Sindaco M5S a ParmaSolo un politico poteva chiudere gli occhi di fronte alla botta che stava per arrivare a Parma, quindi non me la sento di dire che l’avevo previsto, era troppo facile. Tuttavia avevo doverosamente titolato con il punto interrogativo.
Ora comincia una fase davvero nuova per tutto il paese, con un eletto del M5S che dopo avere metaforicamente schiaffeggiato il Pd e la sinistra (la destra era già stata azzerata al primo turno) si appresta a fare il sindaco. Incredibile fino a pochi mesi fa. Potere della crisi della politica o meglio dell’antipolitica dei partiti.
Il cavallo di battaglia del neo sindaco Pizzarotti – bella faccia, buona capacità a parlare ai microfoni – era scontato: “lotta all’inceneritore” (nei sogni, guarda caso, del Pd).
Chi è così insano da andare a votare per uno che ti vuole fare l’inceneritore perché così le solite cricche ci mangiano sopra e poi l’aria la respiri tu? E alla luce di questo: chi ha fatto antipolitica a Parma con l’ultima giunta di destra che ha portato il deficit del Comune a 600 milioni?

Vi lascio con una interessante lettera di Andrea Zucchi che mi pare perfetto pendant ai dubbi che Pizzarotti (comunque in bocca al lupo) dovrà fugare nei prossimi anni.
Ecco perché penso sia presto per togliere i punti interrogativi.
Intanto… in bocca al lupo.

Pereira

Caro Pereira,
penso che questo post fra i suoi sia il più illuminato di sempre.
Sono totalmente d’accordo ma anche preoccupato. Di cosa? Di quello che sta succedendo.
Abbiamo già un’esperienza viva di cosa sia venuto dopo la caduta della prima repubblica, spazzata via da Tangentopoli e dal pool di mani pulite di Di Pietro: Berlusconi.
A cosa è servito spazzare via Dc-Psi-Pci ? Solo a piazzarci Berlusconi per un ventennio. C’è qualcuno che pensa che siano stati spazzati via i vecchi sistemi loschi e affaristici? Guardate un pò i tesorieri di oggi, e Finmeccanica, ed ho pure ragione di pensare che esiste ancora qualcosa come Gladio.

Grillo rappresenta un problema enorme, ed ammetto di avere proprio paura di quanto sta accadendo. E si badi, combatto PD+e-L e le loro trame, anche nella mia città, da prima che nascessero le 5 Stelle.
Il problema è proprio questo. Le cose che dice Grillo le dice chiunque abbia fatto politica, seria in una certa area, da sempre. La maggior parte delle sue affermazioni sono semplicemente ambientaliste. Tutti gli ambientalisti, dai Verdi ai Rossi, sono per le ciclabili, o contro gli inceneritori, o contro il nucleare etc… da sempre.
Chiunque abbia una coscienza civica e faccia politica, senza essere invischiato in affari poco puliti, pretende ad esempio la trasparenza. Anzi, forse Grillo avrà detto anche questo, ma ritengo da sempre che la rivoluzione più grande d’Italia verrebbe dall’obbligare tutti, pubblico e privati, a pubblicare online bilanci trasparenti e dettagliati. Sarebbe la fine degli sprechi e della corruzione. Game over. In un attimo avremmo estirpato il tumore che affligge questo paese.
Ed invece Grillo batte sulle spese elettorali, la cui eliminazione avrebbe l’effetto di provocare quanto detto sopra tanto bene da Pereira. Chi mai, senza avere una lobby dietro, o la Casaleggio&C. di Grillo, potrà mai più fare politica? Chi avrà i soldi per fare vere liste civiche indipendenti? I rimborsi elettorali basterebbe darli equivalenti semplicemente alle spese sostenute per una campagna elettorale, fine. Con gli scontrini da mostrare! Grillo sta scavando un vuoto incolmabile, che non sono in grado di riempire i suoi discepoli, tutta gente per bene, onesta, ma spesso dalla preparazione incompleta ed approssimativa, come dice Pereira.
Ma ovviamente non ho niente contro i grillini, avendone anche fatto parte ai tempi del primo V-Day. E’ Grillo stesso che mi preoccupa. Servirà solo ad abbattere il marciume? Magari! O ha intenzione di aprire un vuoto, che sarà in grado di riempire solo chi ha mezzi potenti come lui?
La questione dirimente che sta distruggendo l’Italia, oltre alla trasparenza, è quella economica, ovvero la cessione di sovranità all’Europa dei banchieri. Ed anche qui mi pare che Grillo attacchi troppo poco, e troppo in ritardo. Poche volte compare il fiscal compact nei suoi discorsi, e solo da quando Lega, IDV e pochi altri ne hanno identificato il problema.

Chiudo suggerendo un approfondimento sul rapporto fra Grillo e Paolo Barnard, grande giornalista, che ha dedicato la vita a questo tema, rimettendoci la carriera. Dateci un’occhiata, potreste trovarci più di un motivo di sorpresa e interesse.

Andrea Zucchi

17 Commenti

  1. Addirittura ti spaventa Milena? A me spaventano altre cose.
    Io sono critico, ma comunque speranzoso che M5S faccia qualcosa di buono. Ma non penso siano dei messia.
    Quello che dicono, dalla trasparenza all’ambientalismo, non l’hanno certo inventato loro. Tanti movimenti sostengono quelle tesi, tante liste civiche, anche qualcuno all’interno dei partiti è a favore della trasparenza, contro gli inceneritori etc…
    Se vuoi a me spaventa prendersi questa titolarità su temi che sono e sono sempre stati di tanti. Grillo non ha inventato niente, solo usato il suo megafono mediatico.
    Mi spaventano certe esternazioni di Grillo a carattere xenofobo. Mi spaventa l’assenza di temi fondamentali come la sanità dai programmi (se ci sono e non li ho visti, faccio ammenda!).
    Infine:
    “Senza M5S, la disperazione, la rabbia, la voglia di cambiare della gente sarebbe stata convogliata in rivolte, violenza e scontri tra polizia e manifestanti.”
    Diversi sociologi con le palle chiamano questa cosa teoria della valvola di sfogo. Asserendo che certi personaggi, come Grillo e Travaglio, sarebbero parte del sistema proprio per incanalare queste forze fuori da possibili moti rivoluzionari veri. Se invece la vera rivoluzione la faranno i5stelle…magari!

  2. Sinceramente a me spaventa vedere quante persone non hanno ancora capito nulla del movimento 5 stelle. Chiunque lo avesse capito lo voterebbe all’istante senza alcun dubbio o timore, perchè l’M5S non è un pericolo, è un miracolo.

    1) C’è chi teme Grillo sia il neo-Mussolini: assurdità poichè Grillo non è candidabile nemmeno a consigliere comunale a causa delle stesse leggi del movimento, perciò non andrà mai al governo e non ha il controllo sul M5S, fidatevi, sembra l’abbia, ma se solo facesse qualcosa contro il volere del M5S verrebbe semplicemente messo da parte. I suoi non sono mai diktat, sono consigli, perchè poi gli eletti M5S agiscono per propria coscienza. Grillo resterà a fare il comico, è il suo lavoro, ha solo dato vita alla rivoluzione che stavamo aspettando da anni nel modo più pacifico possibile. Senza M5S, la disperazione, la rabbia, la voglia di cambiare della gente sarebbe stata convogliata in rivolte, violenza e scontri tra polizia e manifestanti. Una sorta di Grecia insomma, dove da loro l’unica alternativa che s’è presentata è stata Alba Dorata, partito nazista e xenofobo. Un giorno, anche chi non ha creduto nel M5S, dovrà ringraziare Grillo per aver dato alla gente il mezzo più pacifico del mondo per avviare la Primavera Italiana. Sta convogliando in modo positivo energie che sarebbero sennò state usate in modo negativo. Grazie al M5S gli italiani stanno riguadagnando fiducia, c’è gente che si ritiene di nuovo fiera di essere italiana, italiani all’estero che si dichiarano pronti a tornare se l’M5S salisse al governo. All’estero la stampa parla del M5S dicendo la verità, per questo gli italiani all’estero voteranno M5S all’istante perchè hanno capito il miracolo, mentre in Italia la stampa non racconta mai nulla sul vero M5S, si limita ad infangarlo, inventarsi balle e non sapete quante! E cercare di fermarne l’ascesa ad ogni costo. Questo perchè i nostri giornali prendono ogni anno milioni e milioni di euro di finanziamenti pubblici (lo sapevate?) e l’M5S nel suo programma ha “togliere il finanziamento pubblico ai giornale per far si che siano di nuovo spinti a fare vera informazione” e questo loro non possono accettarlo.

    2) Mi ha stupito leggere questo punto della lettera—>”ma ritengo da sempre che la rivoluzione più grande d’Italia verrebbe dall’obbligare tutti, pubblico e privati, a pubblicare online bilanci trasparenti e dettagliati. Sarebbe la fine degli sprechi e della corruzione” Ma se questo è uno dei punti fondamentali del M5S?? Immagino che chi ha scritto l’articolo non abbia mai seguito l’M5S, altrimenti lo saprebbe! La trasparenza vera e assoluta è uno dei punti chiave del movimento. Infatti da anni filmano i consigli regionali e comunali (quando gli altri consiglieri di altri partiti glielo permettono) e poi lo mettono su web. Su YT vedrete il primo consiglio comunale di Sarego, presto vedrete quello di Parma, tutto è documentato. I consiglieri regionali M5S pubblicano su internet i loro stipendi, i loro estratti conto, quanto spendono fino all’ultimo centesimo. A proposito, se volete parlare con Pizzarotti, con facebook e twitter ci riuscite, e vi risponde proprio lui non il suo ipotetico staff, lo stesso vale per i consiglieri regionali M5S.

    3) Basta dire che l’M5S dice solo no senza avere proposte, se le proposte non le state ad ascoltare è ovvio che non le sentite dire. L’M5S non dice MAI no a qualcosa senza avere pronta la soluzione alternativa.

    4) Se mi è concesso posterò qua alcuni link che immagino avrete voglia di leggere per cercare di comprendere di più lo spitito del M5S e il loro modo di agire, che sembra risultare talmente nuovo e diverso da risultare tuttora incomprensibile alla maggioranza della popolazione, non solo in Italia, l’America ha già inviato ambasciatori dal M5S per cercare di comprenderlo e non ci sono riusciti da quanto non è inquadrabile da nessuna parte, è proprio solo e soltanto nuovo.

    LINK
    Qui ci sono gli attacchi di PD e PDL (che dicono solo NO come sono abituati a fare senza capire) e le risposte cristalline del M5S, se siete in grado di comprenderne lo spirito, il mio compito qui è finito.
    http://www.piacenzasera.it/politica-cittadina/dimissioni-in-bianco-botta-e-risposta-foti-pdl-e-movimento-5-stelle.jspurl?IdC=1093&IdS=1093&tipo_padre=0&tipo_cliccato=0&id_prodotto=23239&css=homepage.css&com=c

    http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=112264

    http://www.ilpiacenza.it/cronaca/interrogazione-iren-movimento-5-stelle.html

    http://www.parmanews24.com/pblock/paci-risponde-a-iotti-la-discussione-sullinceneritore-sara-pubblica-e-trasparente/

    per ora questi, se ne volete altri più interessanti ed ampi sono qua

  3. “Se in Italia esiste Radio Pereira vuol dire che tanto male non siamo messi!”

    Che dire, grazie a nome di tutta la redazione, ci commuovi!
    Mi soffermo solo su un altro passo: “spendono soldi in ricerca”. Sono fermamente convinto che questo paese si salvi destinando soldi alla ricerca e…passando per la coscienza civile degli italiani, che interiorizzino il bello e l’utilità delle regole (troppi pensano ad esempio che l’evasione fiscale sia legittima difesa…) e sopratutto che i beni comuni sono di tutti e vanno difesi. Per il problema dei rifiuti ad esempio la soluzione primaria sarebbe la riduzione a monte, sia della materia prodotta, che di quella acquistata…ovvero la riduzione dei consumi inutili…ma questo cozzerebbe con l’idea che ancora si ha di PIL…

  4. Che dire! Sono lusingata dalle attenzioni che mi avete rivolto e dalle informazioni che avete voluto condividere con me, tutti quanti: il dibattito è democrazia e crescita.
    Se in Italia esiste Radio Pereira vuol dire che tanto male non siamo messi!
    E spero che qualcuno che ha seguito il susseguirsi di commenti si sia soffermato a riflettere e sulle confortanti parole di Andrea e abbia fatto un pensierino alla democrazia partecipata che sogno, quella vera, senza “riciclaggi”.
    Per le discariche: posso definirmi ambientalista, direi quasi all’eccesso, anche se con il movimento civico di cui faccio parte non abbiamo mai dovuto affrontare l’argomento. Dalle nostre parti mandiamo tutto molto lontano e quindi non mi sono mai trovata a dover approfondire per scelte politiche (in compenso mi sono occupata di una centrale a biomasse che consuma più di quanto produce, con un contributo all’inquinamento direttamente proporzionale! E relativo prelievo dalle tasche dei contrubuenti di circa 600 mila euro…).
    Ma per altre ragioni mi sono trovata nella discarica più importante del centro Italia, che era in esaurimento, ma che ovvie scelte economiche hanno permesso di ampliare.
    Ed ho avuto la fortuna di avere come Cicerone (anzi, visti i “gironi” un Virgilio!) uno dei dirigenti più informati: tutto quello che si può fare con i rifiuti e per l’ambiente lì viene fatto (è una “discarica” certificata Emas, e la cosa mi ha fatto tanto ridere: come dare il Nobel per la pace a Hitler!). I gas prodotti vengono utilizzati in mille modi, fra cui il termo riscaldamento, dalla spazzatura viene tolto precedentemente tutto l’organico, si stanno adoperando per sperimentare tutti i modi perché l’impatto ambientale sia il minore possibile ( e spendono soldi in ricerca, studiando metodi alternativi alle discariche con progetti che arrivano da tutto il mondo).
    Ma, nonostante tutto, quella visita mi ha scioccata.
    In primis perché mi ha fatto capire che la scelta verso quello che in questo caso è il male minore è difficile, dev’essere supportata dal sapere (proprio quello che suggerisce il Che!) che non sempre è sufficiente ( a volte ci vorrebbe la sfera di cristallo!).
    Poi, perché mi ha mostrato quello che stiamo negando alle generazioni future: portiamo i nostri figli nei musei, a fargli vedere il passato, senza far vedere loro quelli che saranno i musei del futuro (c’è tutta la nostra epoca sotto terra, che resterà intatta per i posteri).
    Quando sarò ministro della Pubblica Istruzione (ahahah! dubito che la mia lista mi porti fin lì!) emetterò una legge che obbligherà ogni scuola a fare una gita in una discarica: sono convinta che una raccolta differenziata veramente consapevole partirà da lì.
    Come la coscienza civile, o civica se volete.
    Non voglio cadere nella retorica, ma è proprio vero che i politici, i cittadini attivi e gli uomini del futuro vanno formati adesso.
    E’ la nostra responsabilità più grande.

  5. Tutto vero quanto dite!
    Ed a Chiara esprimerei tutta la solidarietà possibile, visto che anche io da tanto vivo il mio civismo in associazioni, movimenti ed anche io ho fatto pure una lista civica, totalmente indipendente (spero non sia una di quelle brutte cui allude Federico!).
    Ciò che premeva dire a me era proprio, lo ribadisco, che quanto oggi sembra esser di monopolio di Grillo, in realtà è sulla bocca, nelle mani e nel cuore di tante persone da sempre. Persone legate alle loro città, e guidate dal solo senso civico a difesa dei beni comuni e dei diritti dei cittadini. Anche io penso che chiunque abbia buona volontà, accompagnata da qualche competenza specifica e capacità di ascolto, possa amministrare una città. Soprattutto se, appunto, ha fatto gavetta nel mondo civile e della buona politica. Non ho mai fatto il consigliere perchè, nonostante buoni voti, la mia lista civica non centrò il quorum. Ma ho comunque contribuito a scrivere qualche mozione, ad esempio, insieme a petizioni etc… Lo può fare chiunque, sono d’accordo. Ma il difficile del lavoro di sindaco sarà vedere come si rapporterà alle lobby, ai poteri forti senza perdere di efficacia. Alla tua domanda rispondo ancora che l’anomalia di 5 Stelle è quella di esprimere liste civiche, di fatto autonome, ma altre volte viziate dal controllo del “grande capo”. E più si andrà in alto, più temo che questo fenomeno accadrà…Io non penso che 5 Stelle, date le sue caratteristiche, riciclerà politici di dubbia provenienza. Che però 5 Stelle sia un canale più facile per arrivare alla politica, senza soldi (e ci credo Gaio che han speso poco, il nome ce l’hanno già!) e forse a volte senza idee e competenze, è anch’esso indubbio.

  6. @Chiara

    Una discarica si esaurisce quando non c’è più posto per altri rifiuti, il che dovrebbe avvenire , da noi prov .
    di PU, tra 10 anni, considerando il ritmo di accrescimento annuale medio finora registrato.
    A questo punto il gestore o trova altro terreno circostante ed amplia la discarica, o ne trova altro altrove e ne apre un’altra, oppure propone l’inceneritore.
    Per limitare l’accrescimento e l’esaurimento delle discariche occorre pre-trattare i rifiuti e recuperarne alcune porzioni con trattamenti ad alto EROEI.
    Ciò significa che posso trattare il recupero di una tipologia di rifiuti purchè non debba investire troppo rispetto a ciò che ricaverò.
    Ovviamente conta molto l’investimento in innovazione.
    Un’azienda giapponese, ad esempio, tratta l’umido proveniente dai pasti giornalieri e lo trasforma in acqua da usare nei giardini o negli scarichi dei water domestici.
    Una frontiera attualmente studiata è trattare i rifiuti in vortici di acqua fortemente impregnata di bolle d’aria.Sembra che all’interno dei vortici si sviluppino
    reazioni in grado di alterare lo stato chimico di alcune sostanze chiave dei rifiuti.
    Trattare i rifiuti con l’inceneritore è una follia energetica.
    Un autore (Torraca) sostiene che L’EROEI dell’inceneritore dei rifiuti vale 1.
    Significa che per costrruirlo e mantenerlo devi impiegare tanta energia quanto quella che lui ti ridarà in tutta la sua produzione prima di deperire per degrado entropico.
    Nelle esperienze civiche, soprattutto nel web, il sapere diffuso può aiutare la formazione di classi dirigenti che sappiano quello che fanno senza essere oggetto di pressioni da parte delle lobby.
    Un popolo ignorante è un popolo shiavo (Ernesto Guevara).

  7. Purtroppo nella città in cui vivo ho visto bruttissimi esempi anche di liste civiche. Mi riferisco a Fano (dove abito) e Pesaro (dove vivo). Comunque io non voterei Grillo (forse!) ma mi sembra che tutte le polemiche interne al movimento di questi giorni siano un bell’esempio di democrazia o che comunque facciano ben sperare in tal senso.

  8. X il dibattito

    Gaioing, in realtà una specie di risposta a tutti i punti interrogativi che ho messo, l’avevo.
    Ed il tuo “teoricamente” ha fatto sì che coincidesse con la tua.
    Le perplessità però restano. Soprattutto dopo gli ultimi eventi: nella mia zona, un piccolo gruppo con bandiera e striscioni “5 stelle” ha cercato di boicottare un’assemblea del Pd. Nessuna conseguenza politica e dopo i primi screzi tutto è tornato alla normalità, ma dopo che il fatto è uscito sulla stampa il coordinatore di “5 stelle” della zona che ha precisato che il gruppetto non era né conosciuto né stato autorizzato dal movimento.
    Sinceramente, ho paura.
    Nel mio piccolo movimento civico una cosa del genere non accadrebbe mai (le bandiere non le abbiamo!), ci consultiamo ogni volta per qualsiasi argomento: perché un movimento civico non è un’ideologia assoluta, né stare dietro a un leader né a una gerarchia. E’ stabilire nel buon senso e in modo comune quello che è più utile alla gente, gente che si conosce e che ha gli stessi nostri problemi. Perché noi, come loro, viviamo il territorio: ci lavoriamo, dobbiamo gestirci i servizi delle nostre famiglie, lo amiamo.
    Come allargare un’idea del genere a livello nazionale, senza farla diventare partito?
    La paura parte da qui.
    La paura che sulla scia dell’ “antipolitica” vengano riciclati personaggi che hanno fatto politica vera: personaggi che usino una bandiera e degli striscioni dietro cui nascondersi per far passare per nuovo ciò che già conosciamo.
    La paura che, per quello che accade intorno a “5 stelle”, la gente faccia di tutta l’erba un fascio e che affratelli tutti i movimenti civici spontanei e puri con l’ “antipolitica” di Grillo ( che già nelle scorse elezioni aveva presentato candidati, poi eletti, che si sono mostrati molto più interessati alla poltrona che al buon senso).
    A me l’antipolitica non piace.
    Preferisco la democrazia partecipata, dove ognuno può dire la sua in modo costruttivo, magari con consigli comunali allargati al popolo. Perché il “governo di tecnici” nasce sul territorio: chi meglio di un professore del liceo locale può sapere quali sono le materie da sviluppare e quali no; chi meglio di un artigiano che ha una ditta nel paese può dire chi assumerebbe e che garanzie lavorative potrebbe dargli; chi meglio di una mamma può dire quanto può dare allo stato e cosa pretendere per il proprio figlio.
    Stiamo in guardia. Il momento dei civici forse non è ancora arrivato, Parma ci dirà se è vero o no e soprattutto se i “5 stelle” sono veramente dei civici.
    Ma cerchiamo di distinguere fra i civici di oggi e quelli che governeranno domani: solo riconoscendone le differenze potremo non ostacolarne gli sviluppi futuri.
    Del resto è bene che la “res publica” torni ad essere quello che è stata concepita, l’oligarchia ha fatto il suo tempo, come il federalismo, diventato “sushi” già digerito insieme alla polpa del Trota.
    Crediamo e lottiamo per le vie di mezzo.

    @ Pereira: cosa intendi per “esaurimento medio delle discariche in dieci anni”? Io sono stata in diverse discariche, tecnici che ci lavorano mi hanno detto che hanno ritrovato giornali che erano stati gettati decine e decine di anni fa come nuovi. Purtroppo l’anaerobicità delle discariche, concepite come lo sono adesso, ci farà tramandare ai posteri tutto, anche quello che consideriamo biodegradabile. Sarebbe forse meglio un po’ di diossina “legittimamente dichiarata” (senza che sia travestita da emissioni di biomasse), in un colpo solo? Anche l’essere ambientalisti ha le sue perplessità, magari l’inceneritore va bene da me e non va bene a Pesaro, che preferisce l’aria pura e la terra zozza.
    @ Federico Tamburini: peggio di quello che hanno fatto coloro che hanno governato finora non si poteva fare, facciamo spazio al nuovo, hai ragione. Ma occhio: conosco mercatanti che mettono una nuova etichetta su capi “usati ma non troppo”. Che non si siano visti ancora in tv, per intenderci, o in processi aperti al pubblico.

  9. X il dibattito

    Un partito è gerarchizzato , un movimento è diffuso ed è retto dall’ assemblea ,anche se in esso esiste sempre il cosiddetto “direttorio”.
    In un partito la gerarchia autorizza la transazione finanziaria con le lobby, in un movimento la sua ampia diffusione la dovrebbe evitare…. teoricamente!
    Piuttosto occorre vedere che fine fanno i cosiddetti civici.
    Ho visto capi importanti di movimenti civici accasarsi coi partiti, dopo aver acquistato, coi movimenti, un certo peso politico e quindi valuto i movimenti civici sempre prendendomi molto tempo per vedere ciò che accade.
    Infine il movimento civico non è detto che sia sempre buon senso.
    Appena saputo quanto ha speso il M5S a Parma,mi sono ricordato della mia prima esperienza civica con LxP.
    Ancora me ne vergogno profondamente !

  10. Faccio parte di un movimento civico.
    E’ una piccola realtà, a livello provinciale: siamo quattro gatti attenti a quelle che sono le reali necessità della gente comune. Abbiamo proposte per la maggioranza e consiglieri all’opposizione. Abbiamo fatto tutto quello che, con gli strumenti della democrazia, potevamo: mozioni, petizioni, interrogazioni.
    Siamo “civici”: nella vita di tutti i giorni lavoriamo, studiamo, abbiamo famiglia, e passiamo il fine settimana ad ascoltare la gente e a fare foto per documentare i mali del territorio.
    Un territorio che conosciamo bene, perché ci siamo nati.
    Anche se non conosciamo a fondo le sue regole di “scuola politica”: per fare un banchino per un raccolta firme ci abbiamo messo tre mesi (nessuno sapeva cosa c’era da fare: occupazione del suolo pubblico, permessi, bandiere e mancanza fisica di un tavolo e un gazebo); per fare un convegno abbiamo dovuto frugarci in tasca per pagare 150 euro per l’affitto del locale, stessa cifra che un nostro consigliere ha dovuto pagare, di tasca propria, agli uffici del municipio per le fotocopie del contratto con le ditte che fornivano energia e gas al comune.
    Non facciamo, per scelta “Feste dell’Unità” né sappiamo cosa siano i finanziamenti pubblici ai partiti.
    Conosco dei “grillini” qui in zona: molti di loro sono dei “delusi” dal Pd che hanno, nel tempo, seguito quella scuola politica, ma del territorio, il nostro territorio, non sanno niente: seguono semplicemente le direttive generali del grande leader, ambientalismo e trasparenza a tutti i costi.
    Probabilmente nel 2014, quando ci saranno elezioni locali, a loro toccheranno le poltrone, vista l’eco che il movimento ha avuto in questi giorni.
    Io credo fermamente nel civico, chiunque può diventare amministratore pubblico: le ultime disposizioni che prevedono albo pretorio e trasparenza on line, con internet alla portata di tutti (il bilancio di Parma dovrebbe già essere in rete o almeno i consiglieri che l’hanno votato ce l’hanno e possono renderlo pubblico; c’è una sentenza del Tar che permette ad ogni consigliere di accedere al conto del proprio comune e valutarlo), che può essere maestro di qualsiasi “politica” almeno a livello locale (il regolamento e lo statuto comunale si trovano facilmente, come quello che deve fare un sindaco, che è comunque suffragato dal segretario comunale).
    Chiedo ora, a Radio Pereira e ai suoi lettori: che differenza c’è fra un Cinquestelle e un altro movimento civico spontaneo nato sul territorio?
    Un’ideologia che accomuna la nazione?
    Conoscere i problemi della gente, della propria gente, e risolverli con semplice buon senso?
    Qual è la linea che separa una centrale a biomasse da un inceneritore?
    Parma, come gli altri comuni che hanno scelto M5S, non sarà solo in mano a una sinistra, travestita da movimento civico, che non vede più in Bersani il leader che sognava?
    La mia non è una domanda retorica, vi giro la questione che mi sto ponendo da mesi: che differenza c’è fra un partito e una lista civica?

  11. mi intrometto perchè va comunque sottolineato che Parma era veramente un caso particolare con buchi di bilancio mostruosi e città in rivolta da mesi; insomma, quanto più di vicino alla Grecia fatte le debite proporzioni…ovvio che la “prima” alternativa disponibile avrebbe avuto buone possibilità di successo, specie con questa legge elettorale
    detto ciò in bocca al lupo a Pizzarotti ricordando che però oltre ai no, bisogna avere dei progetti alternativi, altrimenti non si va da nessuna parte e la mondezza poi la bruci per strada…ad esempio

  12. Non è proprio così Federico. Anche io ho scritto che sicuramente sarebbe meglio una lista pulita di una legata alle cricche, ma fare il sindaco è forse la cosa più difficile di tutte, più che fare il parlamentare. I rischi grossi sono due: che faccia male, e che bruci il lavoro suo e del suo movimento. E se fa male, vedrai che campagna contro gli butterebbero su. L’altro rischio è che non riesca a scardinare le cricche già in piedi, e rimanga incastrato in qualcosa (e non intendo certo che si faccia corrompere, ma solo che non riesca ad interrompere nessun rapporto marcio tra politica e lobby). E a questo punto sarebbe forse la sua gente a dargli contro e a chiedergliene conto.
    Comunque sia, diamogli tutta la fiducia possibile, ed incrociamo le dita. Ma deve pubblicare il bilancio del Comune come primo atto ufficiale!

  13. Però Andrea qualsiasi lista civica al di fuori di inciuci e di vecchi personaggi che si rimescolano non avrebbe l’esperienza per governare una città. Bene così, allora. Visto cosa fanno quelli che l’esperienza ce l’hanno ben vengano questi. Lo so che è un livello basso di ragionamento, ma questo è. E questo è ciò che comincia a pensare un sacco di gente.

  14. Se devo essere sincero, da ottimista quale sono spero tantissimo che il giovane sindaco faccia bene.
    Sulla sua onestà e pulizia penso non ci siano dubbi.
    Sulla sua distanza dalle cricche pure.
    Sulla sua adeguata preparazione forse si. Fare il sindaco è un compito arduo, e la lista che lo supporta non ha ancora adeguata preparazione, temo. La gavetta non è stata fatta, ci sono solo consiglieri comunali di 5stelle in giro, e non è la stessa cosa. Nessun assessore ancora.
    Arrivare in un botto all’apice potrebbe essere pericoloso.
    La vecchia politica (di cui salvo veramente poco) aveva comunque l’esperienza tecnica per governare (e la usava spesso male). Il giovane sindaco di Parma non ce l’ha, la sua lista neppure. Avrà bisogno di molto supporto dallo staff di Grillo stesso, credo. Ed ecco che si arriva al “grande capo”. Avrà ingerenze, altri disegni, o si limiterà a mettere a disposizione i suoi potenti mezzi a sostegno del primo arrivato della sua lista?
    Il giovane Pizzarotti io lo ritengo uno dei miei, e spero sappia governare sufficientemente bene da non rovinare tutto il lavoro fatto dal suo movimento. Perchè non basta essere onesti per governare una città come Parma!
    Spero proprio che cominci dal pubblicare il bilancio comunale dettagliato online.
    Servirebbe a scardinare la corruzione che ancora (sennò forse non l’avrebbero votato…) sicuramente si annida nella città dei Tanzi. Governerà non da solo, ma col PD, credo, ed il PD con Hera è pappa e ciccia, e forse anche con qualche altra lobby. Pizzarotti avrà modo di smascherare diversi intrecci di chi governerà con lui, speriamo che lo faccia…allora si, che sarà rivoluzione!

  15. @Pereira

    L’esito di Parma mi ha sorpreso, anche se questa possibilità l’avevo contemplata pur ritenendola teorica.
    Ora vedremo all’opera il M5S in una città di un certo peso.
    Per ora mi conforta il fatto che non costruiranno l’inceneritore di rifiuti.
    Da noi a Pesaro questa possibiltà è sempre più concreta,
    visto che l’esaurimento medio delle ns discariche avverrà tra 10 anni.

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