
Il fado si fa solidale: una serata, il 2 marzo, al noto ristorante Vossemecé nell’Alfama, con incasso devoluto alle associazioni di volontariato che operano nei paesi lusofoni di Africa e Sudamerica, in contesti nei quali la crisi si fa sentire, e come. Per chi sarà a Lisbona quella sera l’invito è di esserci, anche perché la parte musicale è interessante. A partire da Clara Sevivas.
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L’abbiamo appena ascoltata in “Fado versiculo”, con i versi di Elsa Laboreiro e la musica di Alfredo Duarte, il grande Marceneiro. Clara canterà assieme a Miraldina do Carmo, accompagnate da José Manuel de Castro e da Thiago Tomé. Fado vero, ambiente genuino, c’è tutto per invidiare i presenti. Lisbona, non ci stancheremo mai di dirlo, è una sorpresa, ora dopo ora, in tutte le circostanze e per tutti i palati. Una sorpresa continua, come ciò che rappresentano le sue voci. Una di esse è Carminho, che ancora non ha trent’anni e che si sta imponendo per la sua classe e la qualità delle interpretazioni, tanto da avere stregato un genio, Chico Buarque de Hollanda https://rusbank.net/offers/microloans.
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Carminho ha attraversato l’oceano per duettare con il grande poeta e musicista della Musica popular brasileira, che le ha regalato una delle sue canzoni più struggenti: “Carolina”. Ne è venuta fuori una versione che fa venire i brividi. Me l’ha fatta conoscere Max De Tomassi, trasmettendola nella sua trasmissione “Brasil” ogni notte (meno il sabato) su Radiouno, un programma che fa conoscere tutto quello che si vuole sul Brasile, ma anche sulle musiche che attraversano generi e continenti. E questo duetto fa bene sia alla musica brasiliana sia, soprattutto, alla musica portoghese e quindi al fado, del quale Carminho è una delle interpreti più apprezzate della “geraçao nova” o “do futuro” Una interprete, la mia amata, della precedente generazione è, come sapete bene, Dulce Pontes.
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Anche in questo caso, ecco la contaminazione: stavolta è con la straordinaria musica di Ennio Morricone. L’album “Focus” del 2003 è basilare per la conoscenza delle emozioni che ascoltare un brano può dare. Qui Dulce ha interpretato la “Ballata di Sacco e Vanzetti”, che è un pezzo di storia di tutti noi. E lo fa nella sua maniera. Anche parlandole pochi giorni fa non ho potuto fare altro che ricordarle una cosa: abbiamo bisogno di lei, della sua arte! Speriamo torni presto in Italia. Come in Italia è quasi d’obbligo ascoltare Maria Anadon e i suoi progetti. Ce ne sono di portoghesi, ma anche di internazionali, come quello legato al jazz. Qui interpreta “What a difference a day make”.
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Maria canta con grazia ogni genere, propone la bossanova con Max Amazio e la musica colta di Davide Zaccaria con il progetto di “(Re)cantos da alma”. Anche lei una lusitana con grande e profonda conoscenza della cultura di ogni paese, come lo è
Misia, la fadista di Porto che è ambasciatrice del Portogallo in tutto il mondo. Anche lei ama mischiare l’arte, qui l’ascoltiamo con Peppe Servillo in un classico della musica napoletana, “Era de maggio”.
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Il viaggio intorno al mondo torna, ovviamente, a Lisbona, e nel tempio dello spettacolo di questa città di cui invidio gli abitanti. Perché al Coliseu dos Recreios un grande come Carlos do Carmo tornerà a celebrare la propria carriera, che ha appena superato i 50 anni, e la pubblicazione di “Fado è amor”, con un concerto, il 5 aprile (replica il 12 a Porto), nel quale ospiterà diversi “amici”: Aldina Duarte, Camané, Carminho, Mafalda Arnauth, Marco Rodrigues, Mariza, Raquel Tavares e Ricardo Ribeiro. Qui lo ascoltiamo quando celebrò i 40 anni di carriera con un brano storico, “Os putos”.
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Tanta musica, ed è una prerogativa di Lisbona. Sotto il suo cielo si celebra un rito che non è mai lo stesso, ma che viene sempre dal cuore di ognuno di noi: la bellezza del fado è proprio questa, che artista e spettatore vivono in quel momento le stesse emozioni e le trasmettono reciprocamente. Se entrambi sono in sintonia si vivono momenti straordinari. Ne riparleremo.
Ciao Riccardo, ti leggo sempre volentieri, sono passati 6 anni dal nostro primo incontro a Firenze durante il concerto di Ana Moura. Grazie anche ai tuoi insegnamenti iniziò il mio grande amore per il Portogallo.
In seguito ho avuto la fortuna di ascoltarli tutti dal vivo questi grandi artisti, compresi tanti altri. Ma il mio sogno rimane sempre quello di poterti incontrare a Lisbona per viverla qualche giorno insieme. Chissà quanto ho ancora da scoprire…
Un abbraccio! Mino.