Ogni lunedì leggiamo, analizziamo, commentiamo i fatti di cronaca e i grandi temi dell’attualità politica e sociale con un “editoriale”, o meglio una “distorsione”, facendo parlare una canzone, un autore o un album.
Ieri è stata una giornata particolare… gran parte dell’opinione pubblica è stata impegnata a commentare la vittoria di Hollande nei confronti di Sarkozy e forse sono un po’ passate in secondo piano le vere elezioni bomba: quelle Greche. La crisi economica ha cambiato tutti i rapporti di forza rispetto al 2009: il PASOK (Movimento socialista panellenico) ha perso circa 30 punti percentuali (nel 2009 prese il 43,9 per cento), ND (Nuova democrazia) è passato dal 33,5 per cento al 20 per cento circa. Hanno vinto i partiti contrari al “memorandum”, l’accordo tra governo greco e Fondo Monetario Internazionale che a ottobre scorso ha stabilito il percorso di riforme durissime per ottenere il prestito internazionale.
Nuova Democrazia 20.27
Syriza (Sinistra radicale) 15.87
Pasok 13.97
Indipendenti Greci 10.38
Partito Comunista 8.35
Alba Dorata 6.85
Sinistra Democratica 5.99
Di questi risultati ciò che inquieta maggiormente è il 6.85% di Alba Dorata, una formazione di estrema destra che ha come simbolo un meandro che ricorda una svastica(gli appartenenti ad Alba Dorata dicono che la stampa di propaganda scambia il loro simbolo per una svastica “solo per disinformare”, invece il loro simbolo riprenderebbe uno dei più antichi simboli dell’arte greca.) Solo chi è Ariano di sangue e Greco di discendenza può essere un membro candidato. È questo quanto si legge sul loro manifesto. «Questo partito propone le mine alle frontiere elleniche per impedire l’arrivo degli immigrati, e vuole cacciare tutti gli stranieri. Sono contro l’euro e vogliono mandare in galera i politici colpevoli del collasso della società ellenica. Nelle loro manifestazioni fanno il saluto romano, e non smentiscono le accuse di violenza contro gli stranieri rivolte contro i loro militanti. Solo ad Atene sono state segnalate più di sessanta aggressioni agli immigrati nel corso di questa infuocata campagna elettorale. “Noi non facciamo nient’altro che proteggere i greci – ha detto Epaminondas Anyfantis, un candidato del partito – Ora, se nel proteggere i greci, uno straniero si becca uno schiaffo o un calcio, credo che questo si inserisca nel quadro di questa protezione… perché ormai i greci devono rivolgersi ad Alba Dorata per avere protezione. Noi non siamo politici, siamo soldati che combattono per una causa”.» http://www.gadlerner.it/2012/05/04/lombra-nazista-sulla-grecia.html
Die Fahne hoch (In alto la bandiera) fu l’inno ufficiale del Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori dal 1930 al 1945.
Il testo fu scritto nel 1929 da Horst Wessel, figura simbolo del movimento nazionalsocialista, sulla melodia del Königsberg-Lied, canto dei veterani della nave Königsberg.
Quando nel 1930 Wessel venne assassinato da un militante comunista, il Ministro della propaganda del Terzo Reich, Goebbels, ne sfruttò la figura facendone un martire della causa nazionalsocialista. La melodia divenne così l’inno ufficiale del partito e fu inizialmente intonata dalle camice brune (SA) durante le loro parate.
Quando i nazionalsocialisti ascesero al potere, la Canzone di Horst Wessel divenne anche una sorta di secondo inno nazionale tedesco. Nel 1939 Adolf Hitler ordinò che il Canto dei Tedeschi fosse eseguito in un tempo relativamente lento, in modo che fosse una melodia che consacrasse la Nazione, e che fosse immediatamente seguito dall’esecuzione della Canzone di Horst Wessel, che doveva essere invece eseguita con un tempo più veloce, come una canzone di lotta rivoluzionaria. Questa combinazione prese il nome di Lieder der Nation (Canzoni della Nazione); di norma veniva eseguita la prima strofa di ciascuno dei due brani.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale e la sconfitta della Germania nazista, gli Alleati proibirono l’esecuzione dello Horst-Wessel-Lied (ed inizialmente anche del Lied der Deutschen). Suonare il brano in pubblico è tuttora illegale.
1. In alto la bandiera,
i ranghi ben serrati!
Le S.A. marciano
con passo calmo e sicuro.
I camerati uccisi dai Rossi
e dalla Reazione
marciano nello spirito dei nostri ranghi.
2. Le strade libere
per le Camicie Brune!
Le strade libere
per gli uomini delle squadre d’assalto!
Già milioni guardano
con speranza alla croce uncinata,
il giorno della libertà e del pane è arrivato.
3. Per l’ultima volta sarà fatto l’appello!
Per la lotta siamo tutti già pronti.
Presto le bandiere di Hitler
Sventoleranno su tutte le strade,
la schiavitù durerà ancora per poco tempo.
4. In alto la bandiera,
i ranghi ben serrati!
Le S. A. marciano con passo
calmo e sicuro.
I camerati uccisi dai Rossi
e dalla Reazione
marciano nello spirito dei nostri ranghi.
Federico Tamburini
Il prossimo appuntamento con Distorsioni sarà lunedì 14 Maggio
Date un’occhiata a questo video.
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@Federico
Quando dico che il sistema lontano dagli equilibri crea occasioni di nuovi futuri a cosa alludo, ad esempio nel caso della Grecia?
Prendiamo un futuro molto estremo ovvero il nuovo governo greco non pratica altri tagli e rinuncia agli aiuti dalla UE.
In questo caso siamo sicuri che non sia la UE a proporre nuove soluzioni?
Chi detiene il debito greco?
A me risulta, soprattutto, le banche tedesche.
Quindi non è improbabile che le banche tedesche guardino un pò più lontano.
E se poi nelle borse UE si arriva al grande minimo, dopo si ricomincerà a crescere magari con nuovi modelli.
Cioè prima si arriva in fondo e meglio è.
“Il problema, però, è che per la Grecia il tempo stringe. Entro giugno, infatti, secondo il programma di austerità imposto dalla comunità internazionale, il parlamento greco dovrà approvare altri 11 miliardi di euro di tagli alla spesa tra 2013 e 2014 in cambio degli aiuti internazionali già accordati. Come ha scritto Reuters, alla fine di giugno la Grecia potrebbe ritrovarsi anche senza fondi qualora non ci fosse un governo a negoziare con la cosiddetta troika (Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale) i nuovi tagli e le nuove tranche di aiuti. Ieri sera la Borsa di Atene ha chiuso in ribasso del 6,67 per cento.”
Se le decisioni sono quelle che stanno prendendo gli ultimi governi, dal nostro a quelli sparsi per l’Europa…
Be, se la frantumazione porta a non governare o a coalizioni molto deboli e raffazzonate potrebbe rappresentare un problema. Il fatto è che i cambiamenti o gli scossoni politici (vedi anche le elezioni amministrative di ieri) dovevano avvenire qualche anno fa… si è aspettato troppo. Ora la vedo dura. Il peggio sarebbe avere un governo che non può prendere decisioni in un momento come questo.
In base a cosa la frantumazione porta sventura?
Forse in linea di principio…
Abbiamo visto un governo a larga maggioranza come quello di Berlusconi dove ci abbia portato!
La frammentazione è più difficilmene controllabile dalle lobby, dai poteri forti, compresi quelli della BCE. E garantisce maggiore rappresentanza. Però per governare richiede ovviamente una prova di maturità, che ancora pare non esserci in giro per il mondo.
Adesso comunque pare che in Grecia incaricheranno proprio il rappresentante della sinistra radicale, vediamo se riuscirà a combinare qualcosa (ma sarà molto dura!).
@Federico
Ottimo riscontro …sulla storia dei canti nazisti non sapevo quasi nulla.
Quanto all’apparente caos creato dalle elezioni sono ottimista.
In natura, Ilya Prigogine ha detto, che i sistemi dissipativi lontani dall’equilibrio predispongono le basi per nuovi futuri… e per questo ha vinto un nobel.
Diceva … quando siamo in equilibrio ogni molecola vede solo le molecole vicine,quando invece siamo lontani dall’equilibrio ogni molecola vede anche le molecole più lontane !
In parole povere sembra veramente una possibile nuova alba per l’Europa.
Giusto! Anche se a dirla tutta il vero vincitore delle elezioni greche è l’incertezza, nel senso che i voti sono stati così convulsi che non riusciranno a formare un governo. Dopo la conferma del ‘no’ a un esecutivo di unità nazionale da parte del leader di Sinistra Democratica, il premier ‘incaricato’ Samaras ha ufficializzato la sua rinuncia al mandato di premier: “Impossibile formare un governo”. Più ci si frantuma e peggio sarà, credo valga anche per l’Italia.
Interessante questo riscontro.
Ma ci terrei a segnalare che il vero vincitore di queste elezioni greche è il partito di sinistra radicale, Syriza, arrivato secondo(16,3%), davanti ai socialisti del Pasok(13,6%), e poco dietro al centrodestra di Nea Demokratia (19,2%). Analisti politici definiscono Syriza più che un partito di estrema sinistra, o comunista, una formazione simile alla nostra Sinistra, Ecologia e Libertà (SEL) di Vendola. Che oggi viene a sua volta legittimata conquistando Genova, con Doria, dopo già i trionfi di Pisapia a Milano, della Sardegna etc…
Un messaggio forte e chiaro è arrivato comunque alla Merkel: la politica di austerity non la vuole nessuno, e sarà la morte dell’Europa…