Berlusconi è ancora credibile?

Oggi è un giorno speciale, il 12 novembre 2011, una data da ricordare.

E’ un giorno che ho personalmente atteso da molti anni visto che – non da solo – fin dalla “discesa in campo” di B. iniziai a nutrire diffidenza verso il personaggio. La diffidenza lasciò presto il posto alla costernazione per l’uso disinvolto del potere pubblico a beneficio degli affari personali e questa a sua volta lasciò negli ultimi mesi il posto all’incredulità per i comportamenti che segnalavano un’evidente scollamento con la realtà.

Ha provveduto il mix fra situazione finanziaria del suo gruppo e quella economica del paese (per lui molto meno importante) a costringerlo ad arrivare al passo obbligato di oggi: le dimissioni. Sono consapevole che l’Italia ha problemi che vanno anche oltre il ruolo di Berlusconi ma luia questo punto era il problema numero uno.

Non so se ce ne siamo definitivamente sbarazzati – il suo Ego malato non sopporterà lo smacco di essere considerato un peso da una grande fetta del parlamento e del popolo e mi aspetto qualche colpo di coda per avvelenare i pozzi – ma da oggi il Presidente del Consiglio del mio Paese non è più lui.

E questa – proprio perché viviamo una situazione difficile e pericolosa – è una notizia dolcissima.
Domani ricominceremo a preoccuparci e a rimboccarci le maniche per tornare ad essere un Paese credibile,
oggi intanto godiamo.

Pereira

1 commento

  1. Ieri sera non ero a Roma, ma idealmente ero accanto a quelli che suonavano e cantavano l’Alleluia di Haendel.
    Ed oggi … inizio a rimboccarmi le maniche con la consapevolezza di un altro percorso in salita, ma se sapremo farlo in cordata ce la faremo!

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