Jorge e Ana

“Dovresti sentirla cantare, è talmente brava…”. “Allora fai che canti qualcosa adesso…”. Nelle case di fado accade spesso che uno degli avventori – cliente abituale o amico – e il musicista principe possano scambiare frasi del genere, anzi, è proprio il bello, ciò che arricchisce una serata già fatta di musica e vino di Porto, un’accoppiata che non ha eguali… La conversazione è di un ormai lontano settembre, quasi sette anni fa, e la “casa” è una delle più nobili di Lisbona, il Senhor Vinho di Maria da Fè, fra Madragoa e Lapa.

Il musicista amico e leader tra i fadisti e non per la sapienza con la chitarra classica è Jorge Fernando, la giovane cantante agli esordi, ma già di sicuro talento e di grande futuro, è Ana Moura, che festeggiava il suo compleanno lì dove talvolta si esibiva. Si esibì anche quella sera e da allora è diventata una voce abituale per me innamorato del fado.

Jorge e Ana si sono poi trasferiti al Bacalhau do Molho, all’Alfama, altro locale di grande spolvero, ma soprattutto Ana è diventata protagonista sui palchi di tutto il mondo – anche quelli italiani – dove la sua bellezza e la sua bravura, inscindibili, ne hanno fatto una ambasciatrice apprezzata e richiesta del fado.

Ana Moura.

La sua capacità di incantare, grazie a voce e movenze e soprattutto grazie alla grande “pazienza” del suo maestro Jorge, hanno fatto innamorare anche personaggi che vengono da altri generi. La storia dice che una sera al Bacalhau è arrivato Mick Jagger ad ascoltarla e che lei lo abbia talmente colpito che poi l’ha invitata sul palco dei Rolling Stones nella tappa della loro tournée a Lisbona. Subentra a questo punto la cronaca e racconta che quando Ana è salita sul palco per interpretare le musiche dei re del rock, la gente si sia finalmente scaldata. E la leggenda, invece, insiste sulle ripetute visite di Prince ai concerti parigini di Ana, e anche in questo caso la popstar di Minneapolis avrebbe pensato a lei per un duetto…

Quando si ha la voce di Ana, quando si ha accanto la chitarra di Jorge, può accadere di tutto, nella testa di chi ascolta e nel cuore. Sono le sensazioni che ti rimangono dentro che poi costituiscono una esperienza e fanno in modo che tu non te ne possa più staccare… Quante volte ho ripensato a quel brindisi in una calda sera del settembre lisboeta in quel locale tanto prezioso e per il quale nutrirò sempre affetto, per il gran fado e per il vino di Porto, che non va sottovalutato…

Ana

1 commento

  1. Per me la voce del Portogallo era soltanto quella di Amalia Rodriguez perchè conoscevo soltanto lei. E la canzone che mi incantava e mi struggeva era “la casa in via del Campo” che sembrava la storia della mia famiglia. Adesso, con internet ho imparato a conoscere altre ed altri meravigliosi cantanti di fado e quando posso cerco anche di andarmeli ad ascoltare dal vivo. Tra questi, la grazia di Ana Moura e la sua capacità di trascinarti quasi prendendoti per mano è somma. Affetto e riconoscenza ad Ana !Massimo Prasca

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