Quando accadono fatti di cronaca gravi che vedono come vittime personaggi delle istituzioni – penso alla statuetta del duomo contro Berlusconi o le monetine contro Craxi, per non parlare dei delitti D’Antona e Biagi – si alzano voci su giornali e tv che stigmatizzano il fatto che quei gesti siano stati favoriti da forze che “alimentano l’odio”.

Fino ad oggi lo sfondo di questi eventi è stato quello di conflitti di tipo politico-ideologico.

Ieri l’incrocio fra due notizie mi ha fatto riflettere sul fatto che stiamo assistendo ad una mutazione, il conflitto si sta spostando su un altro piano di contrapposizione cioè fra chi ha privilegi e se li tiene stretti e chi non li ha:

Prima notizia:

Negli ultimi anni i partiti (tutti) hanno avuto spese “elettorali” (le virgolette sono d’obbligo visto l’uso della famiglia Bossi e di chissà quante altre famiglie di cui non sappiamo) per 570 milioni di euro. A fronte di queste spese hanno ricevuto 2 miliardi e 250 milioni di euro con una legge che parla di rimborsi.

Seconda notizia:

I tre maggiori partiti, con il silenzioso avallo di quasi tutti – escluso Di Pietro – hanno abusato volgarmente del loro potere  prefigurando una  legge-beffa che lascerà intatto quel flusso di denaro PUBBLICO verso le loro casse PRIVATE.

Si tratta degli stessi partiti di destra, centro e sinistra che prima hanno sostenuto le manovre lacrime e sangue su lavoratori e pensionati e ora non si tagliano neppure contributi di cui non hanno bisogno, tanto da interpellare consulenti che si preoccupino di dove investirli, ad esempio in Tanzania o acquistando dei bar.

Ecco, con questa cieca arroganza, questa assurda, insensibile sproporzione fra i sacrifici degli uni e i privilegi degli altri io temo che i partiti stiano accendendo una miccia di conflitti sociali inedita e trasversale dove non si riesce più a distinguere la destra dalla sinistra perché l’antagonismo non è sul piano ideologico.

Altro che astensionismo elettorale.

Pereira

3 Commenti

  1. @Pereira

    Le mie “visioni” sono semplici stime probabilistiche.
    Osservando i principali indici borsistici si capisce che ci stiamo sempre più abbassando.
    Gli esperti dei cicli di borsa parlano di un grande minimo di un ciclo ventennale proprio nel 2013 anno delle elezioni.
    Con un grande minimo, il famigerato spread tra noi e i tedeschi salirà di nuovo di brutto e la politica,
    impaurita, cercherà di nuovo la grande coalizione.
    E’ come dire, purtroppo, che i mercati decidono quasi tutto.
    Tentazioni di malintenzionati non ne vedo, al massimo Grillo prenderà il 7% ma finisce lì.
    Sicuramente qualche pesarese di comune conoscenza sarà proiettato a Roma anche con qualche sorpresa.
    Quel giorno sarò molto triste.

  2. @ Gaioing
    Concordo, tanto che… https://radiopereira.it/2012/04/grillo-e-il-suicidio-dei-partiti.html
    spero che Lei si sbagli su “la grande cooalizione PD PDL e III Polo sarebbe pressoché inevitabile” ma visto che la politica in Italia sta impazzendo di più e più velocemente di una maionese mal riuscita non mi sento di escludere più niente. Ma ho brutte sensazioni, non vorrei che questo passaggio offrisse tentazioni a malintenzionati. Di strategie di parti deviate dello stato ne ho viste già troppe.

  3. @ Pereira

    Un sondaggio di una società che non ricordo pone il M5S
    di Grillo al terzo posto dopo PD e PDL.
    Una notizia di questo genere mi coglie molto di sorpresa, dato che non amo molto Grillo.
    Si tratterebbe , in termini pratici, di una terza via che tenterebbe di superare proprio l’antagonismo ideologico, una specie di opzione “piazza pulita”.
    Se succedesse, la grande cooalizione PD PDL e III Polo sarebbe pressoché inevitabile.
    Ma a parte ciò, a mio avviso, i partiti devono avere i soldi in mano solo qundo li hanno spesi.
    Come quando facevo gli ospedali col team di Bologna.
    Prima si facevano i progetti, poi si eseguivano i lavori, poi si emetteva lo stato avanzamento lavori (SAL) ,poi, circa 12 mesi dopo , la Cassa Depositi e Prestiti pagava l’impresa e i direttori dei lavori.
    Allo stesso modo i partiti devono presentare i progetti della loro attività ad organi competenti, dar loro corso sul territorio ed emettere, a scadenza, il SAL ed attendere il pagamento dalla Cassa Depositi e Prestiti.
    In poche parole devono fare attività senza tanti soldi in mano, devono riscoprire il sapore della povertà.

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