Gli insegnanti delle scuole pubbliche «inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie». Il premier riporta quanto disse nel 1994 in occasione del suo ingresso in politica. Berlusconi parlava del rischio che avrebbero potuto correre i genitori ai quali fosse stato impedito di scegliere per i propri figli una scuola privata in alternativa a quella statale.
Approfondimenti:
– Berlusconi a tutto campo attacca scuola pubblica e unioni gay
– Editoriale: Cose che non si può
RISERVATO AGLI INSEGNANTI PUBBLICI PER EVITARE QUALSIASI DIFFUSIONE DEL COMUNISMO – COSA INSEGNARE A SCUOLA: (lettura consigliata alla famosa associazione delle mamme) PRIMA PUNTATA • Il premier ha sempre ragione specialmente se si chiama Berlusconi • Fra le frasi famose del premier ricordate la più intelligente: “nessuno può governare meglio di me!” • La legge è uguale per tutti tranne per il premier • Il premier non si processa perché ha cose più importanti da fare e in ogni caso è sempre innocente, se poi si abbassa fino al punto di giurare sulla sua famiglia – basta così! …. In… Leggi il resto »
INDECENTE! Ovviamente prima parla poi si smentisce, come fa sempre. Poverino, viene continuamente frainteso…
Berlusconi esalta il contenuto ideologico di una scuola di pura classe sociale (appunto la classe dei cattolici) ma l’istruzione vera è lontana anni luce da qualsiasi contenuto di quel tipo. Purtroppo in tutte le scuole, sia pubbliche che private, si predilige il determinismo al relativismo. Si studiano le prassi costanti e non quelle variabili. Si preferisce una tabellina mnemonica o una regola di grammatica all’abituarsi ad osservare fenomeni variabili e relativi.Si tende allo strutturato al destrutturato. Lo studente è portato a “calcolare” e non a “osservare”. In questo modo lo si porta a diventare un suddito. Comunque la scuola è… Leggi il resto »
Scusate ma di cosa parlate? Berlusconi non ha mai attaccato la scuola pubblica!! http://www.ilpost.it/2011/03/05/berlusconi-scuola-pubblica-3/
Bisognerebbe pagarli di piu’questi poveri insegnanti.
Un paese che non investe nell’istruzione e quindi nel futuro e’un paese che non ha futuro