Non mi sorprende il tempismo e la demagogia con cui Grillo cavalca in questi giorni la disaffezione dei cittadini ai partiti irrorando il nord di comizi all’insegna di temi di orientamento leghista. Avevo già segnalato una strana posizione del leader del Movimento 5 Stelle su un tema caro ai leghisti, la negazione dello jus soli, il diritto dei bimbi figli di immigrati nati in Italia di essere cittadini italiani.
Quella posizione così bizzarra – e fascista* – per un leader che pesca il suo elettorato prevalentemente a sinistra sembrava inspiegabile. Oggi quella presa di posizione di Grillo si spiega benissimo: dopo aver pescato a sinistra, va a pesca nelle riserve padane deluse dagli appetiti della famiglia Bossi. Considerando che un anno fa a Bologna ha preso il 9,5% è facile prevedere che alle amministrative delle prossime settimane una percentuale a due cifre sia del tutto verosimile.
In ogni caso nella strategia di Grillo non vedo niente di illegittimo, fa politica, non anti-politica, in modo spregiudicato e ad un livello che si poteva sperare più alto, ma certo non più spregiudicato di tanti altri.
Piuttosto chi avrebbe avuto il dovere di promuovere una politica e una cultura della rappresentanza più “alte”, cioè i partiti, continua ad avvitarsi in arraffamenti vari che li stanno portando velocemente alla morte per autodistruzione.
Nel confermare che non intendevano rinunciare neanche a un euro Alfano, Bersani e Casini hanno avuto il coraggio di dire che il “rimborso” (dodici volte più cospicuo di quello riconosciuto ai partiti del Regno Unito) serve perché la politica non diventi ostaggio di pressioni da parte di lobby e gruppi di potere. Mentre lo dicono si tengono ben stretti per mano, ognuno col suo gruppo di potere di riferimento che sorveglia. Fino alla fine dei partiti stessi e con prospettive non rassicuranti per la democrazia.**
Così loro scoprono il fianco grasso e lo squalo Grillo – che grida a ragione ai quattro venti che il Movimento rinuncia al finanziamento pubblico – azzanna. Che poi tutto questo si risolva in un bene per il Paese sarà da verificare.
E’ la politica italiana, bellezza.
Pereira
* sento già qualcuno commentare: “non puoi usare la parola “fascista” perché Grillo non porta le insegne del fascismo…”.
Prendo atto preventivamente dell’obiezione e confermo: fascista, quella posizione su quel tema è fascista, con o senza tessera di Forza Nuova.
** stamattina su Repubblica Fini dice le stesse cose. Che vorrà dire?
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quindi gli Stati di più di mezza Europa che NON adottano lo ius soli sarebbero luoghi dove il fascismo la fa da padrone…
quindi Rutelli(ex radicale, verde, pd, etc…) , che è contro lo ius soli, ora gira con l’olio di ricino in tasca…
quindi tutti quelli che non la pensano “come me” (a prescindere da motivazioni, problemi connessi, etc…)diventano automaticamente nazisti, fascisti, farabutti
boh, vabbè, torno a ripetere che questo è un mondo di (non) ragionare sui fatti e invece attaccare gli “avversari” che può fare effetto, ma che, personalmente, non mi piace