Avevo pudore a riprendere l’argomento, ma la cronaca di queste settimane mi costringe inesorabilmente a tornarci.

tifosi-del-pdlQuesta foto ci aiuta forse a capire meglio cosa sta accadendo in Italia in questi anni, ci aiuta a farci una domanda: vediamo tifosi esultanti sugli spalti, viene da chiedere che partita si stia giocando Lodo Alfano, Berlusconi: “Consulta sleale”.

Nessun incontro di calcio, questo tifo è per un Presidente del Consiglio di uno stato europeo che ha appena accusato di slealtà e parzialità la Consulta Costituzionale del proprio paese, rea di aver bocciato come incostituzionale la legge Alfano. L’approvazione di tale legge avrebbe negato il principio fondante di ogni democrazia che vuole TUTTI i cittadini UGUALI di fronte alla legge.

Il Presidente del Consiglio di uno stato europeo, frustrato dalla decisione avversa, invece che rispettarla come vorrebbero i più elementari fondamenti democratici, insulta i più alti giudici dello Stato e i suoi tifosi esultano come se avesse segnato un gol.
Sono ancora cittadini? Sono consapevoli che non si tratta più di destra e sinistra e che si sono auto degradati a tifosi rinunciando al loro stesso pensiero critico?

Temo che non avremo mai un uomo politico che – rappresentando il sentimento dell’intero paese – possa dire come ha fatto la Merkel per i nazisti, a proposito degli orrori compiuti dai fascisti italiani in Africa e in Istria: “Causammo dolori indicibili”. Non potremo, non con tanti tifosi imbambolati da un feticcio televisivo e travestiti da cittadini.
Non pensate che questa sia una cosa inutile, un paese che non ha una storia condivisa è un paese sbandato che non rema verso un’unica direzione.
Non è un paese con un futuro sano.

Pereira

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