Diaries 159

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Un bambino corre su una collinetta, arriva sulla cima, alza le braccia al cielo e grida: "Mamma guardami!"

Diaries 158

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Questa non è una foto scattata nella mia città. O forse si?

Diaries 157

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Passi lungo il corridoio. Porte aperte, semichiuse. Odore di ipoclorito di sodio, disinfettante, di aghi nelle vene. Bip ripetitivo. Vita e morte. Non distingui l'una, cominci a capire l'altra. Due vecchie come bambine dormono. Nella stanza...

Diaries 156

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Dove ce ne andiamo, dunque, così fragili?

Diaries 154

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Lì ci lavora qualcuno. Il suo nome è nessuno.

Diaries 153

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Macchina fotografica sulle ginocchia, mani sul volante. In volo basso escono d'improvviso dalla nebbia. Senza guardare, l'otturatore scatta. L'istante più bello di un' intera giornata.

Diaries 152

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Ed io che continuo a stupirmi!

Diaries 150

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E' un auspicio, più che una foto.

Diaries 147

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Mentre il mio presidente della provincia promette felicità con turismo e lavoro, io mi risveglio. Trovo nebbia e strade incerte. Che sia uno dei momenti più difficili della mia vita? E poi crisi, sfiducia,...

Diaries 145

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Qui si può solo immaginare.. e per chi è debole di cuore, come me, commuoversi.

Diaries 144

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Tempo che passa. Sembrava ieri il diario 67.

Diaries 143

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Nessuna città dovrebbe essere tanto grande che un uomo una mattina non possa uscirne camminando. Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944
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