Beata ignoranza A riprova che spesso nei particolari si celano cose importanti… ieri vedendo le immagini degli studenti che invadevano città, autostrade e gallerie in tutta Italia sono stato colpito da un particolare. Mentre sentivo in me la voglia di applaudirli vedevo le persone “danneggiate” dalla loro protesta uscire dalle auto o sporgersi dai viadotti per applaudire il loro gesto, per appoggiarli platealmente.

Un paese che respira, che rialza la testa, che forse troverà le risorse civili e di valori per imboccare una strada diversa da quella intrapresa, che può portare solo all’implosione economica e democratica.

Forza ragazzi, Forza, Italia.

Pereira

4 Commenti

  1. @GCorraducci

    No… la riforma Gelmini non risolve nulla, nè dal punto di vista organizzativo nè da quello delle risorse.
    Su quest’ultimo punto è emblematico che si spendano bilanci enormi per soccorrere le banche irlandesi, come vuole la Merkel, che così sta tranquilla per il suo Bund, o per acquistare i nuovi caccia che vanno ad operare in Afghanistan, come vuole la Clinton,e si dica che non ci sono risorse per l’Università.
    Gli studenti hanno ragione ,ma, a mio parere, dovevano muoversi ben prima …da almeno 10 anni.
    Berlusconi non sa dire di no alle donne che comandano!
    E’ vero che è un leader debole ormai al tramonto, solo che non lo vuole ammettere.

  2. Forse gli intervistati mostrati sono quelli che è necessario
    mostrare per far passare un certo tipo di messaggio, no? E fare
    sì che si trovino soli. Così l’opinione che si forma è che gente
    che non ha un c@**€ da fare. Che dovrebbe stare a casa a studiare.
    Come ha dichiarato qualcuno.

  3. Esatto, qualcosa andrebbe fatto, con giudizio. Non rientrano in questa categoria i tagli ciechi voluti da Tremonti, e fatti firmare alla Gelmini. E poi perché si taglia al pubblico e si finanzia il privato?

  4. Manifestare è il sale della democrazia e questo è sacrosanto. Ma in questo caso, è una protesta palesemnte politica e parekkio strumentalizzata dai soli noti. La protesta va fatta rispetto ai contenuti o comunque specificando bene cos’è ke vorrebbero correggere del Ddl e cosa portare come alternativa. Molti degli intervistati, nn sanno nemmeno cosa dire se nn solo le solite frasi “via il ministro, via berlusconi”. I bilanci delle Universita’ italiane sono al collasso, con perdite inaudite. Per nn parlare di soldi spesi male in facolta’ con un numero di iscrizioni irrisorie. Qualcosa va fatto. E nn credo ke a pagare saranno per forza gli studenti.

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