E’ vero che sono vecchio, ma non sono contrario alla tecnologia e alla modernità, anzi quando la tecnologia fa dei veri passi avanti (visto che a volte ci spacciano bufale per passi avanti) c’è solo da rallegrarsi.
Prendiamo la televisione, non sono contrario alla televisione in sè, anzi, come mezzo di comunicazione lo trovo di straordinaria potenzialità… è che – soprattutto qui in Italia – lo hanno riempito di stupidaggini. Un vero strumento di istupidimento della gente, con tutta quella pubblicità e tutti quei realiti.

Un altro punto a vantaggio della televisione è che, una volta posizionata in camera da letto, vi permette di addormentavi senza problemi e senza uso di tranquillanti, una tecnologia straordinaria.

Tornando ai toni seri mi ricordo quando negli anni ‘60 mandavano in prima serata l’Odissea a puntate con una anticipazione di alcuni versi letti dal vecchio (senti chi parla) Ungaretti, grandissimo poeta Ungaretti, una faccia come un ulivo bicentenario che ti faceva immaginare l’Egeo in burrasca solo con uno sguardo.
Oggi… ve l’immaginate la Rai che al posto del programma dei pacchi facesse leggere una poesia ad Alda Merini?

Un segnale positivo dall’oggi però arriva, Sarkozy in Francia ha eliminato la pubblicità dalla Tv di Stato. Fosse la volta che importiamo una moda del genere…

A proposito di televisione vi segnalo due libretti imperdibili che vi faranno capire un sacco di cose, uno è del vecchio (ci risiamo) premio Nobel Karl Popper, “Cattiva maestra televisione”, l’altra, dell’ottimo sociologo Pierre Bordieu “Sulla televisione”.

Ve li manda Pereira. Fidatevi.

3 Commenti

  1. La televisione italiana è morta quando la banda Craxi ha varato la legge Mammì, legalizzando una situazione di fatto illegale e regalando a Mediaset la seconda poltrona di un duopolio condiviso con RAI, lontanissimo da ogni idea di libero mercato e dunque di libera concorrenza e miglioramento dell’offerta. Ma c’è di più e di peggio: con gli ingenti mezzi che Rai e Mediaset si procurano nella suddetta truffaldina maniera, tengono sotto scacco e asservito alnche il mondo del cinema attraverso la distribuzione nelle sale dei film che producono, dove anche qui il duopolio Rai-Medusa la fa da padrone e strozza tantissime produzioni indipendenti (e invisibili). Cornuti e mazziati.
    L’iniziativa di Sarkozy qui da noi non attecchirà MAI: ancora qualche giorno fa, in un programma di Radio 1 (o forse 3, non ricordo), illustri “pensatori” e potenti manutengoli della tv dichiaravano che “non è vero che la gente non ama la pubblicità….. La pubblicità è bella…. certi spot di oggi sono vere e proprie piccole opere d’arte….”. Mi chiedo (e chiederei a costoro) perchè allora non rispristinare Carosello, e dare a quelle “opere d’arte” uno spazio tutto loro che non invada lo spazio di film, telegiornali, documentari, ecc…Vorrei vedere in quanti si fermerebbero a guardare l’opera d’arte che reclamizza il dentifricio o il panettoneBauli, vorrei proprio vedere….
    Mazziati e cornuti. Resistiamo.

  2. Per fortuna che il cinema ancora resiste!
    Doveva venire ucciso dalla televisione, ma invece ancora, seppur indebolito rispetto ad una volta, ancora ci riesce a donare perle come quelle descritte anche su questo blog!

  3. Grande verità questa della televisione…soprattutto come mezzo soporifero per la sera. Su di me ha questo effetto, penso di nn essere l’unica però! Adesso al posto di Ungaretti c’è Benigni che racconta Dante…un discreto successo mi sembra che l’abbia ottenuto, ma il fatto è che la società è cambiata e non possiamo più essere ai livelli dell’Ungaretti che racconta l’Odissea (un’utopia oramai non più realizzabile).

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