Venere privataSono appassionata di gialli, un libro su tre che leggo appartiene a questo genere, e per questo sono sempre alla ricerca di nuovi autori o in attesa che quelli a me già noti pubblichino nuovi titoli. Un pò di tempo fa ho scoperto Scerbanenco, uno scrittore che tanto ha prodotto e che nel panorama italiano ha lasciato una traccia marcata, non solo nel noir, ma anche nel rosa. Lo conobbi da adolescente leggendo La sabbia non ricorda e la lettura fu costante e impaziente, impossibile da trascurare. Da adulta ho trovato invece i suoi libri gialli, la collezione di Duca Lamberti, medico (non poliziotto) nella Milano degli anni 60. E così per prima cosa ho conosciuto questa metropoli e il suo circondario fosco. Un pò come quando Novecento (il personaggio di Baricco) spiega al suo amico trombettista che si può conoscere il mondo pur non avendolo mai visto fisicamente con i propri occhi. Scerbanenco opera proprio questo con la sua scrittura: ti fa vedere posti e persone, pur rimanendo fermi nel proprio luogo. E la sua capacità di scrivere storie noir è abile e ricca di pathos. I colpi di scena son tutti psicologici, i personaggi sono semplicemente umani e delicati, come creature di cui il lettore possa prendersi cura.

La saga di Duca Lamberti è una quadrilogia di cui Venere Privata è il primo. Ottimamente riuscito, si apre la strada per i successivi con curiosità naturale. Se amate il giallo, quest’autore, per metà italiano, non può mancare nel vostro repertorio. Anche perchè poi è delizioso seguire le vicende dei suoi personaggi, disegnati in modo policromatico, che vengono a farvi visita nell’immaginazione e si prendono un posto accanto a voi.

È una mia passione il giallo è vero, ma perchè ritengo che in questo genere la caratterizzazione dei personaggi raggiunga espressione tale che una volta concluso il libro può forse succedere di non ricordare bene la storia, ma di certo ricorderò chi era il protagonista e qual era il suo carattere, il suo modo di esprimersi, i tratti del suo viso, i suoi motivi di contrarietà e il suo modo di relazionarsi. In questo Scerbanenco non è secondo a nessuno.

Scerbanenco
Venere privata
Garzanti Editore, 1966

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