Il passeggio che conduce al molo
Il posto più bello della mia città. Il passeggio che conduce al molo. Il vento fresco viene dal mare, il sole tramonta. Cosa chiedere di più?
Qualche giorno fa, proprio qui, ho incontrato un mio ex compagno di scuola. Un ragazzone, lo chiamavamo “il tosco” , tanti muscoli e dolcezza. Se ne stava al circolo canottieri, a torso nudo, arso dal sole. Appoggiato al muretto del circolo, braccia conserte.

Mi guarda e sospira, e lo sguardo va al cantiere che ha difronte agli occhi. Il cantiere del porto che da un anno sta divorando tutto. Si mangia il tempo, riesce a fermarlo, a congelarlo; tutto è immobile. E così anche “il tosco”, è divorato dentro.

Il suo porto, il suo molo, divorati da un’estrema tristezza. In questa Italia decadente, indecente, la mia città fa il suo gioco, specchio folgorante di un sistema marcio e paludoso come le sabbie sul fondo di questo mare.

La ditta appaltatrice, notizia di questi giorni, se ne va, senza neanche avere cominciato i lavori. Anche “il tosco” se ne va, rema lontano, spalle al cantiere, negli occhi l’orizzonte.

14 Commenti

  1. @AZucchi ma anche @ Mirko Fabbri

    Ho l’impressione che scambi di idee tra voi di questo tipo ce ne saranno parecchi !
    La stampa locale stamattina ha sparato una foto del molo nuovo costruito 4 mesi fa (sic) che si è aperto come burro per lesione da cedimento fondale.
    Se fossi in loro rivedrei le stime di calcolo sulla portanza dei fondali !
    Questo fatto, assieme all’abbandono del cantiere dell’impresa, sancisce che il progetto faraonico nuovo porto di Pesaro è già al capolinea !
    Chi ha voluto costruire un’opera come questa che non ha un minimo aiuto dalla natura ?
    Dove sono i fondali rocciosi?
    Dove i bracci di rada naturali da prolungare?
    E’ una cosa vergognosa!

  2. “la bonifica ambientale di quella bomba velenosa che è il Benelli 2 voluta dagli stessi politici insieme all’ex sindaco di Pesaro… la pagheranno Comune e Regione, cioè noi, mica i palazzinari o i politici che appoggiarono la lottizzazione…”

    Non ho difficoltà a ribadire queste parole, tuttora rispondenti alla mia opinione: sono convinto che ALLA FINE di tutto questo teatrino, non saranno i palazzinari e i politici responsabili delle decisioni urbanistiche a pagare il prezzo di questi atti. Non il prezzo del risarcimento e dei danni economici, non quello per i danni alla salute dei cittadini. Non toccherà a Giovanelli e agli altri responsabili politici abitare in via Morosini per il resto dei loro giorni con la loro famiglia, toccheràa dei cittadini, a quelle famiglie. Non toccherà neppure ai palazzinari i palazzinari. Tutti loro, ALLA FINE, si terranno, chi la sua montagnetta di soldi, chi il suo posto in parlamento con annessi stipendio e pensione galattica.
    Complimenti per l’uso del latino, forse un po’ fighetto?
    Eh, mala tempora currunt…

  3. beh, per quanto ancora arzigogolato e confuso mi sembra molto diverso da questo ipse dixit:
    “la bonifica ambientale di quella bomba velenosa che è il Benelli 2 voluta dagli stessi politici insieme all’ex sindaco di Pesaro… la pagheranno Comune e Regione, cioè noi, mica i palazzinari o i politici che appoggiarono la lottizzazione…”
    andrea marzi – 12 maggio 2010, radio pereira

  4. Non è proprio così, ma in effetti mi costringi a cogliere l’occasione per correggermi, perchè ero stato un pò impreciso. La penale alla ditta che ha vinto l’appalto per il porto, Idresia di Isernia, la deve pagare, se non sbaglio, non il Comune, ma il Provveditorato alle Opere pubbliche. Per il centro Benelli, invece, non c’è nulla di chiaro ancora, perchè a me risulta che il Comune stia cercando di convincere le ditte costruttrici a pagare la bonifica, ma ancora non è certa nè l’entità del danno ambientale, nè tantomeno la cifra, nè quindi se accetteranno di pagare e se tutto o solo qualcosa, ma pare improbabile che paghino tutto. Ed è scandaloso che ancora non si sappia la profondità ed estensione della zona inquinata…

  5. “(…) con penale da pagare per il comune, cioè da noi pesaresi…”.
    anche per il centro benelli 2 e relativo inquinamento di falda, in questo blog si disse la stessa cosa: “pagheremo noi pesaresi!”.
    una settimana fa ho letto su un giornale locale sicuramente non benevolo verso l’amministrazione che i costi per la bonifica del centro benelli 2 saranno a carico dei privati che costruiscono.
    beh?

  6. Il porto forse risorgerà, dalle sue ceneri (attualmente l’appalto è bloccato per un contenzioso milionario dovuto all’approssimazione iniziale, e probabilmente salterà, con penale da pagare per il comune, cioè da noi pesaresi…)! Il punto è perchè si faccia sempre arrivare le cose a marcire. La politica cittadina dovrebbe dirigere gli eventi della città, ed invece il massimo che fa è gestire l’emergenza, spesso nata da colpe proprie. Basta per favore con questo tacciare di pessimismo chi denuncia le cose che vede. Senza le denunce e le pressioni di chi vede, sarebbero stati elargiti 50mila euro all’anno ad una scuola privata (quando in quelle pubbliche manca anche la carta igienica!), o sarebbe stata fatta una strada abusiva nel parco del San Bartolo etc…e potrei continuare molto. L’ottimismo serve solo se aiuta a vedere un futuro, ma quel futuro va costruito, in questa città purtroppo lottando contro un’amministrazione sempre ai piedi della classe dominante, i costruttori…

  7. Sono convinto che il Porto di Pesaro risorgerà …..niente andrà perso. Bisogna avere fiducia non solo paura ,il futuro non è cosi brutto e Pesaro non è cosi decadente ……basti guardare la
    Palla di Pomodoro, la pista ciclabile, parco Miralfiore, la musica che si può ascoltare nel vivaio di s.Maria
    Pesaro è viva basta cercare e non vivere troppo alla moda e non essere troppo pessimisti.

  8. Penso che questi commenti debbano andare incanalati in uno sforzo politico per portarlo, questo Nuovo. Per portare in Comune gente che non fa affari, ma che conosce e ama Pesaro.
    Parlo spesso delle bellezze vere della nostra città coi forestieri, anche con gli stranieri, e mi trovo a vergognarmi perchè i veri pregi di Pesaro non sono fruibili, o sono persi dietro a qualche porta…
    I mosaici del Duomo, il palazzo ducale, rocca costanza, l’imperiale, i musei oliveriani e tanto materiale nei depositi dei musei civici, qualche domus, i veri sentieri del parco, e per chiudere adesso e per tanti anni a venire il Porto.
    Facciamolo questo sforzo, mandiamoli via!

  9. Che tristezza ragazzo mio!!!
    Anche per me quello è il posto più bello della mia città. e ti assicuro che se vivi per tutto l’anno fuori in una città non bagnata dal mare quel posto diventa ancora + affascinate!!!!!..voglio essere positiva, ma diciamo che qualcuno insieme al vecchio porto si sia portato via anche alcuni pensieri a volte tristi fatti davanti all’immensità del tramonto!!!!! spazio al nuovo!!! e che qualcuno ce la mandi buona!!!… e soprattutto speriamo a presto!!!!
    see you sooon!!!

  10. CARO NORWAY, SEI STATO COSI SINCERO E DOLCE NELLO SPIEGARE COSA SI PROVA AL PORTO.. IO NON POSSO NEANCHE PIU ANDARCI PERCHE OLTRE ALLE BRACCIA CONSERTE COME AL TOSCO “CHE COME DICI TU è PIENO DI MUSCOLI” A ME SI MUOVE ANCHE ALTRO OLTRE CHE ALLO STOMACO.. ALLORA è MEGLIO CHE NON VADO PIU’…

  11. @ AZucchi

    Ci sono aspetti poco chiari nelle procedura di appalto che andrebbero chiariti con una interrogazione in C.C.(ovviamente quando dico queste cose mi viene sempre in mente Ballerini… chissà perchè).
    Dai giornali si è appreso che la ditta ha depositato gli atti in Tribunale e vuole la rescissione del contratto con l’aggiunta di 5 (sic) milioni di euros di danni !
    Il motivo è che non le dicono chiaramente dove mettere le sabbie che devono essere scavate dal fondo marino per creare l’ancoraggio ai tetrapodi.
    Praticamente, se i moli sono larghi 30 metri, si deve creare uno scasso nel fondale largo 30 mt , profondo diciamo 2 mt ed esteso quanto i moli (circa 250 mt).
    Il volume della sabbia da estrarre è perciò circa 250*30*2 = 15000 mc (sic!)…migliaia di tonnellate !
    Ora, si dice che sia successo questo fatto:
    nel progetto si era previsto che tale sabbia sarebbe stata raccolta a cura di altri soggetti (comuni limitrofi verso la Romagna) per ripascere le loro spiagge e quindi nel capitolato ci deve essere scritto a chiare lettere che tale onere (trasporto altrove) non spetta alla ditta.
    Ma poi è successo il fattaccio…che a mio parere doveva essere noto a priori !
    Ovvero ci si è accorti che tali sabbie non sono trasportabili altrove in quanto non pulite secondo i canoni di legge.
    Ciò è dovuto al fatto che il Foglia porta da lustri, proprio davanti al porto ,nei luoghi dei futuri moli, sabbie e schifezze di ogni genere.
    Quindi queste sabbie non le vuole nessuno.
    E’ evidente un errore progettuale.
    Ma come!?
    Hanno portato a Roma fior di esperti per sbloccare l’iter approvativo del progetto e non sapevano che le sabbie davanti al porto fanno schifo?
    E non si sono cautelati prevedendo una bonifica preventiva delle stesse, ovviamente con maggiori costi?
    Fatto sta che i lavori sono fermi e il danno cresce.
    Il Comune ha dichiarato che la situazione sarà sbloccata e che l’impresa sarà recuperata.

    Ma quanto costerà il tutto?

    E che ruolo ha il Comune nell’appalto ?

    Per me il Comune doveva chiedere anche lui il danno a chi ha fatto il progetto !
    Emergono strane collusioni e comunque hanno fatto , come minimo, una figuraccia !
    Il degrado impera!

  12. Il porto di Pesaro è l’emblema del degrado, non solo politico, ma anche fisico-strutturale, della nostra povera città. Il luogo più romantico, simbolo, di Pesaro, è annientato e sommerso sotto al cemento.
    Infamia su chi ci ha rubato il tramonto…

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui