24-12-2010 Reykjavik
Lunga è la notte.
Ore 10.00, aspetto l’alba.
Arriverà alle 11.23, minuto più minuto meno.
Lunga è la notte.
Cammino. Passo dopo passo, lungo la strada che costeggia la baia. Oceano Atlantico del nord.
Neve, vento contrario… tutto sembra favorevole.
Viaggio per tornare a guardare. Occhi nuovi.
Reykjavik è ciò che non ti aspetti. La città più settentrionale del mondo, isolata da tutto e tutti; 118.000 abitanti, d’estate inondata da 22 ore di sole, d’inverno battuta da tempeste e da una notte che non vuol finire. Passato vichingo, futuro incerto. Reykjavik, montagne innevate, oceano Atlantico del nord. Viva, ricca, colta, eccentrica, disincantata. Reykjavik è ciò che non ti aspetti.
E queste fotografie allora? Tristi scenari di avamposti socialisti. E’ la città che fa il viaggiatore o il viaggiatore la città?
“Non ho inventato, né aggiustato nulla. Ormai non si tratta più di “creare”. L’essenziale è ciò che si è osservato.”
Joseph Roth_dalla premessa di “Fuga senza fine” 1927