura con gloriosi artisti, ma, si sa, lei non ha paura: le lezioni di Jorge Fernando hanno colto nel segno e così che si tratti di Mick Jagger o di Prince, la Moura non si fa mettere i piedi in testa da nessuno! Eppure la ricordo così timida a un suo compleanno, nel settembre 2003, al Senhor Vinho, quando arrossiva alle parole di Jorge che le diceva: “Tu sarai una grande artista”. Grande artista adesso lo è tanto da cimentarsi con i miti della musica pop. Qui la ascoltiamo interpretare in modo sublime “A case of you”, uno dei grandi e indimenticati successi di Joni Mitchell.

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Ma Ana è anche una compagna di percorso della sua generazione. Questa collaborazione in corso con Antonio Zambujo, musicista molto interessante, anch’egli impegnato in un crossover che lega il fado alla musica popolare brasiliana e ai ritmi internazionali, ha portato non solo a concerti da tutto esaurito a Lisbona, come l’ultimo al Centro culturale di Belem, ma anche a interpretazioni reciproche di notevole valore. E visto che Zambujo è anche un buon autore, questa “Despiu a saudade” scritta da Antonio con Paulo Abreu de Lima, ci sta proprio bene nel superpremiato album “Desfado”.

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Tanta musica, avevo promesso, e tanta ne abbiamo avuta. E di grande livello! Da parte mia oltre agli auguri anche un promessa per il 2014: una immersione sempre più profonda, sempre più emozionante sotto il cielo del fado e nei becos di Lisbona! Parabens.

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