Berlusconi bacia la mano a GheddafiTutto il mondo ri-guarda allibito quel video del 27 marzo dello scorso anno, mentre noi, anche se non lo abbiamo votato non possiamo evitare di vergognarci. E per quanto lui cerchi di evitare ogni riferimento, troppe cose oltre a questo vergognoso baciamano ricordano l’intesa perversa fra i due: le recenti celebrazioni romane con migliaia di ragazze (italiane) assoldate come Gheddafi-girls e lo stesso giochetto del bunga bunga, nato proprio da una serata in cui i due sono stati complici di baldoria a base di donne a pagamento.

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Ma dopo la vergogna compaiono sentimenti più inquietanti. Infatti mentre gli esuli libici davanti alle ambasciate di tutto il mondo gridano al genocidio di migliaia di civili inermi compiuto con aerei e armi da guerra, il dittatore delira in TV dicendo che non si arrenderà mai, fino alla morte, arrivando ad accusare la stessa Italia di aver fornito razzi ai rivoltosi. E “lui” in questi giorni ha detto di “non voler disturbare il suo amico”. Mentre trucida civili? A questo punto la contiguità e la somiglianza fra i due è fulminante, anche lui, infatti, come Gheddafi è segnato dalla stessa delirante pazzia narcisistica, anche lui è incapace di dimettersi. Non si arrenderà fino alla morte, usando ogni mezzo illecito. Non so se potremo contare su una via d’uscita “parlamentare” rinunciando a scendere in piazza come accade in questi paesi liberandi.

Ognuno di noi ha le proprie responsabilità davanti alla Repubblica e a chi è morto per la democrazia.

Pereira

5 Commenti

  1. Per far riflettere tutti

    I siti finanziari (in questo caso Cobraf) sono una fonte ottima per capire come si muovono gli interessi reali in campo…
    In questo caso quelli di Gheddafi…

    http://www.cobraf.com/blog/default.php?idr=281739#281739

    Certo che sapere che Tony Blair ora è pagato da
    JP Morgan fa un certo effetto pure a me che ne scopro tante di cose strane ogni giorno!
    La sinistra deve dismettersi dai suoi abiti attuali fortemente commercial !

  2. @Carla g

    Occorre anche pensare a manovre di vario genere più o meno nascoste dietro i moti popolari.
    Per prima cosa: chi ha dato le armi ai ribelli?
    Da come si sta mobilitando la UE sui moniti di Obama,
    si teme l’influenza dell’Iran sul futuro politico della regione e dietro l’Iran la Cina.
    I moti saranno pure spontanei ma subito dopo i moti scattano gli interessi strategici e commerciali.
    Obama ha detto di voler chiudere gli spazi aerei tanto per cominciare.
    Dietro le quinte si sta giocando un’altra guerra ed
    è molto difficile capire come andrà a finire, visti i tanti futuri in ballo, di certo non sarà una cosa breve.

  3. Caro Pereira, sembra che Altan la legga, ha detto a modo suo le sue stesse cose accomunando i due amici! e anche oggi Ellekappa: “Gheddafi sta massacrando il suo paese” – “All’inizio voleva solo fargli causa”
    Grazie Pereira

  4. @Giuseppina

    Occorre sforzarsi di capire in chiave storica i rapporti con Gheddafi della politica italiana.
    Negli anni 60 Gheddafi prende il potere e caccia
    tutti gli italiani.
    Segue un periodo di rapporti diciamo cosi’ non ufficiali il cui massimo cultore è stato Bettino Craxi.
    Dicono che sia stato lui ad avvertire il dittatore
    dell’imminente attacco aereo USA al palazzo reale e questi si rifugia nella sua mitica tenda nel deserto.
    I rapporti vengono ristabiliti dal I governo Prodi e le imprese italiane tornano a lavorare in Libia.
    Con Berlusconi rapporti si fanno più stretti.
    Berlusconi riconosce il danno fascita alla Libia proprio con una politica di totale ingaggio economico delle imprese italiane in Libia e questo è il motivo per cui la borsa italiana ha perso 2000 punti in pochi gg.
    Preoccupante è la sudditanza energetica (12% petrolio libico e oltre 14% gas naturale).
    I ribelli hanno già detto che controllano il gasdotto che arriva a Gela e ce lo bloccano perchè non li abbiamo aiutati abbastanza.
    Il baciammano è un ulteriore elemento di folklore, per giunta squallido, ma la situazione per noi è veramente
    preoccupante.

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