Copertine del Times sul governo italiano.

Un amico mi sollecita a scrivere inviandomi le due copertine di “Time” che mettono a fuoco il sentimento internazionale nei confronti dell’Italia  e dei suoi leader in questi anni.

Quell’amico mi sta mettendo nei guai perché mi tocca parlar bene di Monti,

personaggio che a Radio Pereira non riscuote consensi e di cui non sono propriamente un sostenitore però…

Però non riesco ancora a dimenticare… cosa è successo nel diciassettennio berlusconiano, in quale crisi ci abbia portato – non solo economica – e quante volte mi abbia fatto vergognare e sperimentare un’impotenza che mai nella mia esperienza di cittadino avevo vissuto nei confronti del potere centrale. Certo, è stato eletto, con i mezzi che sappiamo. Ma ho troppo rispetto per l’intelligenza degli italiani che lo hanno votato per dire che sono stati circuiti. Infatti ce l’ho anche con loro con i quali prima o poi spero di riappacificarmi. Ancora non me la sento. Perché non hanno semplicemente promosso un governo di destra (questo nella logica democratica ovviamente ci sta) ma hanno dato il paese in mano a uno che ti ha venduto una macchina “usata 6 mesi, come nuova” sapendo che ha il motore fuso e la frizione da cambiare. Guardare la copertina di “Time” per credere.

Questo ci permette – ci permetterà sempre di più col passare del tempo – di guardare al periodo passato come ad una strana parentesi in cui la vita democratica del paese ha subito una specie di sospensione. Questa ovviamente non è una previsione ma un auspicio.

Anche a me non piacciono alcune cose che ha fatto Monti, ancor meno piacciono alcune cose che non ha fatto (chiedere sacrifici ai redditi alti, non a quelli bassi) ma è indubbio che sia un uomo estremamente più affidabile del farabutto che lo ha preceduto. E dopo diciassette anni di quell’altro, questa ventata di “serietà” anche se destrorsa, anche se macchiata dai conflitti di interesse dei suoi ministri e dalle loro gaffes, mi dà una sensazione di liberazione ritrovata.

Sentirlo parlare con sicurezza alla conferenza stampa americana di questi giorni, scherzare in un inglese fluente con i giornalisti, sentire l’alone di rispetto che ha saputo guadagnarsi da parte di Obama e dei massimi leader europei è un buon segnale per tutti noi, comunque la pensiamo, un segnale che fa sperare in una remuntada di questo paese e dei suoi cittadini.

Anche di quelli che ci hanno messo nelle mani del farabutto.

5 Commenti

  1. Pereira, e se fosse Monti “una strana parentesi”, parvenza di paese civile, presentabile nel mondo? E se la parentesi poi la chiudiamo? E tra un anno si ricomincia? Sempre loro. Sono lì fuori, aspettano. Li sento.

  2. @Pereira e Maurizio

    Un nuovo modello di società si realizza in maniera graduale in un contesto energetico che cambia.
    Il dna dà l’ordine alla forma vivente,la sua struttura a doppia (o addirittura ,dicono,tripla) elica viene percorsa e colpita da fasci fotonici che portano le istruzioni ad ogni tipo di cellula del nostro corpo.
    Ma vale pure il contrario, per il principio di azione e reazione che pervade la natura; ovvero i raggi fotonici, colpendo la struttura del dna dei viventi,scolpiscono , gradatamente, nuovi dna.

    Quindi è la natura che forma e dirige se stessa.

    Attualmente il contesto energetico è ancora percepito a risorse limitate e genera di conseguenza il dna dell’uomo che compete e non condivide, ma forse le cose stanno cambiando, nel senso che a molti di noi viene in mente che ci vorrebbero modelli diversi anche se non sappiamo quali.
    Stiamo dirigendoci verso un contesto di produzioni e di usi generalizzati di energie soft.
    Ad esempio mi colpisce molto il fatto che in tanti ormai tengono i propri archivi (foto documenti e varie) sul web e se ne fidano ciecamente, come se il web fosse una fortezza immutabile ed inviolabile.
    Come pure mi colpisce il fatto che ci sono scienziati cibernetici che stanno cercando se esiste nel web una intelligenza generalizzata che lo dirige.
    Dunque qualcosa sta cambiando, occorre semplicemente attendere nuovi sviluppi.
    Lo vedremo dall’avvento di nuovi pensatori che percepiranno per primi il mutamento energetico e sapranno indicare nuovi modelli di società.

  3. @Maurizio
    “tutti noi siamo stati sviati da Berlusconi”
    E’ proprio quello che intendo. Tu aggiungi che sarà…
    “Un processo che richiederà tempi lunghi”
    Proprio perché siamo stati sviati nel corso di lunghi anni, i tempi saranno inevitabilmente lunghi e occorrerà promuovere scambi di idee e confronti fra le persone per far rinascere una certa cultura della partecipazione. Per questo nasce Radio pereira, nel suo piccolo.
    “Il nostro problema è che la galassia di chi pensa e spera in modelli alternativi è diffusa, non coordinata, manca di una visione realmente comune. Non ho proposte di come fare ma bisognerebbe discuterne.”
    Verissimo, rimbocchiamoci le maniche, saranno tempi lunghi.
    Meglio lunghi che tristi, come quelli passati e spero finiti.

  4. Capisco. Al contempo mi preoccupo. Perchè indice di come tutti noi simo stati sviati da Berlusconi dal guardare la realtà nella sua dimensione più politica. Il berlusconismo è stato anche questo, l’obnubilamento della percezione e della comprensione della realtà. Se fossi un complottista direi che ci hanno rifilato Berlusconi per poi farci digerire Monti. Capisco che la posizione del criticare Monti corra il rischio di dimenticare Berlusconi. Capisco che la serietà di Monti sia pur sempre un passo avanti. Capisco che vedere rispettato un primo ministro italiano nel mondo riempia di soddisfazione. Allora? Allora con la stessa serietà, basato su dati e documenti, ci si deve contrapporre, si deve costruire un’ipotesi alternativa, senza sognare utopie, o meglio costruendo l’utopia ma declinandola. Un processo che richiederà tempi lunghi ma se non si comincia a fare dovremo sempre subire. Monti è più pericoloso di Berlusconi, proprio perchè è serio, capisce molto di più le articolazioni e le conseguenze di quel che dice e fa. Il nostro problema è che la galassia di chi pensa e spera in modelli alternativi è diffusa, non coordinata, manca di una visione realmente comune. Non ho proposte di come fare ma bisognerebbe discuterne. Fateci caso, la visita del leader studentesco cileno è stata organizzata in maniera che incontrasse SEL e PRC separatamente!!!!! Perchè a fronte di un leader capace di riunifcare lotte studentesche e sociali nel suo paese, da noi bisogna distinguersi, perchè ognuno ha la VERITA’, e spesso l’altro è un traditore

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