Gli errori non stanno nelle parole, ma nelle cose.
Ecco il piccolo cuore che batte lungo tutte le storie di questo libro molto bello, percorso dalle illustrazioni e dai segni inconfondibili di Bruno Munari, tra errori di ortografia che portano un’acua che non è più potabile, e un Giocondo Corcontento che si arrabia sempre con una b sola, così nessuno si offende, nessuno se la prende.
La grazia di fare errori che diventano storie, è la grazia con cui Rodari ha insegnato a partire dalla vita e alla vita tornare con molta energia, forza, voglia di imparare, necessità di capire e molta ironia, con cui la penna rossa è così rossa solo perché una raffica di vento le ha alzato la gonna un momento.
Se questo ben nutrito libro di errori entrasse qualche volta a scuola, credo non farebbe nessun male, anzi – bisogna correggere i dettati, ma bisogna soprattutto correggere il mondo.
Un oratore
Una piccola folla si radunava nella piccola piazza.
-Che cosa vendono? – domandò il professor Grammaticus.
-Niente, – gli rispose un tipaccio. – C’è un comissio!
-Comissio? Con due esse? Ma allora sarà un discorso tutto sbagliato … chi deve parlare?
-Il tale.
-Ah, mi pareva! Un fascista! Allora tutto è chiaro.
E il professor Grammaticus si allontanò, scuotendo la polvere dai suoi pantaloni.
Gianni Rodari
Einaudi Ragazzi, Torino
Pagg. 198 / € 11,50