Grillo e la CasaleggioCaro signor Pereira,
un amico mi ha girato questo articolo di Gilioli pubblicato su MicroMega proprio nei giorni in cui a Bologna i rappresentanti del Movimento 5 stelle di Grillo tentano un apparentamento elettorale con il partito neo nazista più grande d’Europa, la Lega Nord. Non ci capisco più niente.

Anni fa – erano i tempi del primo e del secondo V Day – spesi tanto tempo ed energie nel movimento, illudendomi che quel movimento dal basso… Mi sono dovuto ricredere; fragilità e immaturità sono ben presto emerse accanto alla buona volontà, l’entusiasmo e la passione (che da soli non bastano) partorendo alla vigilia delle elezioni comunali un candidato espresso da… la rendita di posizione.

Io uscii dal movimento proprio perché chiesi regole, proprio come Serenetta Monti dice più sotto. Mi proposi per scriverle, ma non ebbi sostegno che da pochi amici, la cosa non interessava. Il detentore della licenza del programma che gestiva i meet up – i gruppi sul territorio – invece che chiedere una legittimazione agli attivisti, si auto-proclamò di fatto ‘il capo’. Grillo venne in città tre giorni prima delle elezioni e ‘il capo’ venne eletto nel consiglio comunale della mia città. Evviva, ora tutto cambierà. Mica tanto. Della presenza del Movimento 5 stelle nella politica e in città, non rimane che un timido rilancio, ogni sei mesi, sul tema dei diritti delle coppie di fatto e qualche frammento degli adesivi appiccicati in campagna elettorale e mai rimossi, sui cartelli stradali. Certo, meglio che a Bologna dove si apparentano alla Lega. L’importante è accontentarsi.

Eppure c’è qualcosa che sta serpeggiando nella pancia delle società di mezzo mondo, dalla Spagna al nord Africa, all’Italia, che lascia ancora sperare, qualcosa a cui Grillo non è stato capace di dare forma, solo voce episodica.
Guardare qua per credere e commuoversi.

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Andrea Marzi

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