Tremonti e la spiaggiaHa detto proprio così, non c’è equivoco, l’ho sentito con le mie orecchie: “Delle spiagge non mi frega niente”.

Avessi letto la frase sul giornale con la solita modalità spesso distratta, avrei pensato ad uno scampolo di intercettazione telefonica di un assessore di certi paesi campani in mano alla camorra, in perfetto stile “Gomorra”. Invece è il ministro dell’economia Tremonti che parla.

Il caso ha voluto che la notizia sia uscita proprio nel giorno in cui si è certificato che la crescita della Germania è stata nell’ultimo anno cinque (5) volte quella dell’Italia.

Come si realizza un fenomeno, uno scarto del genere?
La mia impressione – scusandomi per la semplificazione – è che in Germania ci sia una cultura diffusa molto più attenta al come si fanno le cose.

C’è più attenzione, più cura.
Da noi questa attenzione, amore per le cose è infinitamente meno comune e il ministro può dire una cosa del genere senza essere dimesso a furor di popolo perché è un campione rappresentativo di una enorme massa di uomini e donne tecnicamente ignoranti e autolesionisti.

Ignorano, il ministro e i suoi adepti, che le spiagge sono – sarebbero – per l’Italia la più grande “fabbrica” del paese. Il più grande bacino di lavoro e reddito. Se si applicasse al paese un “piano spiagge” che le proteggesse e valorizzasse in termini paesaggistici e di sfruttamento turistico questo aumenterebbe il pregio della “risorsa spiagge”. Applicare dei criteri che impediscano cementificazioni selvagge e garantiscano criteri di decoro garantirebbe una qualità più omogenea dell’offerta turistica da Jesolo a Ventimiglia passando per Mondello.

Questo disinteresse e ignoranza, non vuol dire che non verranno turisti in Italia ma che ne verranno di meno, avranno servizi più bassi, e che il nostro territorio offrirà meno bellezza, meno appeal nel corso degli anni futuri. Per tanto tempo.
Vuol dire che regalare per vent’anni le spiagge in un clima di far west, invece che incentivare la crescita, questa sarà mortificata, spiegando così perché chi cura il come cresce del 5% e non di un 1%, cifra minima, dovuta non a meriti ma al semplice fatto che da noi c’è il sole.
E purtroppo anche i Tremonti.

Pereira

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